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Brevi Lezioni per Ampliare la Mente e Ispirare Azioni
Business, Management, Marketing, Psicologia, Storia, Felicità, Vita
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26 MAG 2020 · Nessuno di noi è un gran decisore, possiamo essere facilmente e inconsciamente influenzati, e spesso da futili cose.
Ciao, io sono Mirco Cervi
e questo è SHERPA
brevi lezioni per ampliare la mente e ispirare azioni.
Oggi parliamo di The Choice Factory
un libro di Richard Shotton
Amazon: https://amzn.to/3gpM0vY
Errori di attribuzione
A dei sacerdoti tirocinanti è stato chiesto di effettuare un test, per comprendere le motivazioni per entrare nella Chiesa.
Furono quindi divisi in due gruppi: quelli che erano motivati ad aiutare gli altri, contro quelli che volevano la salvezza per le loro stesse anime.
Nel test, si richiedeva loro di tenere un discorso in un altro edificio e di affrettarsi nell’arrivarci.
Lungo la strada vi era una persona che fingeva di essere in difficoltà.
La discriminante per il tirocinante, nel caso si fosse fermato, era il tempo, non i suoi valori.
- Spesso è la situazione che determina i comportamenti e non la persona
- Quando le persone sono occupate, soffrono di un restringimento della loro mente cognitiva, non hanno lo spazio mentale per valutare completamente la situazione ed è quindi meno probabile che prendano decisioni di qualità
Non cercare di comunicare con le persone quando hanno fretta
Il contesto dove è posizionato un annuncio, influenza moltissimo la percezione del messaggio in esso contenuto.
Prova sociale
Siamo inconsciamente influenzati da altre persone e più sono importanti per noi, più sono influenti.
Più ti avvicini all’identificazione con il gruppo sociale, maggiore è la probabilità di essere influenzato dai loro comportamenti o dalle loro dichiarazioni.
Non dare per scontato che le persone sappiano quanto è popolare il tuo marchio: diglielo.
Pensa in modo creativo e trova l’area in cui sei il numero 1, crea l’illusione della tua popolarità.
Riprova sociale negativa
Ciò che le altre persone non fanno può essere influente tanto quanto quello che fanno.
Fai attenzione alla trappola dei rafforzare accidentalmente il comportamento negativo.
Capovolgi le statistiche. La frase: il 3% dei visitatori del bosco, ruba la legna, è molto diversa dalla frase: il 97% dei visitatori del bosco non ruba la legna.
Cambia la mentalità, le nostre azioni sono modellate dal modo in cui pensiamo che gli altri possano comportarsi nella stessa situazione.
Tuttavia siamo spesso imprecisi, quindi dire le cose in positivo piò portare risultati sorprendenti.
La peculiarità
Siamo cablati per notare ciò che è diverso
In un elenco infinito di parole, formate da lettere, chiunque di noi noterebbe una gruppo distintivo formato da soli numeri.
Cambia le regole, fai Zig quando gli altri fanno Zag.
Abitudini
Quasi la metà dei comportamenti è abituale. Esse sono spesso legate all’ambiente, non solo alla persona. Quindi, cambia l’ambiente e puoi cambiare l’abitudine.
E’ più probabile che si cambi una abitudine all’avvenirsi di un evento. Iniziare gli studi, trasferirsi, avere un bambino, sono alcuni esempi di eventi che posso scaturire il cambiamento di una abitudine. E’ per questo che molti social network tracciano i cambiamenti, appunto per dare la possibilità ai marchi di entrare nel loro paniere proprio in quel momento.
Scuoti i consumatori, svegliali dalle loro abitudini e fai fare crescere in loro nuove abitudini.
Un esempio è il grande compleanno, i 40 anni, i 50 anni creano riflessione. Parla loro in quel momento e proponi un cambiamento di abitudine.
