Carlo Vulpio "Il sogno di Achille"

13 ago 2020 · 17 min. 50 sec.
Carlo Vulpio "Il sogno di Achille"
Descrizione

Carlo Vulpio "Il sogno di Achille" Il romanzo di Gigi Riva Chiarelettere Editore http://chiarelettere.it/ “La prima cosa che capì da bambino fu che erano poveri. Comincia così il romanzo di...

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Carlo Vulpio
"Il sogno di Achille"
Il romanzo di Gigi Riva
Chiarelettere Editore
http://chiarelettere.it/


“La prima cosa che capì da bambino fu che erano poveri.
Comincia così il romanzo di un uomo e di un mito, Gigi Riva. Storia di riscatto e di liberazione, com’è sempre stato per i grandi del calcio, da Pelé a Maradona a Messi, a voler citare solo i mostri sacri: e Riva è uno di questi.
Storia di successi e imprese memorabili, ma anche di cadute, ferite e delusioni. Corre Riva, e con lui corre la storia d’Italia, attraverso anni belli e drammatici, di conquiste civili e sociali (lo Statuto dei lavoratori, le leggi sulla parità dei coniugi, sul divorzio, sulla previdenza sociale) scandite dalle bombe delle stragi che inaugurarono gli anni di piombo. Storia incalzante, appassionata; romanzo di formazione e fotografia di come eravamo, un paese che provava a darsi un’identità, a diventare moderno. Storia di un popolo, anzi di una nazione, la Sardegna, immortalata nell’anno in cui nel calcio italiano accadde l’impensabile: il Cagliari di Riva e dei suoi compagni Albertosi e Reginato, Tampucci, Cera, Niccolai e Tomasini, Domenghini, Nené, Martiradonna e Mancin, Poli, Brugnera, Greatti e Zignoli, Gori e Nastasio, diventa una grande squadra e vince lo scudetto. Era il 1970.
Storia che parte da Leggiuno, in provincia di Varese, e attraversa l’Italia seguendo le magie, le sfide sportive ma anche umane, le ombre del suo protagonista. L’avventura di Riva e del Cagliari è sogno e realtà. Da allora non ha mai smesso di essere tramandata, di generazione in generazione, da chi c’era e da chi l’ha sentita raccontare.
Un fatto rivoluzionario, inimmaginabile, meraviglioso. Un manipolo di “figli della guerra”, diciassette calciatori tutti nati durante gli anni del secondo conflitto mondiale, e un allenatore, Manlio Scopigno, detto “il filosofo”, portano la fantasia al potere. È l’epopea di un gruppo di uomini prima ancora che di atleti, e dell’isola che li accolse e li plasmò. L’eterno poema di gioie e tragedie, poesia e sentimenti, coraggio e paure, miserabili debolezze e nobili slanci di cui è capace l’animo umano.
Questo libro è pubblicato in occasione dei cinquant’anni dalla vittoria dello scudetto del Cagliari e i cento dalla nascita del Cagliari Calcio. Oggi Gigi Riva è presidente onorario della società.

Carlo Vulpio ha lavorato per i principali giornali nazionali, occupandosi di cultura, arte, tematiche ambientali e cronaca, con reportage dall’Italia e dall’estero. Attualmente è una firma del “Corriere della Sera” e scrive in particolar modo sulla Terza pagina e “la Lettura”. Con Chiarelettere ha pubblicato Il genio infelice, il romanzo della vita del pittore Antonio Ligabue (2019). È inoltre autore di Roba Nostra (il Saggiatore 2008), La città delle nuvole (Edizioni Ambiente 2009), Un nemico alla Rai (Marsilio 2012), L’Italia nascosta (Skira 2016).


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