21 - Vogata veneziana - «Morimondo» di Paolo Rumiz
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Descrizione
Dopo l'ennesima sequenza di rapide apparve il campanile di Casale e, poco oltre, accanto al “Ponte del Diavolo“ vidi Alex sulla riva destra, e subito dopo Angelo, sbracciarsi per indicare...
mostra di piùIl viaggio cambiava passo: lo diceva la creatura pronta di Alvaro, lì accanto a lui, l'aveva fatta da sé, sotto il porticato di una cascina dalle parti di Valenza.
La misurai a occhio, era lunga nove metri, piatta, affusolata, fatta per volare sulle acque.
Un altro mondo rispetto alla canoa.
Giornata da urlo, fresca e serena. Il traghettatore mi disse "prendi".
Mi girai e lo vedi di porgere l'altro Remo.
Non ebbe bisogno di dire "vai"; a spingere si impara in fretta.
Il gesto era di una bellezza greca.Voltata in avanti, in piedi come i gondolieri.
Spinta sincronica con respiro e posizione eretta che aiuta a guardare lontano, molto più lontano che sulla canoa.
Non ci potevo credere: era stato sufficiente quel metro in più in altezza per sfuggire alla prigionia della visuale.
Uno-due, uno-due, una gamba avanti e una indietro.
Con quel remo elastico, che si tendeva come un arco, veniva anche voglia di cantare.
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
Organizzazione | Giuseppe Cocco |
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