Alessandra Iadicicco "Peter Handke"

7 giu 2022 · 28 min. 20 sec.
Alessandra Iadicicco "Peter Handke"
Descrizione

Alessandra Iadicicco, traduttrice "La mia giornata nell'altra terra" Guanda Editore "Di notte, davanti alla parette con l'ombra degli alberi" Settecolori Edizioni Peter Handke "La mia giornata nell'altra terra" Traduzione di...

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Alessandra Iadicicco, traduttrice
"La mia giornata nell'altra terra" Guanda Editore
"Di notte, davanti alla parette con l'ombra degli alberi" Settecolori Edizioni



Peter Handke
"La mia giornata nell'altra terra"
Traduzione di Alessandra Iadicicco
Guanda Editore
https://www.guanda.it/

Nel villaggio è considerato un matto, «posseduto non da uno, ma da innumerevoli demoni». È un contadino, un coltivatore di frutta, vive con la sorella, unica rimasta della famiglia. Sono i suoi strani atteggiamenti ad avergli attirato la diffidenza di tutti. Si accampa in una tenda tra le lapidi del vecchio cimitero, si aggira imprecando in una lingua sconosciuta e forse inesistente ma sa cantare con voce d’angelo, sconvolge gli altri con oracoli sbalorditivi… Eppure, un giorno, sulla riva del lago che separa la sua dall’altra terra, un uomo lo guarda come nessuno aveva fatto prima. È così che questo strano frutticultore vagabondo e veggente vive una trasformazione. La traversata del lago su una barca a remi verso la sponda opposta inaugura una serie di incontri simbolici: una compagnia di pescatori, una sanguisuga che rifiuta di succhiare il suo sangue, un predicatore, una poliziotta in preghiera... Nel corso della giornata il protagonista, liberato dalle proprie ossessioni, disposto a guardare con occhi nuovi – anzi nemmeno più con gli occhi, bensì con le spalle, la pianta dei piedi, la punta delle dita – sperimenta un profondo senso di gioia. Lo stesso che prova il lettore immergendosi in questo breve romanzo perfetto.



Peter Handke
"Di notte, davanti alla parete con l'ombra degli alberi"
Settecolori Edizioni
https://www.settecolori.it/

Nel tempo prolungato e sospeso che si confà alla durata e alle ore della sera, Peter Handke raccoglie frammenti di pensieri che brillano come pagliuzze d’oro e generano la luce magica più adatta ad animare gli arabeschi delle ombre. Scrive d’amore, “in cui ci si può solo perdere”, scrive di quel sentimento che nasce dalla comunione di amore e di volontà, l’entusiasmo, “che si può solo condividere”. Scrive anche delle “nefandezze della fretta”, dell’impazienza e dell’altro tempo, il tempo della natura, quello che ha a che fare con il vorticare delle foglie, l’oscillare dell’erba, il tremolio della rugiada, soglie più precise dell’alternarsi delle stagioni… Scrive infine del ritmo dell’anima (“sta lì la durata”)…
Sono note che hanno il carattere della confessione, della rivelazione e i tratti, le vibrazioni della preghiera propria di un asceta laico. Note che Handke accompagna, intervalla, incastona con disegni (qui riprodotti e che fanno del volume un piccolo libro d’arte), diorama che sono danze di luce e pittura su vetro.
Diario di uno scrittore autentico, preso di sorpresa, di notte, nell’ombra, taccuino di un cronista della durata, di un uomo che abita nella durata, che ha stretto amicizia con il tempo e si dice: “Smettila di immaginarti di essere giovane – Perché?”.
Proprio la semplicità, la chiarezza, il nitore costituiscono la cifra stilistica di questi appunti che fanno sussultare il cuore ad ogni passo. Un libro che andrebbe imparato a memoria riga per riga.




Peter Handke, nato a Griffen (Austria), nel 1942, è romanziere, drammaturgo e poeta. La casa editrice Guanda ha pubblicato Storie del dormiveglia, Falso movimento, Il peso del mondo, La storia della matita, Pomeriggio di uno scrittore, Epopea del baleno, Saggio sul luogo tranquillo, Saggio sul cercatore di funghi, Prima del calcio di rigore, L’ambulante, I giorni e le opere e I calabroni. Nel 2009 gli è stato conferito il premio Franz Kafka e nel 2014 ­l’International Ibsen Award. Ha collaborato in varie occasioni con il regista Wim Wenders, fino a Il cielo sopra Berlino. Nel 2019 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Letteratura per “la sua opera influente che ha esplorato con ingegnosità linguistica la periferia e la specificità dell’esperienza umana”.


Alessandra Iadicicco (Milano) è laureata in filosofia, giornalista professionista dal ’97, ha collaborato e collabora con le pagine culturali delle principali testate nazionali (Il Sole 24 Ore, L’Espresso, Il Giornale, Panorama, Il Foglio e Il Corriere della Sera). Dedita da vent’anni a un’intensa attività di traduzione letteraria e filosofica dal tedesco, ha tradotto, tra l’altro, una ventina di titoli di Ernst Jünger, gli ultimi scritti di Peter Handke e tutto lo Heidegger esoterico, dal capolavoro segreto e postumo Contributi alla filosofia. Dall’evento (Adelphi 2007) al controverso, lunghissimo diario filosofico in pubblicazione con il titolo Quaderni neri (Bompiani 2014-2017).




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