28 - Il mastodonte - «Morimondo» di Paolo Rumiz
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Descrizione
Un pescatore di nome Claudio, dopo aver assaggiato la mia valentia invitandomi a una nuotata a due nella corrente, tirò fuori dall'auto l'enorme mascella fossile di un mastodonte recuperato nelle...
mostra di più“Sembrava un sasso”, disse, “poi ci ho scavato attorno e sono saltati fuori i segni dei denti.”
“In pochi mesi avevo trovato ben tre teste di pachidermi, di quelli che venivano a morire in riva al Po ai tempi immemorabili in cui la pianura era un'immensa foresta acquitrinosa."
Pescavano, cercavano oro e tesori sepolti, avevano magari un che di contrabbandieri, ma almeno non avevano perso il rapporto con il fiume.
Quei lomellini d’assalto erano anche tra i pochi rivieraschi ad aver sgominato i ladri di fiume.
Ladri di quelli veri, che viaggiavano di notte a luce spente per rubare motori marini.
Da lì in giù ce n’era stata una strage.
Lì niente: i briganti ci avevano provato una volta e mai più.
Come avete fatto?, chiesi.
“Semplice. Abbiamo nascosto delle spie nei motori e comunicato la cosa ai giornali. Da quella volta i ladri non ci sono più visti.“
Ma ci dissero che sul Po passava di tutto, la notte: contrabbandieri, corrieri della droga, pescatori abusivi di siluro.
"Non li beccano mai, le forze dell'ordine sono scomparse. Qui è un Far West.".
Quindi Po era un nascondiglio perfetto, aveva profumo di leggenda.
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
Organizzazione | Giuseppe Cocco |
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