Il dolore del contante
Siamo più sensibili alle spese in contante che con la carta di credito. Qualsiasi mezzo per allontanare l’acquirente dalla tangibilità e dall’immediatezza della perdita di cassa, persuaderà le persone a spendere.
In un esperimento all’MIT, due gruppi di studenti hanno fatto delle offerte di asta su dei biglietti per una partita di basket. Metà doveva pagare in contati e metà con carta di credito. L’offerta media per coloro che pagavano in contanti era di 29 dollari mentre con la carta di 61.
I dati rivendicati
Le persone, spesso affermano cose che non fanno.
Su una analisi di 1,5 Milioni di utenti di siti web d’incontri, si è calcolato che gli uomini analizzati guadagnavano 4 volte di più della media nazionale, erano più alti di almeno 10 cm rispetto alla media ed avevano pubblicato foto più giovani della loro età.
A volte è meglio osservare rispetto al chiedere.
Umore
Il tuo umore influenza ciò su cui ti concentri.
Quando sei di buon umore sei più propenso agli acquisti.
Molti sistemi di pubblicità digitale sono tarati sull’umore degli utenti e mostra i messaggi solo a chi è di umore positivo.
Scegli come target di vendita le persone quando sono in umore positivo, durante giorni piacevoli e magari con un bel tempo.
Il prezzo relativo
Prendiamo decisioni in base al confronto, spesso con altri marchi della stessa categoria.
Il prezzo è relativo ed e basato sul contesto.
In un esperimento, le persone erano pronte a pagare il 28% in più per una birra quando venivano comparati con i prezzi dei vini e non della birra.
Cambia il set competitivo - Redbull e Nespresso sono in grado di addebitare prezzi più alti in parte a causa di come si sono staccati dal loro set competitivo naturale.
Introdurre una linea premium fa sembrare la gamma standard un miglior rapporto qualità-prezzo.
In un esperimento, ai clienti interessati all'acquisto di una fotocamera è stato chiesto di scegliere tra due fotocamere, al prezzo di $ 170 e $ 240.
Il 50% ha scelto ciascuna opzione.
In un altro gruppo, è stato chiesto loro di scegliere tra queste due fotocamere e una terza, al prezzo di $ 470.
Il 22% ha scelto la fotocamera da $ 170, il 57% da $ 240 e il 21% da $ 470.
L’introduzione della fotocamera più costosa, ha aumentato il numero di persone che hanno acquistato l'opzione intermedia.
Il primo che arriva
L'ordine in cui riceviamo le informazioni influenza il modo in cui vengono interpretate. La nostra prima esperienza con qualcosa è spesso più influente.
Lo psicologo Asch ha descritto prima una persona a un gruppo di studenti con attributi positivi come intelligente e laborioso, e poi con attributi negativi come testardo e invidioso.
In un gruppo separato l'ordine è stato invertito, con prima gli attributi negativi e poi i positivi.
Gli studenti che hanno sentito per primi gli attributi positivi, hanno valutato la persona in modo più favorevole.
Vai sempre per primo - Sii il primo annuncio all’inizio o dopo l’interruzione.
Fai la tua migliore prima impressione.
Teoria dell’aspettativa
La percezione delle cose, è influenzata dal contesto e dall’ambiente.
Lo psicologo Brian Wansink ha chiesto ai clienti di un caffè nell'Illinois quanto avrebbero pagato per un brownie al cioccolato.
Ad un gruppo è stato dato il brownie da gustare su un tovagliolo di carta, un altro gruppo su un piatto di carta e il terzo gruppo il brownie è stato servito a loro su un piatto di porcellana. In tutti i casi il brownie era lo stesso. Quelli che avevano ricevuto il brownie su un tovagliolo dissero che sarebbero stati disposti a pagare 53 c, contro 76 c per il piatto di carta e $ 1,27 per il piatto di porcellana
La presentazione è importante quanto il prodotto.
Tutti gli elementi svolgono un ruolo nella percezione del prodotto.
