26 MAG 2020 · Nell'iniziazione secondo Igor Sibaldi il ruolo dell'infanzia appare ribaltato: l'io bambino non è qualcosa da cui allontanarsi ma diventa il fulcro di una rivelazione.

7 FEB 2019 · Ma sono davvero maestri reali? "Un MAESTRO sia nell'Aldiqua che nell'Aldilà, NON ESISTE MAI DI PER SE', indipendentemente da chi ne ha bisogno; solo l'ALLIEVO ESISTE DI PER SE'. L'allievo, in ciascuno di noi, è popriamente quel grado di evoluzione interiore in cui una quantità di interrogativi, dubbi, "fame e sete di verità". E il mestro è soltanto la funzione del risolversi di quegli interrogativi e dubbi". E' ciò che Socrate spiegava ai sui alivei paragonando un maestro a una levatrice. Come la levatrice porta alla luce il bambino, Socrate portava alla luce le piccole verità dal discepolo. La maieutica, quindi, non è l'arte di insegnare ma l'arte di aiutare a pensare. La verità non è insegnabile perché è un sapere dell'anima; per questo Socrate non inculcava nei suoi "discepoli" le proprie idee, ma li aiutava a "partorire la loro verità". E (solo) da essa derivano importanti cambiamenti interiori.

30 GEN 2019 · "Grazie ai colloqui con Filemone mi si chiarì la differenza tra me stesso e l'OGGETTO del mio PENSIERO. [...] Da un punto di vista psicologico Filemone rappresentava un'intelligenza superiore. [...] In seguito, Filemone fu posto in ombra dall'emergere di un'altra figura che chiamai Ka. Nell'antico Egitto il Ka del re era la sua forma terrena, l'anima incarnata". Dunque, anche per Jung sono due; con il tempo il primo cede la parola al secondo; uno rappresenta l'aspetto SPIRITUALE e l'altro la MATERIA... fino a quando"con il tempo riuscii a integrare le due figure, e a tal fine mi fu d'aiuto lo studio dell'alchimia".

30 GEN 2019 · Un celebre precedente “mitico” del nostro viaggio: quello dell’astuto Ulisse che discende nell’Ade – nell’INVISIBILE – nel momento di maggior crisi personale. Mai eroe greco fu più guidato di lui dalla razionalità; ma quando è angosciato e interiormente diviso tra il piacere che gli dona Circe e la nostalgia di casa, i suoi pensieri si aggrovigliano, trovando uguale giustificazione ora al partire ora al restare. E il suo corpo e il suo spirito si indeboliscono. Solo il viaggio nell’Invisibile, grazie alla mappa che gli indica Circe, è in grado di ridonare forza e profonda sapienza, coraggio e valore.