Cristina Lora "Figli di un unico blu"

Cristina Lora "Figli di un unico blu"
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3 mag 2024 · 25 min. 54 sec.

Cristina Lora "Figli di un unico blu" Ronzani Editore www.ronzanieditore.it «Ogni mio dipinto dava voce alle vite sciorinate dalla strada: dei senzatetto, delle prostitute o di chi, come me, era...

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Cristina Lora
"Figli di un unico blu"
Ronzani Editore
www.ronzanieditore.it


«Ogni mio dipinto dava voce alle vite sciorinate dalla strada: dei senzatetto, delle prostitute o di chi, come me, era stato messo al bando dal giudizio onnipotente di detentori di una verità assoluta».


È il sessantaseiesimo compleanno di Agnese, ma lei non lo ricorda, del suo passato non rammenta nulla; solo gli inservienti di Casa Serena e un piccolo pacchetto regalo consegnato in forma anonima le parlano di questo giorno: una camicia a fiori, delle rose e un libro, Figli di un unico blu, che una volontaria della casa di cura inizia subito a leggerle. L’ascolto della storia della diciottenne Paola, scappata di casa per fuggire alla violenza del padre e all’indifferenza della madre, avrà sulla memoria immobile di Agnese degli effetti imprevedibili. Destini che si incrociano e si perdono, vite sospese che si riconoscono l’un l’altra e si abbracciano nella comune lotta per rimarginare le ferite. Paola, che trova rifugio tra i capannoni di una zona industriale, abbattuta dall’efferato odio paterno per le sue scelte e che non perderà mai la speranza di risollevare la sua vita e seguire le sue passioni; Amedeo, rinnegato da chi amava, spogliato di qualsiasi illusione e poi abbandonato a se stesso; Giosuè, un bambino dagli occhi blu che attraversa la vita con il sorriso, colmo di gioia, naturalmente portato a voler aiutare gli altri, che si affeziona a Paola e Amedeo tanto da considerarli la sua famiglia; e Daniel, giovane imprenditore dal passato doloroso che da solo si prende cura del suo fratellino dagli occhi blu e la cui rara generosità ridonerà a Paola e Amedeo fiducia nel mondo. In un mondo che, nel corso della narrazione, farà scoprire al lettore tante vite che chiedono di essere ascoltate.

Un romanzo corale contemporaneo fatto di dolore e affetti, di sofferenza e riscatto, di ingiustizia e speranza; l’esordio letterario di Cristina Lora che le ha già valso importanti riconoscimenti come inedito, tra i quali: Premio letterario “Sandomenichino”, Premio letterario internazionale “Montefiore”, Premio letterario internazionale “Città di Sarzana”, Concorso nazionale di poesia e narrativa “Vittorio Alfieri”, Premio nazionale di poesia e narrativa “Alda Merini”, Concorso internazionale “Molteplici Visioni d’Amore – Cortona Città del Mondo”, Premio internazionale di letteratura “Per troppa vita che ho nel sangue”, Concorso letterario nazionale per poeti e narratori “Le parole arrivano a noi dal passato”, Premio letterario nazionale “Set Art”. 

Cristina Lora (Valdagno, 1969), non riesce a star lontana dalla vita. Cerca assiduamente il contatto con la natura rigogliosa che la circonda e con le emozioni delle persone che incontra quotidianamente; portatori di storie che diventano spunto per le sue opere liriche e in prosa. Scrivere non è il suo mestiere, bensì una passione nata dal desiderio di dar voce a esistenze che spesso si ritrovano a non averne. Una passione che le ha portato numerosi riconoscimenti letterari, dal nord al sud dell’Italia, tra i quali il Fiorino d’Argento al Premio Firenze. Figli di un unico blu è il suo romanzo d’esordio. 



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