#66 La chitarra flamenca e la chitarra classica - Flamenco Chiavi in Mano

18 nov 2022 · 16 min. 54 sec.
#66 La chitarra flamenca e la chitarra classica - Flamenco Chiavi in Mano
Descrizione

La chitarra flamenca ci sembra più o meno uguale a quella classica. La flamenca è più piccola e più leggera. I chitarristi suonavano in piedi e tenevano lo strumento in...

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La chitarra flamenca ci sembra più o meno uguale a quella classica. La flamenca è più piccola e più leggera. I chitarristi suonavano in piedi e tenevano lo strumento in diagonale, senza appoggio, quindi le leggerezza era un elemento importante.

La chitarra flamenca è costruita con vari legni: cipresso per il fondo e le parti laterali della cassa, abete (tedesco o spagnolo) per la tavola armonica, cedro (spagnolo o dell'Honduras) per il manico, ebano (o palissandro, più leggero e molto meno costoso) per la tastiera, cipresso per il ponticello.

Si dice che in Spagna si fossero sviluppati due tipi di chitarra: la Moresca che viene dal liuto e si usava in modo pizzicato, come effettivamente si suona il liuto, e la Rasgueada, grattata, che veniva usata per accompagnare il canto. La chitarra flamenca ha preso da tutte e due, fondendone le qualità.

Una cosa peculiare della chitarra flamenca sono i golpes, dei veri e propri colpi che il chitarrista dà sulla cassa, con il pollice sopra alle corde e con l'anulare al di sotto, tanto che, per proteggere la tavola armonica, si applica un "golpeador", un adesivo in plastica di protezione (anticamente si applicava un carapace di tartaruga). Anche il suono che si produce sulle corde è parecchio percussivo, e questo elemento ritmico è caratteristico del flamenco, che anticamente veniva suonato solo da chitarra e cante, e in mancanza di una percussione o anche di palmeros, per cui il chitarrista doveva sostenere ritmicamente il tutto.

Parlando della chitarra si deve menzionare Antonio de Torres, lo Stradivari della chitarra, il costruttore più importante della storia. Diede un imprescindibile contributo alla creazione della chitarra flamenca. Visse dal 1817 al 1892, e creò verso il 1850 una chitarra più piccola, maneggevole, che poi venne utilizzata nel flamenco.

Il primo chitarrista flamenco riconosciuto fu Francisco Rodriguez El Murciano, autodidatta, super creativo, incapace di ripetere le note due volte, considerava la musica come un regalo da fare alle persone intorno a lui: esattamente come il flamenco deve fare!

Il problema della maneggevolezza della chitarra flamenca influiva anche sulla sua sonorità. Meno massa significa meno potenza. Finché si suonava in ambiente chiuso non c'erano grandi problemi di volume, ma se il cantaor cantava ad alto volume o un bailaor batteva forte i piedi, la chitarra si sentiva poco.
Grazie a chitarristi come Ramon Montoya, classe 1880, la chitarra flamenca si evolse e il suo ruolo divenne più importante, per cui i costruttori cominciarono a creare strumenti con una sonorità maggiore, come la chitarra "negra", fatta con legni più scuri, che suonano di più. Le parti laterali e il fondo della chitarra sono di palosanto, palissandro, più denso del cipresso, che suona più forte soprattutto sui toni medi, che sono proprio quelli della voce umana.

Una caratteristica della chitarra flamenca è che il suono deve rimanere molto ritmico, per cui l'attacco del suono e la sua durata devono essere secchi e brevi, se no il suono si impasta.

Le unghie dei chitarristi si comportano sempre come dei piccoli plettri, e si consumano molto suonando. I chitarristi gitani hanno geneticamente le unghie molto spesse, e non soffrono troppo, ma i chitarristi devono porre una particolare cura per salvaguardare le unghie, con unguenti ma anche usando colla, carta e... polverizzando le unghie tagliate della mano sinistra per rinforzare quelle della destra: un chitarrista flamenco ti potrà raccontare parecchi aneddoti! Ciò che consuma di più le unghie è l'accompagnamento del baile, che richiede molto ritmo, molta potenza e anche un frequente uso del rasgueo, che gratta le corde, o delle varie tecniche che usano tanto il pollice e sono molto sonore. Oggi i chitarristi si fanno ricostruire le unghie con il gel.

Suonare la chitarra è davvero molto difficile, molto più difficile di quello che può sembrare.
Se ho fatto il conservatorio, non è che in automatico sappia suonare le chitarra flamenca: il flamenco sembra proprio una musica che è nata apposta per fare impazzire i musicisti di conservatorio, come dice il musicologo, esperto di flamenco Faustino Nunez.
La vera difficoltà per un chitarrista di conservatorio è che faticherà a capire come dare compas, come accompagnare le sfumature del suono: la vita scorre, e la chitarra flamenca lo sa... il flamenco lo sa! Prima di capire che c'è bisogno di approfondire che cosa sia il compas, il chitarrista impiega una decina di anni! Suonare il compas significa fare mille varianti, non perché "ci si annoierebbe", ma perché l'essenza della vita è scorrere.

Sono Sabina Todaro mi occupo di flamenco e danze e musiche del mondo arabo dal 1985, e dal 1990 insegno baile flamenco a Milano e un lavoro interessante sulla espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance.

Spesso gli allievi non sanno che ci sia una differenza fra la chitarra flamenca e quella classica. Il suono della chitarra flamenca è più acuto, più metallico. Il chitarrista flamenco suona molto vicino al ponticello, dando al suono una caratteristica metallica. Fra l'altro il ponticello è molto basso e le corde sbattono contro il manico, sfregano, creando molti vibrati e suoni metallici.

Localizzare in che cosa consistano i suoni della chitarra flamenca è molto importante per capire come suona il flamenco: vai ad ascoltare suoni antichi, Montoya, El Nino Ricardo, Sabicas, e poi ancora Serranito, Manolo Sanlucar, lo stesso Paco de Lucia. Non ti lasciare troppo sedurre da delle melodie troppo moderne e contaminate, perché non ti fanno capire dove sia l'essenza. Cerca le origini senza perdere la strada in tanta modernità, localizzando l'essenza.
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Informazioni
Autore Sabina Todaro
Organizzazione Sabina Todaro
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