Un cibo dove nel menu sta scritto: Fagioli rossi con riso è valutato meno di quello dove è scritto fagioli rossi con riso Cajun.
Bias di conferma
Vediamo ciò in cui crediamo. Ci concentriamo e cerchiamo informazioni che riaffermino la nostra convinzione esistente.
I tifosi di calcio di ogni squadra contano più falli contro la propria squadra che i falli commessi dalla propria squadra.
A oltre 1.000 elettori è stato chiesto il loro parere su una nuova politica proposta. Coloro a cui era detto che la proposta proveniva dal proprio partito, era significativamente più d'accordo rispetto agli altri.
Coltiva i tuoi fan e concentrati sul non perdere la loro fiducia.
Se devi conquistare i tuoi refrattari, fallo quando sono concentrati in altre cose. La ricerca di Festinger suggerisce che è più facile convincere le persone quando sono distratte. Questo perché le loro facoltà critiche sono in uso da un’altra parte.
Overconfidence
Ci fidiamo troppo delle nostre capacità
L'88% dei conducenti ritiene di essere un guidatore più sicuro rispetto alla media e, negli ultimi anni, l’eccesso di fiducia sta crescendo.
Una ricerca condotta da Paul Slovic ha dimostrato che una maggiore quantità di informazioni non porta necessariamente a un processo decisionale più accurato, ma solo a un maggiore senso di fiducia in se stessi.
Trasforma l'eccesso di fiducia dei consumatori a tuo vantaggio, fai appello alla loro competenza e alla loro generosità quando stai per effettuare una vendita.
Quello che vogliamo vedere
Vediamo quello che vogliamo vedere. Non possiamo concentrarci su tutte le cose, quindi finiamo per concentrarci su cose con cui siamo d'accordo, e inconsciamente scegliamo di ignorare quelle che non rientrano nella nostra "mappa della realtà".
Fai attenzione a rimanere intrappolato dai tuoi paradigmi: chi fa comunicazione ne è consapevole.
Il contesto fa il monaco
La nostra percezione è influenzata dal suo contesto. Il punto in cui vedi un annuncio influenza il modo in cui lo interpreti. L'informazione non è neutrale.
In una ricerca, agli intervistati sono stati mostrati 30 titoli diversi, presumibilmente presi da quattro diversi giornali.
I soggetti hanno quindi valutato la credibilità dei titoli. I voti di credibilità si sono modificati molto prima e dopo aver conosciuto il nome della testata.
Quando fai pubblicità, non pensare solo ad acquistare l’utente attraverso una asta nella pubblicità programmatica. Considera anche il contesto dove verrà mostrato al tuo potenziale cliente.
13 MAG 2020 · “È meglio fare un errore con tutto il tuo essere, che cercare di evitare gli errori con uno spirito tentennante. Responsabilità significa conoscere il piacere e il prezzo di una cosa, conoscere l'azione e le sue conseguenze, scegliere consapevolmente”.
Ciao sono Gennaro. Quello che ho appena letto è un estratto dal libro " la via del guerriero di pace" di Dan Millman
È stato difficile scegliere tre passaggi di questo che definirei un romanzo formativo.
Il libro parla del viaggio di un ragazzo, Dan, e del suo maestro Socrate. No, non sto parlando del filosofo greco, ma di un simpatico e arzillo vecchietto capace di balzare sul tetto di un distributore di benzina con un solo salto.
Mi sembra di sentirti, caro ascoltatore, hai una domanda che vuole assolutamente uscire.
Cosa? Ma hai detto che è un romanzo formativo. Quel salto che hai appena raccontato è degno di Matrix.
