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IL RE DEGLI ULTIMI I SETTE ANNI MERAVIGLIOSI E FOLLI DI MARADONA A NAPOLI L’AUDIOLIBRO DI ENZO BERETTA Aveva in mente una missione precisa: rendere felici gli ultimi, vincere per...
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IL RE DEGLI ULTIMI
I SETTE ANNI MERAVIGLIOSI E FOLLI DI MARADONA A NAPOLI
L’AUDIOLIBRO DI ENZO BERETTA
Aveva in mente una missione precisa: rendere felici gli ultimi, vincere per tutti quelli che di solito perdono.
1984 - 1991. I sette anni di Diego Armando Maradona a Napoli sono il meglio della sua vita.
Re e popolo, insieme. Praticamente la stessa cosa.
Arriva in una squadra che sta per retrocedere e l’accompagna alla gloria, vincitore dove non si era vinto mai. La vera magìa, qui, è far sognare tutti: il destino di milioni di persone dipende da un suo dribbling, da una sua giocata, da un suo gol. Nella vita va tutto male? Beh, in compenso il Napoli è primo in classifica. Un miracolo. E infatti all’ombra del Vesuvio lo pregano più di San Gennaro.
Gridano il suo nome, lo inseguono, tutti che lo toccano, lo baciano.
L’affetto è incontenibile: vorrebbero quasi rapirlo.
Maradona è confusione e Napoli è la città perfetta per il suo genio primitivo.
🇦🇷⚽🎙️
Maradona è stato un capolavoro e dentro un capolavoro ognuno ci trova quello che vuole.
In questo mio viaggio che ho percorso nei vicoli di Napoli, tra i profumi di street food e la gente che ancora - giustamente - vive nel suo mito, cercavo il bello di Diego, le pagine colorate, storie e aneddoti da raccontare ai milioni di bambini che amano questo sport di cui Maradona è stato l’emblema più alto.
Durante questo cammino ho respirato l’odore buono dell’erba bagnata: verdissima: ecco, se il calcio ha un profumo è questo.
Ma, andando avanti, mi sono accorto che più dell’atleta a me interessava l’uomo: mi sono messo alla ricerca delle persone che erano con lui in quegli anni e ho chiesto a tutti loro di raccontarmi Diego, prima ancora di Maradona.
Sono arrivato fino in Argentina.
La notizia della sua morte mi aveva sconvolto.
Ma più andavo avanti in questo mio cammino e più compariva limpido nella mia mente il sorriso generoso di Diego, con i suoi occhi neri, felici, i riccioli sulle spalle e il suo miglior amico - il pallone - sotto al braccio.
Quando ho finito di scrivere questo libro avevo già maturato la consapevolezza che la leggenda di Maradona non ha la presunzione di essere tramandata attraverso un’unica inoppugnabile verità.
Resta dentro di me una sola - grande - domanda: che cosa sarebbe stato il talento di Maradona senza Napoli? Senza gli Ultimi? Uno straordinario campione di calcio, come altri, forse più degli altri, ma senza quegli ultimi non sarebbe mai stato un personaggio immortale.
Enzo Beretta
Il Re degli ultimi. I sette anni meravigliosi e folli di Maradona a Napoli è un libro di Enzo Beretta edito da Ultra edizioni, con la prefazione di Fabrizio Roncone.
Il volume è disponibile in tutte le librerie e negli store online.
L’audiolibro è stato realizzato da Podmedia, voce di Enzo Beretta, sound design di Riccardo Luchini.
Puoi ascoltarlo gratuitamente su tutte le più importanti piattaforme.
Lascia un commento e condividi il link con i tuoi amici.
E, non dimenticare: Viva Diego! 🇦🇷⚽
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I SETTE ANNI MERAVIGLIOSI E FOLLI DI MARADONA A NAPOLI
L’AUDIOLIBRO DI ENZO BERETTA
Aveva in mente una missione precisa: rendere felici gli ultimi, vincere per tutti quelli che di solito perdono.
1984 - 1991. I sette anni di Diego Armando Maradona a Napoli sono il meglio della sua vita.
Re e popolo, insieme. Praticamente la stessa cosa.
Arriva in una squadra che sta per retrocedere e l’accompagna alla gloria, vincitore dove non si era vinto mai. La vera magìa, qui, è far sognare tutti: il destino di milioni di persone dipende da un suo dribbling, da una sua giocata, da un suo gol. Nella vita va tutto male? Beh, in compenso il Napoli è primo in classifica. Un miracolo. E infatti all’ombra del Vesuvio lo pregano più di San Gennaro.
