Elisabetta Galeotti "Biennale Democrazia"

25 mar 2019 · 29 min.
Elisabetta Galeotti "Biennale Democrazia"
Descrizione

Elisabetta Galeotti "Biennale Democrazia" www.biennaledemocrazia.it "Distanza di sicurezza" Domenica 31 marzo, ore 18.00 Accademia delle Scienze, Sala dei Mappamondi Quando con i nostri atteggiamenti umiliamo l’altro, mortificandolo o avvilendolo, veniamo...

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Elisabetta Galeotti
"Biennale Democrazia"
www.biennaledemocrazia.it



"Distanza di sicurezza"
Domenica 31 marzo, ore 18.00
Accademia delle Scienze, Sala dei Mappamondi

Quando con i nostri atteggiamenti umiliamo l’altro, mortificandolo o avvilendolo, veniamo meno al dovere di rispettarci e neghiamo così il principio di eguaglianza morale degli esseri umani, che sta alla base della democrazia. Ma come esprimere rispetto: con un riguardo attivo verso l’identità degli altri, oppure mantenendo una distanza di sicurezza che eviti all’altro il dovere di esporsi? Vicinanza o distanza, empatia o opacità?



Elisabetta Galeotti insegna Filosofia politica all’Università del Piemonte Orientale. Ha studiato a Pavia, come alunna del Collegio Ghislieri. Ha trascorso frequenti e lunghi soggiorni come research fellow in centri di ricerca di università straniere (Cambridge, Istituto Universitario Europeo di Fiesole, Institute for Advanced Study, Princeton, St. Andrews University, Harvard). Fra le ultime pubblicazioni ricordiamo: Lo spazio del rispetto (Bruno Mondadori 2012) e Political Self-Deception (Cambridge University Press 2018).




"La politica del rispetto"
I fondamenti etici della democrazia
Laterza Editore
www.laterza.it

Le libertà liberali e i diritti politici democratici sono imprescindibili perché tutti siano considerati membri alla pari nella comunità politica in quanto condividono la condizione morale di essere persone.

«Perché ci dovrebbe importare che le nostre libertà siano eguali, quando magari qualcuno non ne fa uso e le baratterebbe volentieri con più benessere, se non il fatto che il disconoscimento di un eguale spazio di libertà per tutti implicherebbe una minor considerazione e rispetto per alcuni? E perché dovremmo tenere all'eguale partecipazione alla vita politica, quando sappiamo che il nostro voto non fa la differenza, se non il fatto che la mancanza dei diritti politici per qualche gruppo ne afferma implicitamente la condizione di minorità e disparità, in una parola di sottomissione? La ragione per cui le libertà liberali e i diritti politici democratici siano imprescindibili, al di là delle effettive opportunità di vita offerte ai singoli, sta proprio nel loro essere segno che tutti e chiunque sono trattati e considerati membri alla pari nella comunità politica».





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