Ti risponderò alla fine del podcast
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Questo è buono, questo è cattivo, questo è un tavolo, questa è una sedia, questa è un'auto, questa è una casa, questo è un fiore, un cane, un gatto, un pollo, un uomo, una donna, un tramonto, un oceano, una stella. Le cose ti annoiano perché per te esistono soltanto come nomi. Gli aridi concetti della mente oscurano la tua percezione diretta”. Allargò le braccia in un ampio gesto, come per abbracciare tutto quello che si stendeva sotto la volta di plexiglas della cupola. “Guardi tutte le cose attraverso un velo di associazioni relative alle cose, proiettate sulla percezione semplice e diretta. Hai ‘già visto tutto’, è come guardare un film per la ventesima volta. Vedi soltanto il ricordo delle cose, per questo ti annoi, intrappolato nella tua mente. Devi perdere la mente per ritornare ai tuoi sensi”.
La definizione della mente e la sua pericolosità prendono molto spazio all'interno del libro. Per voi cos'è la mente? È sinonimo di pensiero, o indicano due cose diverse?
Lo so, lo so, sono tante domande. E il libro ne è pieno. E le risposte? Penso che ognuno possa trovare le sue. Personalmente il concetto di mente mi ha fatto dire: wow... se prendo in considerazione questo aspetto assume tutto un altro significato! E con tutto intendo tutto. È un salto di paradigma.
E Socrate continua:
"L’azione avviene sempre nel presente, perché è un'espressione del corpo e il corpo può essere soltanto nel presente. Ma la mente è come un fantasma che vive solo nel passato o nel futuro. Ha il potere di distogliere la tua attenzione dal presente."
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Parte del mio compito è mostrarti la brutta situazione in cui ti trovi e farti vivere l'esperienza più deludente della
tua vita”. “Beh, grazie molte, amico”, dissi seccato per quel cattivo augurio. “Non hai capito”. Mi puntò contro una rapa, poi cominciò ad affettarla. “Disilluderti è il più grande regalo che posso farti. È a causa del tuo attaccamento all'illusione che consideri questa parola negativa. Quante volte avrai detto a un amico: ‘Che delusione dev'essere stata!’, quando invece dovresti festeggiare con lui. Delusione, disillusione significano
‘liberarsi dall'illusione’. Ma tu ti aggrappi alle illusioni”.
Ecco un altro passaggio che mi ha portato a chiudere immediatamente il libro per riflettere su ciò che avevo appena letto. Aggrapparci alle illusioni non ci permette di liberare il nostro vero potenziale. E quali sono le illusioni alle quali io mi aggrappo? Questo è solo uno degli esercizi che posso fare per migliorare come persona.
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Un altro esercizio è parlare al nostro Dan. Possiamo immaginare di avere due persone dentro di noi: uno è Dan, che rappresenta il giovane, carico di foga, con la voglia di cambiare. Che però non riesce a staccarsi da quello che è e dall'idea di quello che dovrebbe essere.
L'altro è Socrate, un guerriero di pace, consapevole e forte nel suo essere presente. Quando mettiamo in atto un comportamento che sappiamo essere nocivo, ascoltiamo il nostro Soc richiamare il nostro Dan. Pensare a come fargli apprendere la lezione ci permetterà di essere più consapevoli dell'errore quando ci ritroveremo nella stessa situazione.
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Ma adesso te lo avevo promesso, devo risponderti alla domanda che mi hai fatto all'inizio. Ed è lecita, è una domanda che ti accompagnerà per tutta la lettura.
È successo veramente quello che sto leggendo?
L'autore ce lo dice, in maniera esplicita. Dove? Alla fine del libro. Quindi la vera domanda non è se dovreste leggere o no questo libro, la vera domanda è: vado subito alla postfazione per sapere se è tutto vero, oppure mi godo il viaggio? Se è così importante la veridicità dei fatti raccontati in questo libro allora ti consiglio di chiuderlo e lasciarlo riposare, non è il momento giusto per leggerlo. Il momento arriverà quando il viaggio sarà più importante della destinazione, quando l'insegnamento avrà la priorità su come viene insegnato.
