94 - Rebetiko - «Morimondo» di Paolo Rumiz
8 feb 2024 ·
7 min. 27 sec.
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Descrizione
Mi trovai solo, in cima al molo della capitaneria, in preda a una pace lancinante che mi drogava l'anima. Feci qualche passo verso il largo, finché il passo divenne ritmico...
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Mi trovai solo, in cima al molo della capitaneria, in preda a una pace lancinante che mi drogava l'anima.
Feci qualche passo verso il largo, finché il passo divenne ritmico e mi misi a ballare a braccia aperte, seguendo una musica che stava solo nella mia mente.
Rovigno scintillava, gli odori erano già quelli dell'Attica e del Peloponneso, Po era lontanissima, e io eseguii da solo le figure di un rebetiko, piegando ogni tanto le ginocchia e compiendo giravolte, come mi aveva insegnato un amico.
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Feci qualche passo verso il largo, finché il passo divenne ritmico e mi misi a ballare a braccia aperte, seguendo una musica che stava solo nella mia mente.
Rovigno scintillava, gli odori erano già quelli dell'Attica e del Peloponneso, Po era lontanissima, e io eseguii da solo le figure di un rebetiko, piegando ogni tanto le ginocchia e compiendo giravolte, come mi aveva insegnato un amico.
Informazioni
| Autore | Giuseppe Cocco |
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