11. La rotta balcanica in bicicletta - Trieste
1 ott 2023 ·
30 min. 1 sec.
![11. La rotta balcanica in bicicletta - Trieste](https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_square_limited_480/images.spreaker.com/original/6ae447ebe5ecd6614f0697fd6eeeac0e.jpg)
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Descrizione
Ultimi 288 chilometri di viaggio da Bihać a Trieste, con una sosta a Fiume per visitare il punto di ristoro della Caritas, unico nel suo genere in Croazia e frutto...
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Ultimi 288 chilometri di viaggio da Bihać a Trieste, con una sosta a Fiume per visitare il punto di ristoro della Caritas, unico nel suo genere in Croazia e frutto di difficili compromessi. Anche in questa puntata, diversi contributi evidenziano i violenti respingimenti da parte della polizia croata, che sembrano essere diminuiti con l’ingresso del paese nell’area Schengen.
L’arrivo a Trieste, uno degli snodi principali delle rotte balcaniche, sorprende per il degrado nel quale sono lasciate intenzionalmente le persone che avrebbero diritto all’accoglienza. La mancanza dei trasferimenti in altre città e l’insufficiente numero di strutture, costringono le persone ad accamparsi nel Silos, enorme edificio fatiscente a lato della stazione ferroviaria. Centinaia di migranti, oramai portatori di diritti unicamente sulla carta, sono costretti a vivere tra ratti, insetti, sporcizia, senza servizi igienici, senza acqua, senza elettricità e sotto continua minaccia di sgombero.
La città rivela tuttavia una solida rete di attivisti, operatori sociali e volontari che si impegnano per restituire un po’ di dignità alle persone che arrivano in città stremate dal viaggio, traumatizzate e spesso ferite dal tortuoso percorso intrapreso per valicare i muri della Fortezza Europa.
In questa puntata:
Damir Selimovic, Caritas Rijeka.
Giulio, attivista e operatore sociale.
Chiara Lauvergnac, freelance troublemaker.
Muhon dal Nepal.
Veronica Saba, Casa internazionale delle donne Trieste.
Scritto da Giacomo Corticelli.
Musiche di Giulio Deboni Do Vago.
Produzione, mixaggio e fotografie: donpears.
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L’arrivo a Trieste, uno degli snodi principali delle rotte balcaniche, sorprende per il degrado nel quale sono lasciate intenzionalmente le persone che avrebbero diritto all’accoglienza. La mancanza dei trasferimenti in altre città e l’insufficiente numero di strutture, costringono le persone ad accamparsi nel Silos, enorme edificio fatiscente a lato della stazione ferroviaria. Centinaia di migranti, oramai portatori di diritti unicamente sulla carta, sono costretti a vivere tra ratti, insetti, sporcizia, senza servizi igienici, senza acqua, senza elettricità e sotto continua minaccia di sgombero.
La città rivela tuttavia una solida rete di attivisti, operatori sociali e volontari che si impegnano per restituire un po’ di dignità alle persone che arrivano in città stremate dal viaggio, traumatizzate e spesso ferite dal tortuoso percorso intrapreso per valicare i muri della Fortezza Europa.
In questa puntata:
Damir Selimovic, Caritas Rijeka.
Giulio, attivista e operatore sociale.
Chiara Lauvergnac, freelance troublemaker.
Muhon dal Nepal.
Veronica Saba, Casa internazionale delle donne Trieste.
Scritto da Giacomo Corticelli.
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Autore | donpears Giacomo Corticelli |
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