Federico Valentini "Cosa serve un biodigestore?"
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Descrizione
Federico Valentini, agronomo "Cosa serve un Biodigestore? Il caso del progetto di Borgo San Dalmazzo (Cuneo) Un impianto di biogas è in grado di trasformare le biomasse in https://www.sorgenia.it/guida-energia/biogas, attraverso...
mostra di più"Cosa serve un Biodigestore?
Il caso del progetto di Borgo San Dalmazzo (Cuneo)
Un impianto di biogas è in grado di trasformare le biomasse in biogas, attraverso una serie di trasformazioni anaerobiche (cioè in assenza di ossigeno) dovute all’attività dei microorganismi presenti in natura, ma replicate su scala industriale.
Esistono diverse tipologie di impianti biogas, ognuna delle quali presenta un funzionamento e una struttura specifici in base al tipo di biomasse utilizzate, fino agli impianti di produzione di biogas di nuova generazione in grado di generare anche biometano avanzato.
In base alla taglia è possibile distinguere anche i mini impianti di biogas, ad esempio un piccolo impianto a biogas casalingo utilizzato per il fabbisogno energetico di un’abitazione residenziale, oppure grandi installazioni con la possibilità di arrivare fino a un impianto di biogas da qualche MW. Vediamo qual è il funzionamento di un impianto a biogas, come è fatto esattamente, quanti sono in Italia e quali sono vantaggi e svantaggi di questa tecnologia.
Per comprendere come funziona un impianto a biogas bisogna partire dal processo di trasformazione delle biomasse in biogas, ovvero la digestione anaerobica.
Si tratta di un processo naturale, realizzato in assenza di ossigeno, mediante il quale le biomasse usate come alimentazione dell’impianto a biogas vengono fermentate grazie all’azione di batteri ed enzimi.
Tramite il funzionamento degli impianti a biogas, dunque, è possibile partire dalle biomasse per ottenere biogas, ovvero un gas composto prevalentemente da metano e anidride carbonica, oltre da una serie di composti in tracce come l’idrogeno solforato, l’ossido di carbonio, l’idrogeno e l’azoto.
Quali biomasse si utilizzano per alimentare un impianto a biogas? Le biomasse consentite sono diverse, ad esempio alcuni sottoprodotti derivanti dalla lavorazione agricola e dalle attività zootecniche, gli scarti colturali, i reflui degli allevamenti zootecnici e la frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) raccolti in modo differenziato. Proseguendo nel processo di raffinazione del biogas è possibile ottenere tramite upgrading anche biometano, un gas molto puro equivalente al metano di origine fossile contenuto nel gas naturale, prodotto eliminando l’anidride carbonica e le altre sostanze dal biogas per lasciare solo metano di origine biologica.
Per capire meglio come si produce il biogas negli impianti adibiti a questa funzionalità, ecco una spiegazione semplice dei vari passaggi in base allo schema di funzionamento di un impianto a biogas:
● Produzione delle biomasse: in questa fase vengono prodotte le biomasse per alimentare gli impianti a biogas, ad esempio attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani o il recupero dei residui agricoli, forestali e zootecnici;
● Raccolta e trattamento delle biomasse: il materiale organico naturale viene raccolto, selezionato e preparato per l’invio agli impianti, in base agli standard qualitativi richiesti dall’impianto a biogas e dal tipo di processi utilizzati;
● Trasporto delle biomasse alla centrale: il passaggio successivo è il trasporto delle biomasse verso l’impianto, dove viene depositato all’interno di appositi sistemi di stoccaggio (serbatoi, vasche, etc.);
● Digestione delle biomasse: la biomassa viene trattata e preparata al processo di fermentazione all’interno dei digestori anaerobici, con la separazione della materia liquida e solida (digestato) dal gas generato durante la respirazione anaerobica. La parte residua viene trattata ed utilizzata come ammendante naturale per le attività agronomiche;
● Generazione di energia: la digestione anaerobica genera il biogas, il quale può essere utilizzato come combustibile per produrre calore e riscaldare gli edifici vicini, fornire acqua calda ad uso sanitario, per gli autoconsumi dell’impianto oppure per produrre energia elettrica da immettere nella rete nazionale;
● Trasformazione del biogas in biometano: gli impianti attrezzati per questo processo possono purificare il biogas e ottenere biometano, da poter utilizzare in sostituzione al tradizionale gas metano di origine fossile (es. autoconsumo per uso energetico, carburante di trazione per veicoli, camion, bus e mezzi agricoli, riscaldamento in ambito residenziale, etc.).
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