Gridano il suo nome, lo inseguono, tutti che lo toccano, lo baciano.
L’affetto è incontenibile: vorrebbero quasi rapirlo.
Maradona è confusione e Napoli è la città perfetta per il suo genio primitivo.
🇦🇷⚽🎙️
Maradona è stato un capolavoro e dentro un capolavoro ognuno ci trova quello che vuole.
In questo mio viaggio che ho percorso nei vicoli di Napoli, tra i profumi di street food e la gente che ancora - giustamente - vive nel suo mito, cercavo il bello di Diego, le pagine colorate, storie e aneddoti da raccontare ai milioni di bambini che amano questo sport di cui Maradona è stato l’emblema più alto.
Durante questo cammino ho respirato l’odore buono dell’erba bagnata: verdissima: ecco, se il calcio ha un profumo è questo.
Ma, andando avanti, mi sono accorto che più dell’atleta a me interessava l’uomo: mi sono messo alla ricerca delle persone che erano con lui in quegli anni e ho chiesto a tutti loro di raccontarmi Diego, prima ancora di Maradona.
Sono arrivato fino in Argentina.
La notizia della sua morte mi aveva sconvolto.
Ma più andavo avanti in questo mio cammino e più compariva limpido nella mia mente il sorriso generoso di Diego, con i suoi occhi neri, felici, i riccioli sulle spalle e il suo miglior amico - il pallone - sotto al braccio.
Quando ho finito di scrivere questo libro avevo già maturato la consapevolezza che la leggenda di Maradona non ha la presunzione di essere tramandata attraverso un’unica inoppugnabile verità.
Resta dentro di me una sola - grande - domanda: che cosa sarebbe stato il talento di Maradona senza Napoli? Senza gli Ultimi? Uno straordinario campione di calcio, come altri, forse più degli altri, ma senza quegli ultimi non sarebbe mai stato un personaggio immortale.
Enzo Beretta
Il Re degli ultimi. I sette anni meravigliosi e folli di Maradona a Napoli è un libro di Enzo Beretta edito da Ultra edizioni, con la prefazione di Fabrizio Roncone.
Il volume è disponibile in tutte le librerie e negli store online.
L’audiolibro è stato realizzato da Podmedia, voce di Enzo Beretta, sound design di Riccardo Luchini.
Puoi ascoltarlo gratuitamente su tutte le più importanti piattaforme.
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E, non dimenticare: Viva Diego! 🇦🇷⚽
Il Re degli ultimi
Il Re degli ultimi
6 APR 2024 · Aprile 1990, ultima settimana del mese, tra pochissimi giorni il Napoli è campione d’Italia per la seconda volta. Presente indicativo, assertivo, è così: poche domande, non può andare diversamente. Nello spiazzo vuoto della ‘sfravecatura’ ai Quartieri Spagnoli, nel cuore della città, viene realizzato lo storico murales di Maradona: i fari abbaglianti di due macchine illuminano la facciata grigia del palazzo in via Emanuele De Deo mentre Mario Filardi con i pennelli disegna il Pibe in calzoncini e maglietta azzurra.
30 MAR 2024 · «L’anno 1987, addì 28 del mese di settembre, nell’ufficio del sostituto procuratore Federico Cafiero De Raho è comparso il signor Maradona Diego Armando, nato in Argentina il 30.10.1960». Il campione viene chiamato dai magistrati a dare conto delle frequentazioni con alcuni esponenti della camorra ma lui si mette paura e scappa dall’ufficio del pm. Le intercettazioni dei carabinieri durante l’inchiesta ‘Sesso e droga’ alzano il velo su un paio di finti segreti che nei vicoli si mormoravano da tempo: Maradona usa cocaina, Maradona va a letto con le mignotte. Il prestigiatore mentre prepara l’interrogatorio con il suo avvocato Vincenzo Siniscalchi si mette a palleggiare seduto sul divano con una pallina da tennis.
