Nel pomeriggio di Radio Number One, con i nostri Miky Boselli e Marco Vignoletti, è stato ospite Davide Van De Sfroos per parlarci del suo ultimo album Maader folk. Davide ci ha spiegato quali emozioni ha provato una volta che il suo disco ha spiccato il volo: «Ti fa pensare che il disco sia tuo fino a un certo punto. È come un figlio che va in giro per il mondo: è tuo fino a quando è in casa, poi è giusto che vada». Ci ha parlato anche dell'importanza del feedback del pubblico e di quanto sia fondamentale per un artista essere pronti al distacco con il proprio progetto: «Un disco incontra tante persone che possono apprezzarlo e il cantautore può capire tramite gli altri cosa ha scritto, perché l'artista può avere una percezione diversa rispetto al pubblico».

MAADER FOLK - Davide ci ha parlato dell'album, un progetto di quindici brani che coniuga lo stile folk-celtico degli esordi con aspetti più innovativi: «È stato un viaggio interessante perché abbiamo registrato in un agriturismo dalle mie parti avvolti dal lago, la natura e le montagne. Abbiamo voluto testare nuovi linguaggi, rispettando però il nostro mood e il nostro modo di raccontare le cose». Inoltre ci ha raccontato di come la speranza trovi molto spazio all'interno di questo album: «La speranza è come una pulce, è piccolissima però fa dei salti altissimi». In chiusura, abbiamo ricordato alcune delle date del tour che vedranno protagonista Davide Van De Sfroos: tra queste, il 21 aprile al Teatro Creberg di Bergamo.