Alberto Garlini "Premio Hemingway"

23 giu 2018 · 10 min. 39 sec.
Alberto Garlini "Premio Hemingway"
Descrizione

Alberto Garlini "Premio Hemingway" www.premiohemingway.it Il Premio Ernest Hemingway di Lignano Sabbiadoro è un prestigioso evento letterario giunto nel 2018 alla XXXIV edizione. Ma è anche l’occasione per scoprire o...

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Alberto Garlini
"Premio Hemingway"
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Il Premio Ernest Hemingway di Lignano Sabbiadoro è un prestigioso evento letterario giunto nel 2018 alla XXXIV edizione. Ma è anche l’occasione per scoprire o ritrovare lo scenografico approdo di uno degli scrittori più noti e amati di sempre. Lignano e la sua laguna furono il buen retiro di Hemingway in periodi diversi della sua vita: una scelta non casuale. L’autore de ‘Il vecchio e il mare’ amava profondamente Venezia e proprio “via laguna” nacque il suo speciale rapporto con la piccola penisola friulana, tra Venezia e Trieste, che lo scrittore amava definire come ‘La Florida d’Italia’.
In segno di ringraziamento, Lignano ha dedicato ad Ernest Hemingway il suo parco pubblico e istituito il premio che vanta un albo d’oro di altissimo profilo.


I vincitori del Premio Hemingway 2018
Antonio Damasio
è professore di Neuroscienze, Psicologia e Filosofia presso la University of Southern California di Los Angeles, dove dirige anche il Brain and Creativity Institute. A partire dal suo primo libro, L’errore di Cartesio (Adelphi, 1995), ha dato un contributo determinante alla comprensione dei processi cerebrali che sottostanno alle emozioni, ai sentimenti e alla coscienza. In particolare, il suo lavoro sul ruolo degli affetti nel processo decisionale ha avuto un impatto decisivo sulle neuroscienze, la psicologia e la filosofia. Nel suo volume più recente, Lo strano ordine delle cose (Adelphi, 2018), approfondisce la questione dell’evoluzione della mente sottolineando il ruolo dell’omeostasi nella creazione delle culture. Oltre ai già citati L’errore di Cartesio e Lo strano ordine delle cose, ha pubblicato presso Adelphi: Emozione e coscienza (2000), Alla ricerca di Spinoza (2003), Il sé viene alla mente (2012).

MOTIVAZIONI
Il premio Hemingway “Avventura del pensiero” va a Antonio Damasio per i suoi straordinari studi su quello che rimane un punto interrogativo nella ricerca filosofica e scientifica occidentale: la coscienza. Considerato uno dei massimi neuroscienziati contemporanei, Damasio ha sostenuto, sulla base di una personalissima ricerca ispirata alla rilettura di Spinoza, una prospettiva antidualistica, integrata dall’incidenza delle emozioni e dei sentimenti primordiali sulla formazione della coscienza. Grazie al suo lavoro e alla sua intelligenza, siamo oggi maggiormente consapevoli di cosa sia l’uomo nel suo manifestarsi più misterioso e sfuggente.

Annie Ernaux
è nata a Lillebonne (Senna Marittima) nel 1940 ed è una delle voci più autorevoli del panorama culturale francese. Studiata e pubblicata in tutto il mondo, la sua opera è stata consacrata dall’editore Gallimard, che ne ha raccolto gli scritti principali in un unico volume nella prestigiosa collana Quarto. Nei suoi libri ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in acuminato strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettori e studenti. L’orma editore ha pubblicato Il posto, Gli anni, vincitore del Premio Strega Europeo 2016, L’altra figlia, Memoria di ragazza e Una donna.

