13. Eurostar, la vendetta: Foligno - Faenza - Firenze da «L'Italia in seconda classe» di Paolo Rumiz
15 ott 2023 ·
10 min. 18 sec.
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Descrizione
Ma un Eurostar, avevamo giurato all’inizio. Mai treni con finestrini sigillati. E fatalmente il Roma-Ancona, arrivando a Foligno, punisce la nostra resa con quindici minuti di ritardo. Così, senza scuse,...
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Ma un Eurostar, avevamo giurato all’inizio.
Mai treni con finestrini sigillati.
E fatalmente il Roma-Ancona, arrivando a Foligno, punisce la nostra resa con quindici minuti di ritardo.
Così, senza scuse, con spocchia aerodinamica.
Pioviggina, inizia un viaggio surreale.
A Jesi sostiamo accanto a un altro Eurostar, ovviamente identico, che va nella direzione opposta.
Penso che in certi casi il verbo “andare” andrebbe declinato al passivo.
Certi viaggiatori non “vanno”, ma “vengono andati”.
La prova?
Il nostro treno-supposta passa luoghi leggendari, ma nessuno guarda fuori.
A Jesi, in piazza, fu partorito Federico II di Svevia, ma il popolo dei santi e navigatori lo ignora e non sa collocarsi nello spazio.
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Mai treni con finestrini sigillati.
E fatalmente il Roma-Ancona, arrivando a Foligno, punisce la nostra resa con quindici minuti di ritardo.
Così, senza scuse, con spocchia aerodinamica.
Pioviggina, inizia un viaggio surreale.
A Jesi sostiamo accanto a un altro Eurostar, ovviamente identico, che va nella direzione opposta.
Penso che in certi casi il verbo “andare” andrebbe declinato al passivo.
Certi viaggiatori non “vanno”, ma “vengono andati”.
La prova?
Il nostro treno-supposta passa luoghi leggendari, ma nessuno guarda fuori.
A Jesi, in piazza, fu partorito Federico II di Svevia, ma il popolo dei santi e navigatori lo ignora e non sa collocarsi nello spazio.
Informazioni
| Autore | Giuseppe Cocco |
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