#2 Disfrutar godersi la vita con il flamenco - Flamenco chiavi in mano

21 feb 2022 · 9 min. 14 sec.
#2 Disfrutar godersi la vita con il flamenco - Flamenco chiavi in mano
Descrizione

Nel flamenco il concetto di disfrutar, godersela, è centrale, una vera e propria chiave di lettura per interpretare il vero valore di fare musica e di ballare. Disfrutar è un...

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Nel flamenco il concetto di disfrutar, godersela, è centrale, una vera e propria chiave di lettura per interpretare il vero valore di fare musica e di ballare. Disfrutar è un manifesto dell'inno alla vita, al godersi la vita che il flamenco è nella sua essenza.

Che cosa significa disfrutar? Significa godersela. Quando i musicisti stanno suonando, cercano in tutte le maniere non solo di divertirsi, come anche sanno fare, ma proprio di godersela, di godersi la situazione presente e di mettere gli altri, siano essi colleghi musicisti o qualche danzatore, o il pubblico stesso. Mettere, appunto, in grado di godersi la situazione al massimo.

Il concetto di base è che se io sto bene con te, probabilmente tu stai bene con me, e se io ti faccio sentire con chiarezza che io sto bene con te, tu molto probabilmente mi farai sentire con altrettanta chiarezza che tu stai bene con me, e questo è un punto di partenza.
C'è però un altro punto nel flamenco, che è molto importante: se io faccio in modo che tu stia bene con te, tu starai bene con te stesso darai il meglio di te stesso, ti divertirai di più, godrai di più e di conseguenza cercherai di ripagarmi con la stessa moneta. Quindi io aiuto te a stare meglio, a godertela di più e tu aiuterai me a fare altrettanto.

Evidentemente, in questa ottica, non c'è spazio per l'esibizione delle proprie capacità a discapito degli altri: non c'è spazio per la mancanza di ascolto e l'egocentrismo, c'è solo spazio per godersi la situazione presente e per essere totalmente presenti nel presente.

Abbiamo spesso in mente il flamenco come una cosa molto difficile. Ma non è nella sua complessità e nella sua difficoltà il suo grande regalo. Diciamo che la complessità o la difficoltà tecnica è una specie di arma, è una carta da giocare, ma la vera essenza del flamenco sta proprio in questa piccola parola che è disfrutar. Nel momento in cui gli artisti stanno godendosi la situazione, ecco che nasce il flamenco.

Ma che cosa è necessario fare, per godere la situazione? Essere presenti!
Spesso nella nostra vita facciamo questo errore: non siamo presenti e non ci godiamo l'esperienza. Ecco, il flamenco non ti permette di fare questo errore: nel momento in cui non sei presente, e stai pensando a qualcos'altro, ti scolli completamente dalla musica. Se stai ballando, suonando, cantando flamenco perdi il ritmo, il tono e non riesci più a far nulla.
Tutte le persone che sono molto profondamente dentro al flamenco sanno che il flamenco senza cuore non esiste il flamenco. Senza cuore, non è flamenco

Il piacere è la chiave di tutto. Il flamenco vuole solo che tu stia bene e questo non significa parlare soltanto di cose allegre e divertenti, e spensierate, anzi, il flamenco spesso parla di temi molto duri, molto neri, molto tristi, di malinconia, di disperazione, ma il tutto viene fatto sempre con un fondo di gioia di vivere, e un fondo di fierezza di quello che siamo e perché siamo così, che è davvero incredibile.

Se non godo della situazione presente, qualunque sia il mio livello tecnico, quello che sto facendo è un esercizio tecnico vuoto quanto inutile. Il messaggio è la gioia di vivere, e il cercare con tutti gli strumenti umanamente possibili, di far star bene gli altri stando bene noi stessi. Io sto meglio, perché esprimo una cosa che è dentro di me e lo faccio proprio fino in fondo, con presenza e con piacere, anche se si tratta, appunto, di un emozione dolorosa la lascio uscire da me.

Disfrutar è un'azione che richiede presenza, ascolto, esser qui, cioè nel corpo (perché qui, se non siamo nel corpo, non siamo!) ed ora.
Qui in questo momento, quindi nella situazione presente. Da psicomotricista e da studiosa delle neuroscienze dico che se non siamo nel corpo non siamo, semplicemente.

Noi non abbiamo un corpo: noi siamo un corpo.

Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze e musiche del mondo arabo dal lontano 1985, attraverso viaggi, studio, ascolti. Ho rotto le scatole a musicisti e ballerini, alla gente comune, ho viaggiato tantissimo in lungo in largo in Andalusia, alla ricerca di che cosa il flamenco è nel suo territorio di origine.
Ciò che vi dico, vi racconto, non è ciò che ho letto in un libro, ma è ciò che ho vissuto e ciò che ho sentito nei racconti di persone che l'hanno vissuto in prima persona e che lo vivono quotidianamente in prima persona. Il mio scopo è quello di far riflettere le persone, non quello di raccontare per l'ennesima volta qualcosa che in qualunque libro può essere tranquillamente trovata, letta e imparata. Io ho la pretesa di sollecitare le persone a riflettere, appunto, ad usare la loro intelligenza per ragionare sulle cose.
Quando mi concentro sul piacere, sono già a un passo dal flamenco, o forse sono già un passo dentro il flamenco.
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Informazioni
Autore Sabina Todaro
Organizzazione Sabina Todaro
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