19 APR 2020 · amazon: https://amzn.to/3c44PBA
12 APR 2020 · Le persone di successo di tutte le epoche hanno sempre gestito se stesse. In larga misura, il loro successo dipende anche da questo. Il fatto è che ora, in questa particolare epoca - dobbiamo imparare tutti, a gestire noi stessi.
Managing One Self, di Peter F. Drucker (Amazon: https://amzn.to/2XzH3YK)
Ciao, io sono Priel Korenfeld e questo è Sherpa – brevi lezioni per aprire la mente e ispirare azioni
Come fai a gestire te stesso? Come fai a posizionarti in modo da dare il massimo contributo?
Basta rispondere a 5 domande:
1. Quali sono i tuoi punti di forza?
Credi che per essere una star bisogna lavorare sui propri punti deboli, per essere una persona più completa? Pensaci.
Può sembrare contro-intuitivo, però la scelta migliore che puoi fare è focalizzarti invece sui tuoi punti forti.
Puoi davvero performare soltanto a partire dai punti di forza. Per scoprirli non puoi basarti soltanto sulla tua opinione di te stesso. Devi analizzare i feedback che ricevi, i risultati che raggiungi e le sensazioni che lasci.
Sapere in cosa sei forte ti permetterà di:
· Concentrarti maggiormente su quelle cose
· Svilupparle ancora, con l’esercizio e lo studio
· E posizionarti laddove i tuoi punti di forza sono più utili
Ci vuole molta energia per passare da scarso a mediocre. Concentrati invece a sviluppare le tue area di competenza in aree di eccellenza.
2. Come performi?
Ognuno di noi performa a modo suo. È una questione di personalità. Che venga dal DNA oppure dall’educazione che hai avuto – poco importa. Quando cominci a lavorare questa cosa è già stabilita. Anche in questo caso, non cercare di cambiarti – metti a frutto quello che sei.
Per scoprire come performi, devi esaminare come porti a conclusione le cose, per esempio:
· Preferisci leggere la parola scritta o ascoltare una voce, guardare un video?
· Quando studi, come lo fai? Devi prendere nota? Vuoi discutere il materiale a voce?
· Lavori meglio in solitudine, o con altri?
· In che tipo di realzione lavori meglio? Come collega? Come capo? Come dipendente?
· Come sei sotto stress?
· Lavori meglio in organizzazioni grandi o piccole?
· Preferisci prendere le decisioni oppure consigliare?
Questa specie di auto-consapevolezza di per sé non basta. Molte persone si conoscono, il trucco è usare questa conoscenza per agire.
3. Quali sono i tuoi valori?
Non è una questione di etica. Tutti hanno la loro etica. Tutti vogliono guardarsi allo specchio e vedere una persona coerente. Ma coerente con cosa? Con i propri valori. E sono questi valori ad essere diversi da una persona all’altra, e da un’organizzazione all’altra.
Un’azienda può puntare a reclutare sempre nuove persone, oppure far crescere le proprie. Può decidere di scommettere su grandi salti di innovazione o lavorare per piccoli miglioramenti. Può lavorare per il breve termine o il lungo termine. Non c’è necessariamente un modo migliore, è una questione di visione, di valori.
Capire quali sono i tuoi valori potrebbe essere ancora più determinante dei tuoi punti di forza e di come performi.
Anche se sei forte a fare il tuo lavoro, lavorare in un’organizzazione con un sistema di valori per te inaccettabile o incompatibile sarà motivo di scarsa performance e di grande frustrazione.
Se devi scegliere tra i tuoi punti di forza e i tuoi valori, scegli sempre i valori.
4. Dove appartieni?
Mettendo insieme i tuoi punti di forza, come performi e i tuoi valori, potrai capire in quali ambienti lavorativi potrai vivere meglio. Perlomeno, ad un certo punto ti renderai conto dove non appartieni e dove non dovresti lavorare. Ti permetterà di fare delle scelte consapevoli per la tua carriera.
