Avere i capelli a zero era come denunciare la propria miseria da «Il mondo dei vinti» di Nuto Revelli
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Descrizione
Il dialogo con la gente contadina di Revelli incomincia con la primavera del 1941. Testimonianze di cultura contadina, la pianura, la collina, la montagna, le Langhe: la fame, il lavoro...
mostra di piùTestimonianze di cultura contadina, la pianura, la collina, la montagna, le Langhe: la fame, il lavoro infantile, l'immigrazione, la convivenza tra partigiani e nazi fascisti.
E poi l'abbandono delle montagne, l'avvento di un nuovo mondo: l'industria, i grandi allevamenti, il turismo che figura il paesaggio, nei racconti dei 270 intervistati da Revelli.
La Montagna: Testimonianze di vita contadina
Maddalena Andreis, nata a Marmora, frazione Tolosano, classe 1910, contadina.
Eh, se ne facevano di economie!
Quando avevo 6 anni ho venduto la prima volta i capelli, avevo una capigliatura che scendeva fino ai piedi, madre ha rimediato 70 lire e con quei soldi ci ha vestiti tutti.
A 11 anni li ho di nuovo venduti i capelli, quanto pianto, me li hamo tagliati proprio al raso, proprio a zero, sono andata a tutto l'anno a scuola con la berretta e le amiche ridevano, 75 lire li avevano pagati, io provavo vergogna.
Erano i più poveri che vendevano i capelli, avere i capelli a zero era come denunciare la propria miseria.
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Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
Organizzazione | Giuseppe Cocco |
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