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Il luogo del pensiero di Giorgio Gaber ispira i dialoghi contenuti in questi dialoghi ricchi di umanità libere
7 GEN 2023 · Per capirne “un tubo” Gerardo Ferrara raccoglie il racconto di Rocco Carbone,
portatore sano del Cento4.
Lo Spazio 104 nasce ispirato da alcuni versi deel poeta Robert Frost, diceva:
In me in un bosco si biforcò il cammino,
io scelsi il meno battuto
questo cambiò completamente le cose.
Questo è l'avvio del percorso 104 che si spinge al largo abbandonando il porto sicuro, lasciare le certezze, fare cultura in modo diverso.
28 DIC 2022 · Dal nuovo Luogo del pensiero un dialogo con Gerardo ferrara ci accompagna sulle strade dell'attualità.
Negli studi di UPTpod e ILR durante gli scatti fotografici di: Women Life Freedom liniziativa che vuole mettere attenzione sui diritti di libertà delle donne iraniane, un discorso più ampio da una prospettiva diversa sui diritti umani e su quali siano realmente le libertà anche nel mondo occidentale.
9 DIC 2022 · Inveloveritas è un progetto di moda e design che riflette sui significati della tradizione nella contemporaneità.
Attraverso l’osservazione della società contemporanea Inveloveritas reinterpreta geometrie, motivi, trame e colori della tradizione sarda nell’arte e nell’artigianato, per dare loro una “nuova tradizione” nel presente.
Giuseppe Scalas unisce la passione per l’arte, il disegno e l’artigianato all’impegno sociale nel campo dell’educazione
creativa.
Maria Francesca Maniga, da sempre attratta dalle forme del corpo umano, fonde la passione per le linee essenziali
delle sue amate sagome femminili a quella per i colori sgargianti e sfrontati, riunendo nella pittura a mano i diversi impulsi di idee.
Entrambi vedono nell’artigianato e nel design, un ragionamento un’occasione di impegno sociale e mirano a proporre capi e oggetti che siano veicolo di significato e ponti di comunicazione.
Musiche:
Giuni Russo – L'addio
Giuni Russo – La sua figura
Giuni Russo – Abbronzate dai miraggi
Radiodervish – Out of time
Raoul Moretti – Nel fluire
9 DIC 2022 · (S)cambiare. Socialità Sensibilizzazione Sostenibilità (S)cambio.
(S)cambiare è un'associazione di promozione sociale formalmente costituita nel 2012 ma attiva fin dal 2008 come gruppo informale. Promuove iniziative culturali, ludiche e formative in ambito educativo, della sostenibilità ambientale e cooperazione locale e internazionale.
Il suo team è multidisciplinare e annovera diversi professionisti dell’ambito educativo e dell’inclusione sociale. L’associazione ha lavorato attraverso metodologie attive e partecipative all’interno di contesti formali (scuole e università) e informali (festival e gruppi) svolgendo formazione in gruppo, attività di ricerca - azione e di sensibilizzazione, progetti di cooperazione in Sardegna e Ghana (Africa Occidentale).
(S)cambiare si propone di aprire spazi di condivisione, conoscenza e scambio tra persone e gruppi con l’intento di innescare processi di partecipazione attiva, responsabilità e pensiero critico.
L’associazione è attualmente impegnata nel progetto “Educare al confine: laboratorio di contrasto al razzismo e xenofobia”. "Educare al Confine" è un percorso laboratoriale che si pone come obiettivo generale la prevenzione e il contrasto al razzismo e alla xenofobia tra i giovani per favorire un contesto accogliente e inclusivo all'interno delle comunità. Il Progetto è rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado e si avvale dell’utilizzo di metodologie esperienziali quali il gioco/dopo gioco. Durante gli incontri vengono letti, discussi e giocati temi legati all’incontro/scontro, all’accoglienza/respingimento, all’inclusione/esclusione.
Giuseppe Scalas - Barbara Pani - Francesca Agus
9 DIC 2022 · Camminare il bosco, non soltanto camminare nel bosco.
Sperimentare la possibilità di un'esperienza materica, lungo i sentieri in pendenza leggera del Vulcano Arci.
Percorrerli con il corpo, prima che con qualsiasi altra mediazione - pur potente - di movimento.