16 MAR 2024 · Ferlaino non vende Maradona all’Olympique Marsiglia e lui mantiene una condotta da sovversivo. Vuole imporre la sua ribellione. Giura guerra. Il divo capriccioso rientra dall’Argentina a campionato ormai iniziato. La stagione è complicatissima, il nome dell’ex bravo ragazzo inizia a essere accostato alla camorra e alla droga. Diego però nelle difficoltà si esalta e in campo torna il fenomeno di sempre dimostrando a tutti che è ancora, di gran lunga, il migliore. «Olé olé olé olé, Diego, Diego», canta la folla in coro, perché Dio è tornato. La stagione iniziata con Maradona drogato e camorrista si chiude con il massimo risultato: lo scudetto. Poco più tardi Diego viene fermato per eccesso di velocità in autostrada mentre sfreccia a 200 chilometri all’ora con la Ferrari e organizza un’uscita notturna alla discoteca Pineta insieme ai compagni di squadra durante il ritiro estivo.
9 MAR 2024 · L’Olympique Marsiglia vuole Maradona e non ha problemi di soldi. Maradona vuole l’Olympique Marsiglia prima della scadenza del contratto col Napoli perché è convinto che lontano dall’Italia ritroverebbe la serenità di cui ha bisogno. Per il presidente Corrado Ferlaino però vendere Maradona significherebbe ritrovarsi contro un’intera città. Sui divanetti dell’albergo di Monaco di Baviera in cui alloggia il Napoli in vista della semifinale di Coppa Uefa contro il Bayern il patron giura al suo capitano: «Se vinciamo la Coppa ti lascio andare in Francia». Qualche ora più tardi Diego scende in campo e inizia la sua sovrana esibizione nel riscaldamento più favoloso della storia del calcio. Uno show indimenticabile di tecnica, divertimento e allegria sotto le note di Live is life degli Opus.
2 MAR 2024 · La morbosa cappa di venerazione che si crea attorno alla figura mitica di Maradona disturba la psicologia del ragazzo del barrio che a Napoli si sente soffocare dalla gente troppo spesso esigente e aggressiva. Il prodigio non può uscire di casa perché ovunque si sposta c’è confusione e deve intervenire la polizia per liberarlo dall’affetto asfissiante dei tifosi che lo vogliono avvicinare, ci vogliono parlare, vogliono stringerlo, toccarlo, baciarlo. C’è trambusto ogni volta: non è libero di andare a teatro, al cinema, né a fare shopping. Nella sua vita Maradona è stato ben più di un re: riverito, inarrivabile, corteggiatissimo. La notorietà però ha il suo prezzo. Lui è un uomo solo, a dispetto delle folle, non gli è consentito di uscire e perdersi nel mondo. Vivere sotto assedio è il suo destino tribolato.
24 FEB 2024 · Fermare Maradona è il problema degli anni Ottanta. Come si marca? Chi lo marca? «Chi marca Maradona?» è la domanda fatta a ogni allenatore il giorno prima delle partite. Il Pibe è l’incubo di ogni difensore: quando parte in slalom scatta in contemporanea la lotteria piede-pallone. La semplicità con cui sfiora la palla scatena i peggiori istinti feroci. Trucchi, trattenute, sventole, scorrettezze, entratacce, regna quasi l’anarchia, le difese lo massacrano. Con gli interventi in spaccata può succedere di tutto. Su Diego converge il meglio e il peggio del calcio. Il suo corpo è usurato per le botte rimediate in campo. Le gambe ferite portano i segni del martirio. La caviglia nuda è gonfia come un’arancia per le randellate, si trascina per i dolori al bacino, l’anca lo tormenta. I dolori sono ovunque. Il suo corpo abusato implora di essere fermato ma l’attrazione che esercita al botteghino è troppo forte.
17 FEB 2024 · Maradona è un soldato disobbediente, maestro dei cattivi maestri, assoluto nella gloria e nell’autodistruzione. Ha talmente tanto talento da pensare di poterlo sprecare senza che finisce mai. Alle notti infinite fanno seguito i soliti allenamenti, le corse, le partite. Le apparizioni del Pibe al campo però diventano sporadiche: qualche seduta in meno, qualche ritardo in più. Immancabili le polemiche. Diego si alza dal letto nel pomeriggio dopo una notte di bagordi. Ha voglia di giocare a calcio, di respirare il profumo dell’erba, di riprendere a scherzare con i compagni. Un occhio all’orologio. Si sono fatte le 16.15. Quasi quasi vado agli allenamenti.
10 FEB 2024 · Lampeggiano le strobo in discoteca. La musica è un interminabile remix che si sovrappone. Lo choc ha fiaccato le forze di Maradona che prosegue tra la gente che si agita. La droga sta facendo effetto, avverte l’eccitazione, anche se cerca di controllarla, ogni cosa sparisce in quella che sembra una dissolvenza fotografica al rallentatore annebbiata dalla cocaina. La macchina spandi fumo va a mille e la nebbia cresce fino ad avvilupparlo del tutto. Un momento di totale stordimento. Il club è il posto più buio del mondo.
