È essenziale nei contenuti e di facile lettura, nonostante la complessità del tema trattato, il libro scritto da don Marino Neri, per aiutare il fedele a decifrare l’universo simbolico della S. Messa tridentina o tradizionale, Messa la cui ultima revisione è contenuta nel Missale Romanum edito per volontà di Giovanni XXIII nel 1962. L’autore analizza le diverse parti della celebrazione, per evidenziarne i tesori di spiritualità e di dottrina, ponendo attenzione anche al dato storico, che li ha integrati nel rito. E cita, tra gli altri, un brano illuminante dell’enciclica Mediator Dei et hominum di Pio XII, che ha elaborato una definizione completa di cosa sia la Liturgia: «È il culto pubblico che il nostro Redentore rende al Padre, come Capo della Chiesa, ed è il culto che la società dei fedeli rende al suo Capo e, per mezzo di Lui, all’Eterno Padre. L’azione liturgica ha inizio con la fondazione stessa della Chiesa». Ma qual è il soggetto principale della liturgia? Don Neri lo chiarisce perfettamente: «Tanto nella Messa quanto nei Sacramenti è sempre Gesù Cristo, Sommo ed eterno Sacerdote, Liturgo per eccellenza e “Mediatore tra Dio e gli uomini”. Soggetto secondario è la Chiesa gerarchicamente ordinata, il Corpo Mistico di Cristo, unito al suo Capo». E due sono anche i fini della celebrazione liturgica: quello primario, la latreia, ovvero l’atto di somma adorazione riservato a Dio solo, e quello secondario, la sotería, ovvero la salvezza dei fedeli, la loro santificazione nella storia, viatico alla gloria celeste nei Cieli.
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