25 aprile: da Castelvecchio Subequo a Celano - Tappa 4 «Sulla Tiburtina reportage di un cammino»

21 ago 2023 · 10 min. 22 sec.
25 aprile: da Castelvecchio Subequo a Celano - Tappa 4 «Sulla Tiburtina reportage di un cammino»
Descrizione

Questo è il diario di un viaggio a piedi lungo l’antico tracciato dell’antica via consolare romana Tiburtina Valeria, in un viaggio che, con partenza dal Museo Archeologico di Chieti, in...

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Questo è il diario di un viaggio a piedi lungo l’antico tracciato dell’antica via consolare romana Tiburtina Valeria, in un viaggio che, con partenza dal Museo Archeologico di Chieti, in 256 chilometri circa, in 9 tappe e 8 giorni, ci porta alla Porta Tiburtina che si apre nelle mura Aureliane di Roma, in compagnia del viaggiAutore Pino Cornacchia e del suo libro-guida «Sulla Tiburtina reportage di un cammino».

Tappa 4 - 25 aprile: da Castelvecchio Subequo a Celano

È il 25 aprile, giorno della Liberazione, si sale a Forca Caruso, non è il punto più alto del nostro cammino, ma il maggior dislivello: dai 500 metri di Castelvecchio Subequo ai 1.100 metri del passo che collega l’area Subequana e Peligna con il Fucino.
Ci inoltriamo nel Parco Regionale del Velino Sirente, cugino minore dei tre grandi parchi nazionali d’Abruzzo.
Seguiamo il tracciato della Statale 5, che qui probabilmente non coincide con la consolare romana. Inoltre il tempo e la ramificazione dei tratturi hanno complicato le cose.
Non c'è nessuno e non passa nessuno.
Nulla lascia immaginare che fino alla costruzione dell’Autostrada A25 alla fine degli anni Settanta, questo valico abbia rappresentato per oltre due millenni, uno dei principali collegamenti stradali tra il Lazio e l’Abruzzo, tra Roma e l’Adriatico Centrale.
Il vero dominatore di questi è il vento che si fa sentire fresco sul volto e con un sibilo diffuso.
Non a caso la presenza antropica più evidente in questi spazi è data da enormi aerogeneratori eolici del Parco eolico di Collarmele.
Ormai ci siamo abituati a questi impianti.
Alcuni anni fa sembravano un pugno in un occhio, un affronto alla montagna, ora non più, forse per la loro utilità, forse per assuefazione, ma anche per l’aurea di elegante saggezza, che proprio il movimento lento esalta.
Presto scopriamo il Fucino.
Al sole del pomeriggio il Fucino luccica, ma non è l’acqua dell’antico lago a riflettere la luce del sole, ma la plastica largamente usata nell’agricoltura intensiva di oggi.
Il Fucino era un lago carsico, il terzo per estensione in Italia.
È sera quando arriviamo alle porte di Celano nella locanda scelta per la notte.
Da lontano si scorge il grande Castello Piccolomini costruito per dominare un'area lacustre e che ora domina una vasta pianura tra i monti.

Itinerario Valico di Forca Caruso - Celano - Fucino: https://maps.app.goo.gl/iE7qfbLDoYjwKYno8

Valico di Forca Caruso: https://maps.app.goo.gl/YXkWwMHjv71NkbEE9

Parco Regionale del Velino Sirente: https://goo.gl/maps/aZc2khnRWQbtiePf9
Celano: https://goo.gl/maps/XcWaSxqQS6t4ufSW8
Castello Piccolomini: https://goo.gl/maps/JaVYDgqYquNY72xXA
Fucino: https://goo.gl/maps/x3k9ad3GWhJfDqWf6
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Informazioni
Autore Giuseppe Cocco
Organizzazione Giuseppe Cocco
Sito -
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