Questo è un viaggio, durato dal luglio al settembre del 1847, attraverso la più meridionale delle province calabresi, svolto e raccontato dal viaggiAutore inglese Edward Lear.

Oliveti strada facendo per Gioia - Fiumara Marro - Caldo cocente - Coltivazione di riso - Giardini di Melloni e case belvedere - Malaria - Martin pescatore (King fishers) - Cammino stancante - Arrivo a Gioia - Aria cattiva e febbre - Partiti per Palmi - Veduta delle Isole Lipari - L'arrabbiato albergatore e la buona locanda - Breakfast - Bellissima posizione di Bagnara - Via carrozzabile per Scilla - La sua posizione, le rocce e il castello - Opinioni calabresi sui nostri disegni - Barca alle rocce di Scilla - Zuffa con il trattore - Lasciamo la città - Alt a Villa San Giovanni - Occhiata retrospettiva ai nostri trenta giorni di viaggio e programma per il futuro - Arrivati a Reggio ancora una volta - Consigliere De Nava.

25 agosto

Ci rimettiamo in marcia, con la speranza di riposare questa notte a Palmi!
E l’infallibile Ciccio, mai annoiato dai cambiamenti o dagli azzardi, ci ha avvisati di andare da qui direttamente a Gioia per la via del mare, e da quel posto a Palmi sulla strada carrozzabile, invece di allungare il viaggio passando attraverso Seminara.

26 agosto

Dopo il raro lusso in Calabria di un vero breakfast, abbiamo disegnato in piazza vicino al mare.
Da questo posto c’è uno dei panorami per cui i pochi viaggiatori che passano da Reggio a Napoli per terra sono abituati a dare entusiastiche lodi; né le reputazioni sono immeritate.
A mezzogiorno, il conto dell’Hotel era discutibile per quanto il pranzo e l’alloggio fossero molto buoni, e solo dopo discussioni e lotte siamo riusciti a pagare un settimo della somma chiesta: ma persino questa somma era più che sufficiente come remunerazione.

27 agosto

Non abbiamo avuto qui alterchi con l’oste della nostra confortevole e tranquilla locanda; poche persone sostano a Bagnara, così la gente non è al corrente dei modi di depredazione della strada carrozzabile.
C’è una buona strada lungo tutta la costa, che ci ha spinto a mandare «Dìghi, dòghi, dà» a Scilla, e, mentre procedevamo, ogni tanto ci intrattenevamo facendo disegni, fino a che siamo arrivati a quella città verso mezzogiorno, e abbiamo trovato un’altra locanda molto pulita alla riva del mare, proprio vicino alla più pittoresca rocca e al castello.

28 agosto

Un gruppo di numerosi osservatori ci ha circondati mentre disegnavamo il castello questa mattina.
«Queste - disse un vecchio uomo mentre eravamo molto occupati - queste sono tutte persone scelte dal loro governo per raccogliere notizie del Regno nostro»; una asserzione ridicola per gli inglesi ma non così assurda come può sembrare, se si riflette che la conquista di molti paesi da parte di altri è stata preceduta da osservazioni e ricerche individuali.