Duccio Demetrio "Ingratitudine"

19 feb 2017 · 33 min. 13 sec.
Duccio Demetrio "Ingratitudine"
Descrizione

Duccio Demetrio "Ingratitudine" La memoria breve della riconoscenza Raffaello Cortina Editore Harlan Sewall Tu non comprendesti mai, o Sconosciuto, perché abbia ripagato la tua devota amicizia e i tuoi servigi...

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Duccio Demetrio
"Ingratitudine"
La memoria breve della riconoscenza
Raffaello Cortina Editore




Harlan Sewall

Tu non comprendesti mai, o Sconosciuto,
perché abbia ripagato
la tua devota amicizia e i tuoi servigi delicati
dapprima con ringraziamenti via via più rari,
poi col graduale sottrarmi alla tua presenza
in modo da non dover essere costretto a ringraziarti,
e poi col silenzio che seguì alla nostra
separazione estrema.
Tu avevi curato la mia anima malata. Ma per curarla
conoscesti il mio male, penetrasti il mio segreto,
ed è perciò che fuggii da te.
Perché mentre, riemergendo da un dolore del corpo,
noi baciamo in eterno le vigili mani
che ci han dato l’assenzio, pur rabbrividendo
se pensiamo all’assenzio,
la cura di un’anima è tutt’altra cosa,
perché allora vorremmo cancellar dal ricordo
le parole tenere, gli occhi indaganti,
e restare per sempre dimentichi
non tanto del dolore,
quanto della mano che lo ha risanato.
Edgar Lee Masters - Antologia di Spoon River

L’ingratitudine e la riconoscenza sono tratti salienti degli intricati rapporti umani. L’una è prova di arroganza e disprezzo, l’altra di amicizia indissolubile. Se l’ingratitudine evoca i motivi del tradimento, la riconoscenza sancisce la benevolenza verso chi ci ha aiutato, spesso senza chiedere nulla in cambio. Oggi il dissolversi delle buone maniere evidenzia il logoramento delle più elementari consuetudini relazionali. Si è ingrati senza più accorgersene, si è riconoscenti quanto basta per ottenere favori, all’insegna dei più impliciti rapporti di scambio.
Il libro, rivisitando in profondità i due sentimenti e le loro moralità contrapposte, penetra in esse per riproporle alla nostra riflessione. Non tace al lettore le pieghe oscure di due esperienze emotive tra le più eluse e trascurate della vita di tutti noi.



Duccio Demetrio ha insegnato Filosofia dell’educazione all’Università di Milano-Bicocca, ha fondato e dirige la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e l’Accademia del Silenzio. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Raccontarsi (1996), Filosofia del camminare (2005), La vita schiva (2007), L’interiorità maschile (2010), Perché amiamo scrivere (2011) e La religiosità della terra (2013).



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