Mettere i passi uno dietro l'altro, lasciare a loro l'impegno dell'ingresso, prima dello sguardo che irresistibilmente si allunga e che sistematicamente li precede.
Camminare il bosco, e sostare nel suo mezzo. Dove è il silenzio depositato da milioni di anni della pietra nera d'ossidiana.
Avvertire la calma e l'urgenza insieme di tutta la sua memoria, contenuta e quasi trattenuta nella densità del vetro vulcanico.
Decidere ogni volta - ogni giorno - come assumere la responsabilità di farsi narrazione, come portare la propria voce di donna senza farsi portavoce di una pietra. La pietra non ha voce di essere umano, l'impegno è non dimenticarlo e
non cadere nella tentazione di crederlo, nemmeno per un momento.
Giulia Balzano
9 DIC 2022
9 DIC 2022 · La storia ,e il viaggio,di Mohamed,dalle terre africane a quelle
sarde,verrebbe da accomunarla ad una singolare,quanto meravigliosa,
storia (declinata da alcuni musicisti sardi e di Dakar qualche tempo fa)
di un piccolo uccello africano, Chadal, che ogni anno migra dalla
Sardegna al Senegal.In un viaggio di approdi e ripartenze affidato a
piedi che camminano di poesia e danno un "calcio" al destino.
9 DIC 2022 · Comunità?...E' il Pane con la P maiuscola. Un paese vuol dire...arrivare
e sentire il profumo del pane...il luogo del pensiero.Un ricordo
bambino, una pietra che gira che schiaccia che
macina... la pietra gira perché gira una mula ad essa legata...i
chicchi di grano, il profumo e la luce intensa della farina...Mulinu.La
macina di Barbagia
9 DIC 2022 · Vivo a Mercato S. Severino con un cane che si chiama Alfa, lavoro e penso in una cantina del
seicento dove dipingo quadri per amore e creo ceramiche per alimentare il fuoco dell'utopia.
Sono incisore per nobile incoronazione e falegname per ancestrale vocazione.
Scrivo poesie perchè il tempo è un concetto che non comprendo. Ascolto musica e amo il cinema,
andavo spesso a teatro...ma non ricordo nulla.
Mi chiamo Giovanni Cavaliere e sono nato dove vivo.
9 DIC 2022 · Grazie al lavoro della cooperativa il Sicomoro di Cagliari e grazie soprattutto al lavoro delle due referenti, Antonella e Stefania, ho potuto incontrare i “minori stranieri non accompagnati”che abitano la Comunità Su Coccu di Sarroch (CA)…abbiamo condiviso un percorso di conoscenza e di scambio utilizzando come punto e linguaggio di incontro il testo di Gaber-Luporini “Il luogo del pensiero”…i ragazzi lo hanno accolto, indagato, traslato nelle loro lingue di provenienza (Gambia, Sierra Leone, Togo, Guinea, Egitto, Algeria, Kosovo) e riproposto, in poche settimane, in una sorta di racconto individuale e collettivo… abbiamo “adottato” una comune suoneria WhatsApp trasformando il suono in un canto nel quale, con tutta l’ironia e i versi del caso, ci siamo riconosciuti in un nostro personale saluto…un tamburo ha poi sancito questa singolare esperienza di “babele” ritmica, sonora, espressiva….un piccolo luogo immaginario, un po' inconsueto, un angolo inventato o forse vero condiviso e reso percorribile dalla presenza dei/lle mediatori/trici culturali Fabrio, Rodrigue, Valeria, Brebeddine, NourEddine….
I protagonisti di questa storia sono: Yacub, Takiou, Bailo, Diarra, Souleymane, Oumar, Zahir, Mohamed, Kossai, Islam, Ossama, Ahmed, Ali, Sekouba.
Grazie a loro abbiamo vissuto un “luogo del pensiero,dove l'uomo del futuro sta crescendo con l'idea di sé, ma con l'idea del mondo. Dove l'uomo più solo non è mai in un deserto se non chiude il proprio cuore,ma ogni giorno sa tenere il cuore aperto.”
Il luogo del pensiero di Giorgio Gaber ispira i dialoghi contenuti in questi dialoghi ricchi di umanità libere
Informazioni
Autore | Virginio Cremona Editore |
Organizzazione | Virginio Cremona Editore |
Categorie | Cultura e società |
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