3 FEB 2024 · C’è Maradona, l’attrattiva e la prima ragione che spinge i tifosi ad andare allo stadio, e c’è il resto della squadra. I club più importanti del globo vogliono il campione argentino perché vince le partite da solo. La notizia dell’interessamento del Milan è un colpo di bazooka e il rinnovo del contratto in azzurro di Diego assurge all’importanza di una questione di Stato. Il clima in città si arroventa, la gente protesta, qualcuno fa lo sciopero della fame, qualcun altro si incatena. Napoli è una pentola a pressione. Il presidente Ferlaino trattiene Maradona assecondando tutte le sue scandalose richieste tra cui l’acquisto di una Ferrari Testarossa nera e dopo la firma nei quartieri si assiste a festeggiamenti selvaggi mentre. Lo stratega dell’operazione, Coppola, commenta: «Le figlie di Diego mangeranno caviale finché campano».
26 GEN 2024 · Jorge Cyterszpiler, l’amico d’infanzia di Diego, è il primo manager al mondo di un giocatore di calcio. Un pioniere assoluto. Jorge, il bambino zoppicante affetto da poliomelite che tutti pigliavano in giro, tratteggia la strada del mondo magico del Pibe. Attorno ai due comincia a crearsi un nugolo di strane figure che di mestiere fanno l’entourage di Maradona. Diego è un lasciapassare che diffonde una luce enorme. Spuntano personaggi di ogni genere: familiari alla lontana, finti amici, intrallazzatori, addetti alla security, cuochi, truffatori, bagarini, consiglieri, un sottobosco di piranha profittatori che poco o niente hanno a che fare con il calcio. Alcuni sembrano accomunati da un unico motto: arraffare l’arraffabile. Esplodono i portafogli di tutti. Maradona era nato per essere un povero tra gli emarginati: è diventato il centro del mondo più ricco, più famoso e adorato. Il 1985 è l’anno in cui il suo destino si incontra con quello dello spregiudicato Guillermo Coppola.
IL RE DEGLI ULTIMI I SETTE ANNI MERAVIGLIOSI E FOLLI DI MARADONA A NAPOLI L’AUDIOLIBRO DI ENZO BERETTA Aveva in mente una missione precisa: rendere felici gli ultimi, vincere per...
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IL RE DEGLI ULTIMI
I SETTE ANNI MERAVIGLIOSI E FOLLI DI MARADONA A NAPOLI
L’AUDIOLIBRO DI ENZO BERETTA
Aveva in mente una missione precisa: rendere felici gli ultimi, vincere per tutti quelli che di solito perdono.
1984 - 1991. I sette anni di Diego Armando Maradona a Napoli sono il meglio della sua vita.
Re e popolo, insieme. Praticamente la stessa cosa.
Arriva in una squadra che sta per retrocedere e l’accompagna alla gloria, vincitore dove non si era vinto mai. La vera magìa, qui, è far sognare tutti: il destino di milioni di persone dipende da un suo dribbling, da una sua giocata, da un suo gol. Nella vita va tutto male? Beh, in compenso il Napoli è primo in classifica. Un miracolo. E infatti all’ombra del Vesuvio lo pregano più di San Gennaro.
Gridano il suo nome, lo inseguono, tutti che lo toccano, lo baciano.
L’affetto è incontenibile: vorrebbero quasi rapirlo.
Maradona è confusione e Napoli è la città perfetta per il suo genio primitivo.
🇦🇷⚽🎙️
Maradona è stato un capolavoro e dentro un capolavoro ognuno ci trova quello che vuole.
In questo mio viaggio che ho percorso nei vicoli di Napoli, tra i profumi di street food e la gente che ancora - giustamente - vive nel suo mito, cercavo il bello di Diego, le pagine colorate, storie e aneddoti da raccontare ai milioni di bambini che amano questo sport di cui Maradona è stato l’emblema più alto.
Durante questo cammino ho respirato l’odore buono dell’erba bagnata: verdissima: ecco, se il calcio ha un profumo è questo.
Ma, andando avanti, mi sono accorto che più dell’atleta a me interessava l’uomo: mi sono messo alla ricerca delle persone che erano con lui in quegli anni e ho chiesto a tutti loro di raccontarmi Diego, prima ancora di Maradona.
Sono arrivato fino in Argentina.
La notizia della sua morte mi aveva sconvolto.