A volte sceglierai di non prendere un lavoro o un progetto. A volte sarà quello perfetto per te. A volte dirai: “sì, lo faccio, ma ecco come deve essere strutturato, come devono essere le relazioni, ed ecco i risultati che intendo raggiungere in queste tempistiche, perché io sono fatto così”.
Una volta le organizzazioni avevano una vita più lunga delle persone, e la maggioranza delle persone rimaneva al proprio posto. Sono cambiati i tempi. Ora le persone vivono più a lungo della maggioranza delle organizzazioni, e hanno carriere molto più mobilitate. La carriere di successo poi, non sono pianificate. Si sviluppano quando siamo pronti a cogliere le opportunità.
5. Quale dovrebbe essere il tuo contributo?
A te non interessa fare soltanto quel che ti viene richiesto. Non ti interessa soltanto eseguire. Tu cerchi di fare la cosa tua. Cerchi di fare la differenza. Cerchi di dare un contributo.
Chiediti allora queste tre cose:
· Cosa richiede la situazione? A prescindere da te, di cosa c’è bisogno?
· Dati i tuoi punti di forza, come performi e i tuoi valori, dove potresti contribuire di più?
· Infine – quali risultati devono essere raggiunti per fare la differenza? I risultati devono essere sfidanti ma raggiungibili, rilevanti e misurabili.
Ma dopo tutto questo parlare di te, ricordati: è molto raro che lavoriamo da soli e raggiungiamo risultati da soli. Per fare il salto di qualità, devi collaborare. Devi prendere la responsabilità sulle relazioni con gli altri. Una delle cose difficile da riconoscere, e che gli altri sono unici quanto te – hanno i loro punti di forza, le loro maniere per concludere le cose, e i loro valori. Una prima cosa che puoi fare quindi, e parlarne con loro. Racconta di te e come lavori al meglio, spiega le tue scelte e descrivi i risultati che intendi raggiungere, chiedi loro di cosa hanno bisogno per performare – vedrai che si lavora meglio, quando a gestirci siamo noi.
Sherpa è offerto dai pardesiani – www.pardesiani.it
Iscriviti a questo podcast, e sali sulle spalle dei giganti
5 APR 2020 · Cos'hanno in comune un turco meccanico pinocchio uno stuzzichino un provinciale una porta finta fingere che sia tuo e rietichettare?
Sono le 7 strategie proposte da Alberto Savoia nel libro pretotipare
Ciao sono Federico Vitiello e questo è SHERPA
Brevi lezioni per ampliare la mente e ispirare azioni.
Iniziare un'impresa è una scommessa persa in partenza. Il 90% di tutte le app non guadagnano una lira. 4 startup su 5 bruciano il capitale dei loro investitori.
Ma c'è una soluzione: per evitare di fallire costruiamo prototipi, giusto?
Sbagliato!
Il prototipo è uno strumento per verificare se sono in grado di costruire qualcosa. Ma il fallimento raramente arriva perché non sono in grado di costruire il prodotto che volevo creare.
Tipicamente fallisco perché ho creato il prodotto, ma nessuno lo vuole. Ossia, ho creato il prodotto sbagliato.
Il rischio è creare un prodotto che risolve un problema che non esiste. Ed ecco che Alberto Savoia ci propone il PRETOTIPO.
Uno strumento per assicurarti di costruire la cosa giusta prima di costruirla bene.
Ciò che stai testando non è la tua capacità di creare qualcosa, ma il reale interesse delle persone verso la cosa che vorresti creare.
Per capire come funziona e come si misura il successo di un pretotipo, seguiamo la storia di Adam.
Adam è un nudista, e ogni tanto si lancia con il paracadute. È così appassionato di questi suoi due hobby, che sta pensando di lasciare il lavoro di commercialista, comprare un aereo e iniziare il primo business al mondo di paracadutismo nudista. Paracadutismo adamitico.
