Creatività, immaginazione e inventiva rappresentano le doti che meglio riflettono la personalità di Federico Lombardo di Monte Iato e il suo essere uomo del vino. Appassionato e competente. Si fa le ossa in uno dei più grandi gruppi industriali italiani ricoprendo incarichi operativi e strategici di assoluta rilevanza, poi, con la moglie Irene Di Gaetano, il progetto forse più ambizioso, portare avanti l’azienda di famiglia.Un manager lungimirante che, con i suoi studi approfonditi e la sua lunga esperienza maturata in vigna e cantina, ha trovato in Firriato una grande opportunità di studio e specializzazione. Dalla viticoltura alle lavorazioni di cantina sino al marketing strategico, Federico Lombardo è riuscito a coniugare due mondi diversi eppure, oggi, complementari: la passione per il vino con una solida formazione in ingegneria informatica e gestionale.Con il suo arrivo in cantina si sono accesi i riflettori su aspetti che seppur già presenti e attivi nella filosofia e nei valori che guidano Firriato - come la conduzione biologica dei vigneti, le buone pratiche di sostenibilità e di responsabilità ambientale, la ricerca e la sperimentazione per il recupero del patrimonio vitivinicolo di tradizione della Sicilia - trovavano un approccio più sistemico di integrazione e sviluppo ponendosi obiettivi aziendali di medio e lungo periodo.Come tutti i sistemi produttivi che hanno nel ciclo vitale della terra e nell’andamento delle stagioni (e nell’esperienza e lavoro dell’uomo in simbiosi con la Natura), la stessa ragione di esistenza e peculiarità, l’apporto della scienza e della ricerca è fondamentale, non solo per affermare processi sempre meno invasivi sull’ambiente ma, soprattutto, per determinare quelle condizioni di scenario utili a conseguire il mantenimento di una biodiversità essenziale ed identitaria, quanto di previsione e studio delle influenze che determinano gli effetti del cambiamento del clima, l’accelerazione di fenomeni erosivi del suolo e di perdita di fertilità. Per non parlare, soprattutto nelle fasce più meridionali del Mediterraneo, dei rischi di desertificazione e di carenza delle risorse idriche disponibili. "La frequentazione con vigne e vini, ormai decennale, ha ispirato la mia creatività e il mio impegno, permettendomi di sviluppare nuove conoscenze e un approccio di grande attenzione verso gli habitat produttivi e il mantenimento delle risorse naturali - spiega Federico di Monte Iato -. Firriato mi ha aperto un universo straordinario e magnifico con cui confrontarmi, avendone responsabilità e contezza ma anche sentimenti di sincero entusiasmo”.L’impegno nella sostenibilità e nella salvaguardia del patrimonio naturale, hanno da sempre rappresentato due propositi essenziali per Federico Lombardo di Monte Iato, spingendolo ad adottare tutta una serie di azioni volte al miglioramento della performance ambientale di Firriato. Tra i suoi meriti, quello di aver condotto l’azienda verso una quasi totale conversione della produzione di uve e olive in agricoltura biologica certificata, delle politiche di conservazione dei contesti produttivi e uso delle risorse naturali come acqua e suoli, ma soprattutto per aver compiuto con grande coerenza, un percorso di riduzione delle emissione di CO2, oggi finalmente uguale a zero, grazie anche ad interventi di rimboschimento e di investimenti a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili .“Firriato è l’azienda che in Sicilia riesce a dar corpo e vita alle tue visioni – conclude Federico Lombardo -; un’azienda a tutto tondo, che vive una contemporaneità in continuo divenire, dove l’esperienza ha un senso se vive di competenza, sensibilità professionale e passione vera”. Obiettivo del COO è quindi quello di far emergere tutto il “nuovo” che oggi esprime Firriato, con il suo patrimonio di ambiente, natura, innovazione, ricerca ed equilibrio. Ama i grandi vini rossi del Sud per la complessità e l’eleganza armonica che li contraddistingue, è un estimatore dei vini bianchi autoctoni per le loro doti organolettiche e il potenziale espressivo che portano in dote. Si sente un figlio della Sicilia vera, quella solare e positiva, che ha nei vini di Firriato, ovunque nel mondo, i migliori ambasciatori.
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