Differenti protagonisti della rivolta colombiana. La necropolitica uribista
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Descrizione
Dopo due mesi di scontri non accenna a scemare la lotta nata col paro nacional colombiano del 28 aprile in risposta alla riforma fiscale, ma che coinvolge l'intero sistema e...
mostra di piùCapitalismo razzismo colonialismo veteropatriarcale sono le caratteristiche del potere colombiano che hanno dato la stura alle proteste degli esclusi scatenate dalle riforme ultraneoliberiste dell'oligarchia di Duque.
Il comitato di sciopero chiedeva lo smantellamento delle Smat e una riforma della polizia, mentre il governo pretendeva lo smantellamento delle barricate e dei blocchi stradali... a quel punto si è creato l'impasse, perché il governo ha opposto un clima di violazione dei diritti umani e di repressione con decine di morti e desaparecidos e stupri... per cui il comitato non ritiene che il regime di Duque sia un interlocutore. Soprattutto dopo che sono stati effettuati dei ritrovamenti di desaparecidos, anzi spesso si tratta di macabri ritrovamenti di parti dei loro corpi, che, se possibile, hanno ancora più esacerbato gli animi. Peraltro Tullio ci riferisce che nell'organizzazione del paro e persino nelle prime linee sono stati infiltrati molti provocatori dal governo, che lavorano a rompere il tessuto solidale e di appartenenza territoriale; gli infiltrati provengono dal mondo dei piccoli spacciatori e di piccole gang che hanno anche sfruttato l'occasione per regolamenti di conti tra mafie locali. A cagione di questo si avanzano ipotesi che alcuni ritrovamenti di corpi smembrati possono essere ricondotti a quel mondo, per quanto sicuramente tra quelli ci siano vittime delle Esmad, perché in alcuni casi i resti appartengono a persone rinchiuse in centri di tortura informali, dislocati in stazioni degli autobus, in centri commerciali, garage sotterranei, stazioni di polizia... sono stati segnalati agenti di polizia che gettavano cadaveri in fosse comuni o nei fiumi, anche per diffondere un chiaro messaggio sul controllo sociale e territoriale: diffondere il terrore come prassi repressiva. La Necropolitica, che richiama i metodi messicani; il narcotraffico è un attore centrale, per quanto quasi invisibile, sebbene evocato sia dal governo che accusa di narcotraffico e terrorismo qualsiasi opposizione, sia il movimento accusa il regime, l'esercito e la polizia di connivenze con i narcos
Non ultimo fenomeno è quello dell'inurbamento delle milizie paramilitari, tipicamente diffuse dal regime nelle zone rurali, che costituiscono la longa manus che ha colpito pesantemente il movimento: a loro sono demandate le uccisioni e le sparizioni. Il paramilitarismo urbano.
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Autore | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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