#48 Relazione fra scuola Bolera e flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

19 ago 2022 · 20 min.
#48 Relazione fra scuola Bolera e flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
Descrizione

Si può dire che ciò che oggi si chiama Scuola Bolera è ciò che Angel Pericet, maestro proveniente da una scuola di maestri di scuola bolera ha praticamente salvato dall'oblio....

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Si può dire che ciò che oggi si chiama Scuola Bolera è ciò che Angel Pericet, maestro proveniente da una scuola di maestri di scuola bolera ha praticamente salvato dall'oblio. La scuo9la bolera era una forma di danza tradizionale di scuola, dedicata alle persone ricche che si creò in tutta la Spagna, centralmente nel sud e in specifico a Siviglia. Ad un certo punto, a metà dell'800, perse la sua identità per assumere le forme della danza classica, ma cominciò ad avere un grande successo internazionale presso gli altri ballerini europei.

Verso la metà dell'800 la scuola bolera si divise in due: una parte andò verso la danza classica, e l'altra contribuì a dar origine al nascente flamenco.

All'inizio dell'800 la più famosa scuola di danza bolera era quella di Luis Alonso, a Cadice. Il flamencologo Antonio Barbaran è riuscito, grazie all'informatizzazione degli archivi dei quotidiani e delle riviste, a ricongiungere varie informazioni su Luis Alonso, comprendendo che si trattava del fratello del leggendario cantaor flamenco delle origini, El Planeta, Antonio Monge. Luis Alonso non ballava flamenco perché non esisteva ancora come genere di danza, ma stava nascendo come forma musicale.

Mentre la scuola bolera si stava ritraendo verso un esagerato manierismo e il flamenco stava nascendo, non ci sono stati documenti scritti da storici, da musicologi, da esperti, ma semplicemente scritti di qualcuno che magari ha anche inventato alcune teorie, qualora le informazioni disponibili non fossero sufficienti. E chi è venuto dopo ci ha creduto, ed ha costruito le proprie teorie su queste basi!

Si può dire che la danza bolera sia stata un antecedente del baile flamenco. Anche la musica della scuola bolera, le tonadillas e le seguidillas, si possono considerare come i prodromi del flamenco. Verso la fine dell'800 le tonadillas, nei loro testi parlano di canti gitani. Le seguidillas hanno ritmi composti, in parte ternari e in parte binari, 1-2-3, 1-2-3, 1-2, 1-2, 1-2. Chi conosce il flamenco riconoscerà subito il ritmo che sostiene una gran parte dei generi del flamenco.

Il flamenco ha una radice forte nella musica autoctona spagnola, non lo dimentichiamo! Alcuni cantaores che cantavano questi primigeni canti flamenchi non erano affatto gitani.
Questo indica che il cante flamenco non è nato come patrimonio esclusivo gitano.
Nella flamencologia degli ultimi 50 anni si è sostenuta una tesi, quella del "periodo ermetico" secondo la quale i gitani di metà 800 non volevano rendere noto il flamenco al di fuori della loro comunità.
Si diceva che quando fosse morto Silverio Franconetti, il primo cantaor famoso per aver professionalizzato il flamenco, di origine italiana per parte di padre e sivigliana per parte di madre, sarebbe morto anche il cante flamenco. Ma Silverio non era gitano!

Per dare maggiore rilievo alla musica delle seguidillas, si è cominciato a farle somigliare all'Opera, gettando le basi di quella che sarà la Zarzuela.

Il pubblico adorava le ballerine di scuola bolera, e se una ballerina non poteva partecipare allo spettacolo, contrariamente a quanto annunciato, il pubblico se ne andava dal locale! I racconti che i cronisti dell'epoca facevano mostra con chiarezza quanto successo avessero queste ballerine.

A Siviglia c'erano due scuole molto importanti, la scuola della Campanera e quella di Los de la Barrera. Per evolversi la scuola bolera guardò in altre direzioni e ciò che vide era il nascente flamenco o il balletto classico. Le ballerine della scuola bolera si sono quindi rivolte al flamenco come fonte di ispirazione. Ovviamente se guardiamo il flamenco di oggi e la scuola bolera di oggi, non hanno molto in comune, ma questo è normale, visto che è passato tantissimo tempo. La classicizzazione della scuola bolera la ha schiacciata verso il balletto, facendole perdere le caratteristiche personali.

Marta Carrasco, esperta di scuola bolera, si lamenta che il flamenco abbia schiacciato la scuola bolera, ma il flamenco rappresenta la natura iberica, mentre la scuola bolera è più vicina alla danza classica.

Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco dal 1985. Per la prima volta studiai flamenco in Spagna , a Jerez de la Frontera, nel 1989. Le persone che insegnavano a Milano venivano dalla danza classica, quindi ciò che incontrai a Jerez era molto diverso. Mi sono sempre interrogata sulla relazione fra il flamenco e la danza classica.

Non esiste una pedagogia del flamenco, al contrario di quanto accade con il balletto classico. Quando negli anni 90 volevo diventare più brava con il baile flamenco, chiesi a diversi bailaores che cosa avrei potuto fare per migliorare il mio flamenco, e la risposta fu "studia danza classica!". Ho studiato balletto per 20 anni, e vedo bene che le dinamiche che hanno sono molto diverse. Il flamenco è molto più spontaneo! Mi incuriosisce sempre capire perché la danza classica sia stata considerata una specie di madre di tutte le danze...

Flamenco e scuola bolera si sono poi evoluti in modo diverso, come due cugini con una antica parentela. Studiare scuola bolera può aiutare molto il baile flamenco, completando la formazione di un bailaor, esattamente come ci aiuta studiare yoga, arti marziali, pilates o danza contemporanea. Quanto più il corpo è allenato e agile, tanto meglio seguirà qualsiasi dinamica.

Certo è che se faccio riferimento alla danza classica come unica "pulizia" del movimento, il flamenco non mi risulterà logico, perché lavorando tanto sul sentire non si può curare così tanto della precisione formale.

La radice della scuola bolera nel flamenco è da tenere comunque presente perché è una radice completamente autoctona spagnola.
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Informazioni
Autore Sabina Todaro
Organizzazione Sabina Todaro
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