7 APR 2022 · Per il nostro progetto abbiamo somministrato un questionario riguardante il tema dell’“istruzione di qualità” a tutti i ragazzi del triennio della nostra scuola. Su 572 persone hanno risposto solamente 104 e questo è un dato notevole perché considerando i ragazzi che frequentano il triennio, ci aspettavamo un numero maggiore di risposte, visto che il questionario era anonimo. Abbiamo dunque dedotto che le motivazioni che possono spiegare questa limitata partecipazione siano principalmente due: o l’argomento non ha suscitato molto interesse oppure il fatto che fosse anonimo non ha fatto sentire i ragazzi costretti ad esprimere la propria opinione. Il dato di fatto è che molti studenti non si siano sentiti particolarmente motivati a dare un contribuito a ciò che abbiamo proposto.
Dall’età di coloro che hanno fornito un reale feedback alle nostre domande, possiamo capire che la minore partecipazione è dei ragazzi dai 18 anni in su (quinto anno) perché, evidentemente, sono già proiettati nel mondo del lavoro e dello studio futuro, pertanto si sentono più distaccati dalla scuola che stanno frequentando.
In base al sesso, le ragazze, hanno dato un maggiore contributo rispetto ai ragazzi perché, probabilmente, sono più interessate a questo tema, dato che ora hanno l’opportunità di studiare a differenza di quanto accadeva in passato. La maggiore consapevolezza del ruolo che svolge l’istruzione nella vita di un individuo, dunque, potrebbe averle spinte a non sottovalutare il contenuto del nostro sondaggio.
Leggendo i dati, si evince inoltre che la scuola è considerata importante dai giovani del nostro territorio, ma ad essa non viene dedicato tutto il tempo libero che, invece, si trascorre svolgendo molte altre attività, tra cui il ballo, il canto, lo sport, ecc.
Il giudizio riguardo la nostra scuola è buono, tuttavia il fatto che la metà dei partecipanti abbia espresso un giudizio soddisfacente e l’altra solo uno sufficiente lascia intendere che sono considerati piuttosto ampi i margini di miglioramento.
Il 95% dei ragazzi sostiene che la scuola sia più teorica che pratica, ma la considera utile per realizzarsi soprattutto in ambito lavorativo. Tra questi due aspetti non c’è discrepanza, in quanto si tende a vedere la scuola come un luogo che, pur non preparando completamente al mondo del lavoro, garantisce una formazione culturale che rappresenta una solida base per accedervi.
Da quanto detto appare evidente che tutti noi ragazzi vogliamo realizzare i nostri sogni in diversi ambiti, ma siamo consapevoli che solo a scuola possiamo sviluppare le competenze utili per raggiungere qualunque tipo di obiettivo.