Capitolo XII - dal 19 al 22 agosto del «Diario di un viaggio a piedi» del 1847 con Edward Lear

26 nov 2023 · 23 min. 24 sec.
Capitolo XII - dal 19 al 22 agosto del «Diario di un viaggio a piedi» del 1847 con Edward Lear
Descrizione

Questo è un viaggio, durato dal luglio al settembre del 1847, attraverso la più meridionale delle province calabresi, svolto e raccontato dal viaggiAutore inglese Edward Lear. L'ansioso barone - Passaporti...

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Questo è un viaggio, durato dal luglio al settembre del 1847, attraverso la più meridionale delle province calabresi, svolto e raccontato dal viaggiAutore inglese Edward Lear.

L'ansioso barone - Passaporti - Caffè con zucchero - Disegnata la città di Gioiosa - La sua bellissima posizione - Perché? - Uccello che mangia le api - Confetti - Lasciamo la casa Rivettini e Gioiosa - Attraversati nuovamente i fiumi Romano e Novito - Salita ad Agnana - Miniere di rame - Visita del Re di Napoli ad esse - Il fortunato asino conduttore - Vista di Canolo dalla gola di Novito - Posizione strana del villaggio - Il passo del mercante - Don Giovanni Rosa - La sua accoglienza ospitale - Il prudente Ciccio - Scene magnifiche delle montagne e dintorni a Canolo - Contentezza e semplicità del vecchio Don Giovanni Rosa - Paradiso a Canolo - Scoiattolo arrostito e funghi - Cucina ornitologica - Ornamenti del palazzo Rosa - Meravigliose e maestose scene - lasciamo Canolo; attraversiamo Novito, e saliamo a Gerace - Ritorno alla casa Scaglione - Preparazione per le feste - Ordine episcopale contro il ballo - Riposo tranquillo a Gerace - Arrivo dei paesani per la festa - Processione dell'immagine del Santo Patrono - Bellissima scena sulla Rocca del castello - Chiaro di luna - La festa.

19 agosto

Come al solito ci siamo alzati prima del sole, «oddio! Perché?» ha detto il minuscolo barone Rivettini che era in attesa fuori dalla porta, nel caso che noi forse avessimo tentato di passare dal buco della serratura.
Una serie di grandi salotti fu aperta, e lì fu portato il caffè con una cerimonia puntigliosa.
I miei sospetti di ieri sera furono confermati dalla grande precisione con la quale i nostri passaporti sono stati scrutati, e ogni dettaglio in maniera particolare in rapporto ai nostri occhi, nasi e menti in essi descritti; e solo dopo interminabili interrogazioni e più «perché» siamo stati finalmente rilasciati.
Ma la nostra usuale abitudine di prendere un piccolo pezzo di pane con il caffè rinnovò la universale sorpresa e diffidenza dei nostri ospiti.

20 agosto

Ogni angolo di questo sito suscita grande interesse, ed è pieno di magnifici spunti per i nostri studi. Tutta la mattinata abbiamo disegnato alle falde delle colline, fra Canolo ed Agnana; ed erano molto piacevoli queste ore mattutine, passate fra sempre nuove scoperte di scenari di montagne, con le capre e il bestiame fra le alte querce, e le blu boscose colline al di là.
All'ora del pranzo, il bravo vecchio Don Giovanni Rosa ci ha divertiti e intrattenuti con la sua amabile semplicità e buona educazione.

21 agosto

Dopo il pranzo a mezzogiorno, abbiamo completato l'ultimo disegno di questo posto così particolare, e abbiamo dato l'addio alla casa Rosa, con le sue pulite, ariose e chiare e camere, le sue porte dipinte, i suoi giardini, le viti, gli alveari, e il suo gradevole, gentile infaticabile padrone, il vecchio Don Giovanni Rosa.
La piacevole e semplice ospitalità di Canolo ha confermato in noi ancora una volta la nostra prima ammirazione per la vita calabrese e tutto ciò che l'accompagna, il cui valore gli episodi di Gioiosa e castelvetere avevano in un certo modo diminuito.

22 agosto

Abbiamo passato la mattinata soli, liberi dalla nostra cara e ospitare famiglia, in un tranquillo e ombroso angolo sulle grandi rocce ad est di Gerace.
Gruppi da ogni parte della regione salivano dai lati dei burroni alla festa; ma c'era poco o niente come costumi, essendo la sottana nera, portata come una mantiglia alla moda di Civita Castellanese, la sola peculiarità del vestito a Gerace.
Nel tardo pomeriggio ci siamo avvicinati alle mura della città per vedere la processione della Santa Immagine, seguita dai locatari di ognuno dei monasteri e da tutti gli ecclesiastici del posto.
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Informazioni
Autore Giuseppe Cocco
Organizzazione Giuseppe Cocco
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