Prima di dare le dimissioni e comprare un aereo, sarebbe saggio verificare che livello di interesse ci possa essere per questa idea.
Sappiamo che ci sono molti nudisti e molti paracadutisti. Ma quanti nudisti vorranno lanciarsi con il paracadute e a quanti paracadutisti potrebbe interessare lanciarsi vestiti del solo paracadute?
Ci sono forum online sia di nudisti sia di paracadutisti. E sicuramente Adam è già iscritto a un paio di questi.
Nel forum dei nudisti Adam potrebbe scrivere un post tipo:
Amici nudisti, ho affittato un aereo per fare paracadutismo nudista. Il prezzo è di 100 euro per lancio. Non serve nessuna esperienza di paracadute e vi prometto che non atterrerete in un campo di cactus. Il primo lancio sarà tra un mese, sabato 28 a Santa Barbara. Per iscrivervi mandatemi un'email con il vostro nome. Vi risponderò spiegandovi i dettagli. I posti sono limitati, quindi prima prenotate, più possibilità avete.
Adam ha appena usato una delle 7 strategie della pretotipazione. La porta finta: creare un accesso finto a un prodotto che non esiste ancora in nessuna forma.
Adam farà un'offerta simile nel forum dei paracadutisti e potrà così misurare con dati certi il Livello d'interesse Iniziale. LI0.
Dato dal rapporto dal rapporto tra opportunità di azione offerte e il numero di azioni effettutate. Chiamato anche tasso di conversione.
Scoprirà così, dati alla mano, che i paracadutisti sono interessati al suo paracadutismo adamitico in una percentuale dieci volte maggiore rispetto ai nudisti.
Bene. Il pretotipo è concluso. Adam può licenziarsi e comprare un aereo, giusto?
Sbagliato!
Il pretotipo non è completo. Adam ha misurato il livello di interesse inziale. Non conosce ancora il livello di interesse continuato.
Per farlo Adam userà la strategia del fingo che sia mio.
Anziché comprare un aereo, ne noleggerà uno. Certo, i suoi costi per ogni volo saranno molto più alti rispetto al piano iniziale. Potrebbe perfino andare in perdita a ogni volo.
Ma la somma che potrebbe perdere è infinitamente minore rispetto al fallimento che rischierebbe se comprasse un aereo prima di aver verificato il livello di interesse continuato.
Se e solo se dopo una decina di voli Adam vedrà che la sua partecipazione al paracadutismo adamitico si mantiene costante, o addirittura cresce, sarà il momento di passare dal pretotipo al... salto nel vuoto: l'impresa.
Oltre alla porta finta e al fingo che sia mio, Alberto Savoia ci indica altre 5 strategie:
il turco meccanco - in cui sostituisco un computer o macchine complicate con esseri umani
pinocchio - ossia una versione non funzionale, senza vita, del prodotto
lo stuzzicino - che consiste nel creare una versione utilizzabile della cosa, ma con funzionalità ridotte al minimo. Detto anche MVP o minimum viable product.
provinciale - cioé prima di lanciare su scala globale, fare un test su un mercato limitato
e infine
riettichettare, ossia mettere un'etichetta differente su un prodotto esistente che assomiglia al prodotto che vuoi creare.
Nel libro pretotipare, linkato nelle note di questa puntata, trovi questi e tanti altri esempi. Se vuoi avviare una qualunque impresa, leggilo. (Amazon: https://amzn.to/3c5SCvS) E ancora prima, già oggi, chiediti come potresti applicare una o più di queste strategie al tuo sogno nel cassetto.
23 MAR 2020 · Ci sono solo due modi per influenzare il comportamento umano, puoi manipolarlo ...O puoi ispirarlo. La capacità e l’abilità di ispirare quelli che ti stanno intorno, inizia con la parola perché.