Ma più andavo avanti in questo mio cammino e più compariva limpido nella mia mente il sorriso generoso di Diego, con i suoi occhi neri, felici, i riccioli sulle spalle e il suo miglior amico - il pallone - sotto al braccio.
Quando ho finito di scrivere questo libro avevo già maturato la consapevolezza che la leggenda di Maradona non ha la presunzione di essere tramandata attraverso un’unica inoppugnabile verità.
Resta dentro di me una sola - grande - domanda: che cosa sarebbe stato il talento di Maradona senza Napoli? Senza gli Ultimi? Uno straordinario campione di calcio, come altri, forse più degli altri, ma senza quegli ultimi non sarebbe mai stato un personaggio immortale.
Enzo Beretta
Il Re degli ultimi. I sette anni meravigliosi e folli di Maradona a Napoli è un libro di Enzo Beretta edito da Ultra edizioni, con la prefazione di Fabrizio Roncone.
Il volume è disponibile in tutte le librerie e negli store online.
L’audiolibro è stato realizzato da Podmedia, voce di Enzo Beretta, sound design di Riccardo Luchini.
Puoi ascoltarlo gratuitamente su tutte le più importanti piattaforme.
Lascia un commento e condividi il link con i tuoi amici.
E, non dimenticare: Viva Diego! 🇦🇷⚽
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L’AUDIOLIBRO DI ENZO BERETTA
Aveva in mente una missione precisa: rendere felici gli ultimi, vincere per tutti quelli che di solito perdono.
1984 - 1991. I sette anni di Diego Armando Maradona a Napoli sono il meglio della sua vita.
Re e popolo, insieme. Praticamente la stessa cosa.
Arriva in una squadra che sta per retrocedere e l’accompagna alla gloria, vincitore dove non si era vinto mai. La vera magìa, qui, è far sognare tutti: il destino di milioni di persone dipende da un suo dribbling, da una sua giocata, da un suo gol. Nella vita va tutto male? Beh, in compenso il Napoli è primo in classifica. Un miracolo. E infatti all’ombra del Vesuvio lo pregano più di San Gennaro.
Gridano il suo nome, lo inseguono, tutti che lo toccano, lo baciano.
L’affetto è incontenibile: vorrebbero quasi rapirlo.
Maradona è confusione e Napoli è la città perfetta per il suo genio primitivo.
🇦🇷⚽🎙️
Maradona è stato un capolavoro e dentro un capolavoro ognuno ci trova quello che vuole.
In questo mio viaggio che ho percorso nei vicoli di Napoli, tra i profumi di street food e la gente che ancora - giustamente - vive nel suo mito, cercavo il bello di Diego, le pagine colorate, storie e aneddoti da raccontare ai milioni di bambini che amano questo sport di cui Maradona è stato l’emblema più alto.
Durante questo cammino ho respirato l’odore buono dell’erba bagnata: verdissima: ecco, se il calcio ha un profumo è questo.
Ma, andando avanti, mi sono accorto che più dell’atleta a me interessava l’uomo: mi sono messo alla ricerca delle persone che erano con lui in quegli anni e ho chiesto a tutti loro di raccontarmi Diego, prima ancora di Maradona.
Sono arrivato fino in Argentina.
La notizia della sua morte mi aveva sconvolto.
Ma più andavo avanti in questo mio cammino e più compariva limpido nella mia mente il sorriso generoso di Diego, con i suoi occhi neri, felici, i riccioli sulle spalle e il suo miglior amico - il pallone - sotto al braccio.
Quando ho finito di scrivere questo libro avevo già maturato la consapevolezza che la leggenda di Maradona non ha la presunzione di essere tramandata attraverso un’unica inoppugnabile verità.
Resta dentro di me una sola - grande - domanda: che cosa sarebbe stato il talento di Maradona senza Napoli? Senza gli Ultimi? Uno straordinario campione di calcio, come altri, forse più degli altri, ma senza quegli ultimi non sarebbe mai stato un personaggio immortale.
Enzo Beretta
Il Re degli ultimi. I sette anni meravigliosi e folli di Maradona a Napoli è un libro di Enzo Beretta edito da Ultra edizioni, con la prefazione di Fabrizio Roncone.
Il volume è disponibile in tutte le librerie e negli store online.
L’audiolibro è stato realizzato da Podmedia, voce di Enzo Beretta, sound design di Riccardo Luchini.
Puoi ascoltarlo gratuitamente su tutte le più importanti piattaforme.
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