MOTIVAZIONI
Il premio Hemingway per la letteratura va a Annie Ernaux, per avere rinnovato in modo personalissimo le possibilità dell’autobiografia, come forma letteraria e strumento di conoscenza della realtà. Voce tra le più autorevole della cultura francese, Annie Ernaux, con le sue opere di altissimo magistero, ha raccolto la complessa sfida dell’identità, consapevole che la memoria individuale si modifica senza sosta, riuscendo nel prodigio di “salvare” la storia di generazioni, coniugando vita e morte nella luce abbagliante della bellezza del mondo.

Lilli Gruber
Giornalista e scrittrice, Lilli Gruber firma e conduce da dieci anni il programma di approfondimento politico Otto e mezzo, in onda tutte le sere su La7.
Nel 1987 è la prima donna in Italia a condurre un telegiornale in prime time, Tg 2 Studio Aperto. Dal 1990 al 2004 lavora nella redazione del Tg Uno come anchorwoman e inviata speciale. Racconta i più importanti eventi della politica internazionale: dal crollo del muro di Berlino alla guerra del Golfo, dall’Undici settembre alla guerra in Iraq del 2003. Collabora anche con il network statunitense CBS News e con quello tedesco PRO 7, per il quale nel 1996 firma e conduce il settimanale Focus TV. Nel 2003 riceve l’Onorificenza di Cavaliere OMRI, e nel 2004 viene insignita della Laurea honoris causa della American University of Rome. Tra i suoi numerosi riconoscimenti: il Premiolino (1988 e 2012), sette premi come inviata durante la Guerra in Iraq, tra i quali il Premio Ischia, il Premio Guidarello, il Premio Chianciano, il Premio Sirmione Catullo. Nel 2017 le viene assegnato il Premio Guido Carli. Ha all’attivo undici bestseller. Si considera da sempre una cittadina europea ed è sposata con il giornalista francese Jacques Charmelot.

MOTIVAZIONI
Il premio Hemingway “Testimone del nostro tempo” va a Lilli Gruber, celebre giornalista italiana, per avere raccontato il presente nelle sue forme più complesse e dolorose – dalle migrazioni, alle guerre, al terrorismo – con stile rigoroso e grintoso, mostrando sempre forte personalità e autonomia intellettuale. La sua capacità di stimolare riflessioni negli ascoltatori e porre salutari dubbi nell’opinione pubblica, ci rende consapevoli che il giornalismo può diventare una forma privilegiata di cultura.

Francesca Della Toffola
Francesca Della Toffola è nata a Montebelluna nel 1973. Si è specializzata presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Dopo un iniziale interesse verso la macrofotografia e i particolari, ha esplorato il linguaggio fotografico: la ricerca sui materiali, la scoperta della linea nera e la riflessione sull’autoritratto. Nel 2009 ha pubblicato il libro The black line series, edito Punto Marte. Ha realizzato mostre collettive e personali. Ha vinto premi e riconoscimenti tra i quali nel 2008 il Premio Internazionale di fotografia Creativa della Biennale di Fotografia Contemporanea Internazionale della città di Jinan (Cina). Sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche tra le quali l’Archivio Zannier, l’Archivio Storico Fotografico della Galleria Civica di Modena, il Museo Nori De Nobili di Senigallia e l’Archivio Nazionale dell’Autoritratto Fotografico di Senigallia.

MOTIVAZIONI
Oggi la fotografia, nell’attuale passaggio epocale, dalle impronte chimico-fisiche a quelle elettroniche, offre sorprendenti e magiche possibilità di visualizzazione, non solo della realtà corporea ma del pensiero e dei sogni. La giovane fotografa Francesca Della Toffola ha individuato nella Nuova Fotografia un suggestivo spazio alla sua ansia poetica, che riesce a esprimere in immagini alchemiche, tese a visualizzare il suo pensiero onirico e nel contempo esistenziale, anche in una colta lettura delle storiche tracce della fotografa vittoriana-preraffaelita, Julia Margaret Cameron, la prima a cercare, con la “speculare” fotografia, di esprimere, oltre al volto delle cose, soprattutto la loro “anima”.


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