Ogni organizzazione riesce a spiegare “cosa” fa, alcuni riescono a dire, “come” lo fanno. Ma veramente pochi ne sanno spiegare “il perché”. Quale è il tuo scopo, la causa per cui fai qualcosa o il tuo credo? Perchè esiste la tua azienda? Perchè vuoi quel percorso di carriera? E perché agli altri dovrebbe importarne qualcosa? Chi riesce a rispondere alle domande, diventa un ispiratore
Ciao, io sono Mirco Cervi
e questo è SHERPA
Brevi lezioni per ampliare la mente e ispirare azioni.
Oggi parliamo di START WITH WHY
un libro di Simon Sinek
I tuoi perché sono il motivo, la causa e l’ispirazione.
Ogni leader o organizzazione che ispiri altre persone, indipendentemente dalla dimensione dell’azienda, inizia con il perché. La gente non compra quello che fai, ma il perché lo fai. Conoscere i nostri perché è essenziale per il nostro successo e per distinguerci dagli altri. Quanto si offusca il tuo perché è difficile mantenere il successo, la crescita, la fedeltà degli altri e l’ispirazione che ti ha aiutato ad ottenere la tua posizione. Grandi leaders hanno l’abilità di ispirare gli altri ad agire. La loro abilità non ha molto a che fare con incentivi o benefit, ma invece con la capacità di dare una ragione per la quale le cose debbano essere fatte.
Purtroppo molti business ad oggi, sono regolati da decisioni basate su assunzioni incomplete o spesso imperfette.
I messaggi ispiratori funzionano con coloro che hanno paure o insicurezze, e in particolari periodi della loro vita. In pratica in tempi diversi, funzionano con tutti. Al posto di chiedere cosa dovremmo fare per competere, dovremmo chiederci perché abbiamo cominciato a fare quello che stiamo facendo e cosa possiamo fare per portare e mostrare la nostra motivazione agli altri. Riuscire a comunicare la nostra motivazione è importante. Noi siamo guidati da leaders e organizzazioni che hanno l’abilità di farci sentire sicuri e non soli. Questo è parte del successo della loro abilità di ispirarci.
I leaders a cui ci ispiriamo, sono coloro che credono alla loro pancia, al loro istinto. Vincono con il cuore prima che con la mente, in pratica, cominciano con i perché. Dobbiamo essere selettori, nel fare business, solamente con coloro che comprendono e condividono i nostri perché. Tutti i leaders hanno in comune la capacità di unire la loro organizzazione verso quello in cui credono e i loro perché. Quanto i collaboratori si sentono coinvolti nelle motivazioni, il successo è garantito. Lavoreranno duro e cercheranno soluzioni innovative per l’azienda e il business, ma in cuor loro, lo faranno principalmente per loro stessi.
Se non riesci a trovare qualcosa verso cui motivare i tuoi collaboratori, più grandi del loro stesso lavoro. Troveranno motivazione in se stessi nel cercare un altro lavoro. Il ruolo del leader non è quello di inventarsi continuamente nuove idee, ma quello di creare l’ambiente giusto in cui esse vengono generate. La carica, motiva le persone, ma il carisma li ispira. La carica è facile da trasmettere, il carisma è difficile da definire e quasi impossibile da misurare. Tutti i grandi leaders hanno carisma perché hanno chiaro in testa il perché di quello che fanno. Ricercare il perché è un processo di scoperta e non di invenzione. Non si tratta di correre molto veloce con tutto il vostro cuore e ad occhi chiusi, ma correre con tutto il vostro cuore ma con gli occhi ben aperti.
Quando competi contro tutti gli altri, nessuno ti aiuta. Se competi contro te stesso tutti vorranno aiutarti.
Ricordati, il Perché è solo il credo motivatore, il Come sono le azioni che dobbiamo realizzare e il Cosa i risultati di queste azioni.
SHERPA è offerto da Pardesiani https://sherpa.pardesiani.it
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