02 KRIES, il fuoco del Solstizio d'estate
21 giu 2021 ·
14 min. 41 sec.
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Descrizione
Gli antichi abitanti dell'alta valle del Natisone erano pagani ed adoravano la Madre terra, la Luna e il Sole che aveva due nomi, Kries per la luce e Svetovit per...
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Gli antichi abitanti dell'alta valle del Natisone erano pagani ed adoravano la Madre terra, la Luna e il Sole che aveva due nomi, Kries per la luce e Svetovit per l'estate.
Nel solstizio d’estate gli antichi celebravano la vittoria della luce sul buio e sul freddo dell'inverno. Questa serie di festeggiamenti si concludeva con il Kries d'estate, festa del Sole e del fuoco, con grandi fuochi accesi sui monti e nei punti più in vista, si potrebbe anche ipotizzare che fosse un modo per comunicare da una vallata all’altra e testare annualmente il cosiddetto “sistema d’allarme” per le invasioni barbariche già utilizzato al tempo dei romani e forse anche precedentemente.
Con la conversione al Cristianesimo intorno all’8° secolo, il Kries viene trasformato nel fuoco di San Giovanni Battista patrono delle Valli del Natisone, che si festeggia il 24 giugno, ovvero il giorno in cui le ore di luce cominciano a contrarsi rispetto a quelle notturne, quindi il fuoco viene acceso nella notte tra il 23 e il 24 giugno per dare continuità alla luce fino al mattino ed è considerata la notte più magica e arcaica che è riuscita ad arrivare fino a nostri giorni.
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Nel solstizio d’estate gli antichi celebravano la vittoria della luce sul buio e sul freddo dell'inverno. Questa serie di festeggiamenti si concludeva con il Kries d'estate, festa del Sole e del fuoco, con grandi fuochi accesi sui monti e nei punti più in vista, si potrebbe anche ipotizzare che fosse un modo per comunicare da una vallata all’altra e testare annualmente il cosiddetto “sistema d’allarme” per le invasioni barbariche già utilizzato al tempo dei romani e forse anche precedentemente.
Con la conversione al Cristianesimo intorno all’8° secolo, il Kries viene trasformato nel fuoco di San Giovanni Battista patrono delle Valli del Natisone, che si festeggia il 24 giugno, ovvero il giorno in cui le ore di luce cominciano a contrarsi rispetto a quelle notturne, quindi il fuoco viene acceso nella notte tra il 23 e il 24 giugno per dare continuità alla luce fino al mattino ed è considerata la notte più magica e arcaica che è riuscita ad arrivare fino a nostri giorni.
Informazioni
| Autore | Amerigo Dorbolò Uek |
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