20 - Papavero bianco - «Morimondo» di Paolo Rumiz
18 gen 2024 ·
6 min. 2 sec.
![20 - Papavero bianco - «Morimondo» di Paolo Rumiz](https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_square_limited_480/images.spreaker.com/original/a0e9719ec932d2ea9ea1eea8fa4e5036.jpg)
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Descrizione
Vale era solita ai furori botanici e cominciò a concionare da poppa. Evocò il Verbasco, il Latirus, l’Iperico e l'Artemisia, citò piante arcane dai nomi complicati che non riuscii a...
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Vale era solita ai furori botanici e cominciò a concionare da poppa.
Evocò il Verbasco, il Latirus, l’Iperico e l'Artemisia, citò piante arcane dai nomi complicati che non riuscii a mandare a memoria, poi pronunciò con reverenza il nome del papavero bianco, la fata morgana che da trent'anni la chiamava senza svelarsi mai.
Un camminatore glielo aveva segnalato proprio da quelle parti, tra le risaie piemontesi, e lei lo stava cercando ancora con gli occhi, sull'argine.
"È il mio piccolo fantasma di pianura," gridò da poppa lottando con le rapide, "al centro ha la capsula scura delle papaveracee, stessa famiglia del papavero da oppio! I Petali sono aerei! Trasparenti! Si perdono al primo soffio di vento! È un fiore magico, raro, è impossibile da raccogliere e da conservare!“
Parlava, anzi delirava, come un manuale di botanica.
“Pochissimi lo vedono, non ha a che fare col papavero rosso, sanguigno messaggero dell'estate! Questo è legato a Morfeo! Al sonno e alla morte!“
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Evocò il Verbasco, il Latirus, l’Iperico e l'Artemisia, citò piante arcane dai nomi complicati che non riuscii a mandare a memoria, poi pronunciò con reverenza il nome del papavero bianco, la fata morgana che da trent'anni la chiamava senza svelarsi mai.
Un camminatore glielo aveva segnalato proprio da quelle parti, tra le risaie piemontesi, e lei lo stava cercando ancora con gli occhi, sull'argine.
"È il mio piccolo fantasma di pianura," gridò da poppa lottando con le rapide, "al centro ha la capsula scura delle papaveracee, stessa famiglia del papavero da oppio! I Petali sono aerei! Trasparenti! Si perdono al primo soffio di vento! È un fiore magico, raro, è impossibile da raccogliere e da conservare!“
Parlava, anzi delirava, come un manuale di botanica.
“Pochissimi lo vedono, non ha a che fare col papavero rosso, sanguigno messaggero dell'estate! Questo è legato a Morfeo! Al sonno e alla morte!“
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Autore | Giuseppe Cocco |
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