All'ombra dell'oleandro da «Un treno nel Sud» di Corrado Alvaro
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Descrizione
Viaggiando nell’Italia meridionale, io stesso meridionale devo nuovamente abituare l’occhio alle proporzioni che vi assumono le cose, gli alberi come l’architettura, i campi come il paesaggio. Immagino che un visitatore...
mostra di piùImmagino che un visitatore meno familiare, o addirittura estraneo, passi per una serie di impressioni piuttosto contraddittorie.
Gli alberi e le piante, a mano a mano che si scende verso il Mare di Sicilia, crescono fuor di misura, l’olivo gigantesco della costa è scambiato per una pianta forestale, la ginestra dal tronco arboreo forma viali alberati verso Piazza Armerina; e la cicuta, ad Agrigento, assume le proporzioni di una grande ombrellifera, la si può scambiare per il sambuco.
Bisogna far occhio a quel tanto di arabo e di normanno penetrato nella stessa architettura popolare, dai modelli vicini alle chiese.
Si rivelano improvvisi sui colli, accanto ai modesti borghi, città fantastiche, pinnacoli, guglie, colonne, da fantasia di Monsù Desiderio, assai più nobili dell’abitato umile che è in genere una fila di case spesso della identica forma romboidale, lungo la strada: sono cimiteri, come a Palazzolo.
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
Organizzazione | Giuseppe Cocco |
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