#90 20 strategie per esibirsi senza paura nel flamenco e non solo - Flamenco Chiavi in Mano

5 mag 2023 · 23 min. 27 sec.
#90 20 strategie per esibirsi senza paura nel flamenco e non solo - Flamenco Chiavi in Mano
Descrizione

Ti do 20 strategie per esibirti senza paura, nel flamenco e non solo. Diciamo subito che un po' di paura è sana, alimenta l'adrenalina che ci aiuta a reagire in...

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Ti do 20 strategie per esibirti senza paura, nel flamenco e non solo.
Diciamo subito che un po' di paura è sana, alimenta l'adrenalina che ci aiuta a reagire in modo efficace ed adeguato. Ma quando la paura è troppa, blocca il nostro sistema e ci impedisce di agire appunto adeguatamente.

La gestione della pura è complessa, e ci sono fior di professionisti che hanno tantissima paura al momento di salire su un palco. Se non sono un professionista, non sono obbligato a salire sul palco, quindi lo devo fare cogliendo il meglio dalla situazione.

Ecco i consigli:

1 Respira. Quando siamo impauriti smettiamo di respirare profondamente, e ci sconnettiamo dalla realtà, e non siamo presenti nella situazione. Occorre osservare la respirazione e cercare di sbloccrla se si fosse bloccata. Un trucco efficace è forzare l'espirazione molto profondamente, e lasciare che il corpo sblocchi automaticamente il diaframma.
2 Concentrati sul piacere di essere lì in quel momento, sul piacere corporeo, sul goderti la musica. Il flamenco è interamente basato sul piacere!
3 Fare ciò che stai facendo con tutto il cuore, volentieri e per te. Se senti che a tua motivazione non è per te, o non lo fai volentieri, smetti immediatamente!
4 Ascolta il corpo, ascolta cosa succede nel corpo. Individuo le emozioni nel corpo e prendo nota.
5 Stai nel presente. A volte la paura è preoccupazione per qualcosa che probabilmente non succederà. Ascoltare il corpo e il respiro aiuta a stare nel presente.
6 Senti il flusso: tutto è in divenire e puoi sentire he sei parte di questo tutto in divenire.
7 Guarda il bello. Che cosa significa? Seleziono ciò che vedo intorno a me e guardo solo ciò che mi sembra bello, interessante, curioso, emozionante. Facendolo, ti accorgerai che il bello non è un valore assoluto, ma che tutto ciò che hai intorno può essere interessante.
8 Usa lo sguardo panoramico. Immagina di essere in un giardino, di guardare un panorama, e guarda l'insieme, non un oggetto per volta. Sul palcoscenico aiuta tantissimo a sentirci parte di un tutto, e ai danzatori serve per... copiare. Se non sono sicura di quello che devo fare, lo sguardo panoramico mi aiuta a far riferimento a ciò che fanno gli altri.
9 Senti il suono che stai producendo, e nel flamenco di suoni se ne producono tanti! Cerca di dare un senso di counicazione a tutto ciò che fai.
10 Immagina di parlare con qualcuno, mentre fai la tua attività sul palco. Dai un valore di comunicazione a tutto ciò che fai.
11 Dai una intenzione e motivazione ad ogni gesto
12 Accompagna il bambino che eri ad esprimersi sul palco per sé e non per compiacere genitori, maestra ecc. Dentro di noi abbiamo ancora quel bambino che teme di non essere all'altezza, o che teme di non meritare l'amore se non fa tutto perfettamente. Accompagnalo a godersi l'esperienza, e godersi ciò che un bambino sa godere: ballare, cantare, suonare, battere le mani...
13 Mi centro su quello che serve al pubblico, non su di me: la presentazione è un viaggio in cui accompagno lo spettatore ad esplorare un tema, una emozione. Facciamo questo viaggio insieme!
14 Una piccola riflessione: mi af-fido solo quando non posso controllare e non conosco, tipo mi fido del pilota dell'aereo. Nel flamenco mi devo affidare alla musica, non devo fare tutto io. Se i suoni sono insicuri, abbasso il volume e ascolto la musica. Posso pensare di rimanere nel background e godermi la musica degli altri.
15 Ascolta il feed back acustico di quello che fai. Spesso ci vergognamo di fare rumore, ma se abbiamo scelto il flamenco questo era anche un nostro desiderio, farci sentire! Facciamolo con cognizione di causa.
16 Canta, canticchia. Riproduci la melodia della musica o la strofa cantta. Il cantaor prima di entrare con il suo cante fa il temple, cioè emette un piccolo suono pre prendere la nota giusta, per sintonizzarsi sui toni della chitarra. Canticchiare ci aiuta a sintonizzarci sulla melodia. Fra l'altro "canta che ti passa", ci obbliga a respirare e manda davvero via la paura.
17 Immagina di fare la sequenza senza farla davvero. Questo aiuta a prepararti ancora più che eseguire realmente la sequenza.
18 Ripeti i suoni che devi produrre con le mani, con i piedi... con la bocca. Se dico tutti i suoni mi riprendo facilmente se per caso avessi sbagliato. Impegnando la bocca in questi suoni, avrai meno paura.
19 Ascolta la comunione con gli altri, che nel flamenco è fondamentale: non sono mai solo
20 Mi perdono in anticipo di non essere perfetto

L'arte non deve essere un sacrificio
Arrivo fin dove le mie forze me lo permettono. Dicono che prima c'è il desiderio e poi la volonà di perseguirlo. In realtà è la volontà profonda che scatena tutto, e se c'è la volontà profonda mi organizzo per ottenere ciò che desidero.
Un'ultima riflessione: perseguire i sogni forse può farmi felice o forse no. Non perseguire i sogni di certo mi rende infelice.

Sono Sabina Todaro mi occupo di flamenco e danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco e Milano e un lavoro sull'espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance.

Quando insegno propongo molti esercizi di preparazione alla performance, esercizi a coppie in cui dico qualcosa all'altro con il corpo e con il suono, imparo a reggere lo sguardo di una persona da vicino che mi aiuterà a reggere un intero pubblico lontano.
Faccio molti esercizi di uso dello sguardo: imparare a diventare consapevoli dello sgurado è imortante. Guardare è un atto volontario, non è come vedere, un atto passivo, e posso selezionare di guardare il bello, di creare anche immagini che sono solo nella mia fantasia, e guardare quelle.

Un esercizio molto efficace che propongo agli allievi di mettersi in coppia e si percuote una mano sul petto e si dice "ho" alla persona che si ha di fronte. Lasciando uscire la voce verso l'altra persona ci aiuta ad essere assertivi e ad avere il coraggio di essere ciò che siamo. Tutti sappiamo essere decisi ed efficaci in caso di emergenza: se vediamo un figlio fratello cuginetto che infila le dita nella presa o dobbiamo sgridare il nostro cane che sta per attraversare la strada da solo sappiamo essere decisi. Imparare attraverso esercizi a richiamare questa abilità è uno strumento importante sul palco, per godermi sempre la situazione e regalare il mio messaggio al pubblico, senza giudizio, senza paura, ma nell'ascolto.

Stare sul palco è una bellissima condivisione di una passione, di una emozione, della tua presenza. e regalando questo al pubblico.
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Informazioni
Autore Sabina Todaro
Organizzazione Sabina Todaro
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