Feudalesimo, Comuni e riforma agraria da «Un treno nel Sud» di Corrado Alvaro
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Descrizione
La condizione sociale in Calabria è qualcosa di peggio del vecchio feudalesimo che almeno rappresentava una forma di vita collettiva intorno al barone, al palazzo, alla ricchezza enorme . Tutte...
mostra di piùTutte le dominazioni, e furono tante anche se il reame rimase sempre unito e fermo un sentimento unitario che diede poi buoni frutti nel Risorgimento, non fecero che distribuire a stranieri, per i loro meriti in pace e guerra, le terre calabresi in feudo.
Gli ultimi furono gli spagnoli.
È uno dei rari casi di una classe dirigente straniera durata tanto tempo in un paese.
Ve ne furono anche indigeni, e questi furono i migliori, e almeno vissero nel paese; ebbero anzi tendenze culturali, scrissero libri di storia locale, raccolsero testimonianze di vita, di tradizioni e di poesia popolare.
Era una forma di solidarietà.
La feudalità meridionale era durata tanto a lungo per ragioni che ancora oggi non sono state del tutto rimosse: la mancanza di viabilità e di comunicazioni, la difficoltà dei traffici.
E’ la ragione per cui non sorse in Calabria una forte classe di mercanti, la borghesia finanziaria grande e piccola che altrove aveva minato e distrutto il potere feudale, quella che aveva compiuto la rivoluzione in Francia.
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
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