Nell’autunno 1947 Aci Trezza, piccolo borgo di pescatori siciliano, è in fermento per l’arrivo di una troupe cinematografica. Il famoso regista Luchino Visconti, iaruso (omosessuale) e comunista, sta per girare La Terra Trema, un adattamento del romanzo I malavoglia di Giovanni Verga, ambientato proprio nel paesino. La grande notizia è che, per tutti i ruoli presenti, il regista ha scelto di ingaggiare soltanto attori non professionisti. I “trezzoti” impazziscono: ognuno di loro vuole una parte, ognuno di loro vuole essere convocato alla corte del carismatico regista, che comprende anche quello che per molti è il suo amante, l’aiuto regista Franco Zeffirelli. Anche Saro Valastro, giovane pescatore di belle speranze, sogna un ruolo nel film. Lui, tra tutti i trezzoti, è uno dei pochi a correre al cinematografo di nascosto, per paura di essere giudicato troppo “fimminella” dalla famiglia. Il giorno del casting call per il ruolo principale, quello dell’inquieto ’Ntoni Valastro, Saro è devastato dal dubbio: ha paura di rivelarsi “leggero” davanti a compaesani e famigliari eppure sa che, per uno della sua estrazione sociale, si tratta dell’ultima possibilità di ambire a un posto al sole al cinema. Quando decide di armarsi di coraggio e di affrontare l’audizione, il padre, ignaro della scelta, lo spedisce a curare un importante affare al porto di Riposto: un carico di “lupini”, in curiosa analogia con la trama del romanzo di Verga. Il ragazzo, in preda ai rimorsi, non riesce a dire di no al padre. E abbandona per sempre il suo sogno.
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