16 AGO 2024 · Secondo Jiddu Krishnamurti, la fonte del conflitto risiede principalmente nella struttura psicologica dell'essere umano. Ecco i punti chiave della sua visione sulla fonte del conflitto:
- Il "sé" o "io": Krishnamurti vedeva l'ego, il senso separato di sé, come la radice primaria del conflitto. Questa identità separata crea divisione tra "me" e "l'altro".
- Pensiero e tempo psicologico: Il pensiero, specialmente quando proiettato nel futuro o ancorato al passato (tempo psicologico), genera conflitto con il presente.
- Condizionamenti: Le credenze, ideologie e condizionamenti culturali creano divisioni e opposizioni tra le persone.
- Desiderio e paura: Il conflitto nasce dalla tensione tra ciò che desideriamo e ciò che temiamo.
- Attaccamento: L'attaccamento a idee, persone o cose genera resistenza al cambiamento e quindi conflitto.
- Ricerca di sicurezza psicologica: Il bisogno di certezze e sicurezze psicologiche porta a resistere all'incertezza della vita.
- Comparazione e competizione: Il confrontarsi costantemente con gli altri e il desiderio di superarli genera conflitto interno ed esterno.
- Immagini mentali: Le immagini che creiamo di noi stessi e degli altri creano aspettative e quindi conflitti quando la realtà differisce.
- Divisione interiore: Il conflitto tra "ciò che è" e "ciò che dovrebbe essere" crea tensione interna.
- Mancanza di comprensione di sé: L'incapacità di comprendere profondamente la propria natura psicologica mantiene il ciclo del conflitto.
- Resistenza all'esperienza diretta: Il rifiuto di vedere e accettare la realtà così com'è genera conflitto con ciò che è presente.
- Frammentazione della coscienza: La divisione della coscienza in parti separate (osservatore e osservato) crea conflitto interno.
Krishnamurti sosteneva che la comprensione profonda di questi meccanismi, non attraverso l'analisi intellettuale ma mediante l'osservazione diretta e consapevole, potesse portare alla dissoluzione del conflitto. Enfatizzava l'importanza di una consapevolezza momento per momento, libera da giudizi e interpretazioni, come via per trascendere le fonti del conflitto e vivere in armonia con sé stessi e con gli altri.