3 GEN 2025 · Un’intervista speciale con Oscar De Bona, presidente dell’Abm. Nell’occasione, De Bona ha voluto rivolgersi ai soci e agli amici dell’Associazione per tracciare un bilancio del 2024 e lanciare uno sguardo verso il futuro.
Un’Associazione radicata e dinami
«Un cordiale saluto a tutti voi, carissimi amici radioascoltatori, e benvenuti a questa ultima puntata dell’anno» ha esordito De Bona, sottolineando il valore della comunità Abm, una realtà di volontariato che opera a favore dei bellunesi sparsi in provincia, in Italia e nel mondo. «Grazie a loro siamo ancora qui, abbastanza in forma, con strumenti importanti per rafforzare la nostra attività», ha aggiunto.
L’Abm, nata nel 1966, continua a distinguersi per le sue numerose iniziative, tra cui la biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, la piattaforma digitale “Aletheia” per la conservazione di documenti storici, e Accademiabm.it per corsi di formazione dedicati alla cultura e alla storia del Bellunese e del Veneto. «Abbiamo costruito una rete che ci permette di essere conosciuti non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale e internazionale», ha sottolineato De Bona.
Le sfide e i risultati del 2024
Il Presidente ha evidenziato le difficoltà incontrate, come la riduzione delle risorse pubbliche. «Nonostante tutto, siamo ancora vivi e vegeti», ha affermato, citando progetti come le borse di studio a sostegno di giovani studenti bellunesi elargite dalla Famiglie Bellunesi di Milano e Lugano e le collaborazioni internazionali, come quella recentemente avviata con il convegno sulle migrazioni orizzontali tenutosi ad Aosta.
Il ruolo degli italiani nel mondo
De Bona, che ricopre anche il ruolo di Presidente di UNAIE e Consigliere del CGIE, ha poi riflettuto sulla politica italiana nei confronti degli italiani all’estero. «Abbiamo quasi 80 milioni tra italiani e italo-discendenti sparsi nel mondo: sono una risorsa fondamentale, il nostro petrolio, il nostro gas», ha detto, criticando il calo di attenzione concreta verso queste comunità da parte delle istituzioni. «È importante valorizzare queste persone non solo in periodo elettorale, ma come una risorsa per il Paese».
Uno sguardo al 2025
In chiusura, De Bona ha rivolto un augurio caloroso: «A tutti i soci, amici e sostenitori dell’Abm, un buon fine anno e un buon inizio 2025. Continueremo il nostro lavoro con la stessa passione, pronti a celebrare i 60 anni della nostra associazione».
Un messaggio che non è solo un augurio, ma anche un invito a tutti coloro che, italiani o discendenti, si sentono legati alla terra bellunese: «Venite a trovarci nella nostra sede in via Cavour 3 a Belluno. È un luogo che parla di voi e delle vostre radici».
Con questa riflessione, trasmessa sulle frequenze digitali di Radio Abm, si chiude un altro anno di attività intensa e di crescita per l’Abm, pronta a scrivere nuove pagine di storia al fianco delle comunità italiane nel mondo.