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L’essere padre in carcere è uno degli aspetti più dolorosi della vita reclusa, significa fare i conti con una assenza incolmabile che, inevitabilmente, lascia tracce indelebili nella crescita dei figli...
mostra di piùDa questo contesto è nato il Progetto Liberandia, presso la Casa di Reclusione di Saluzzo ( Cuneo), finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con il desiderio di dare ai detenuti uno spazio per raccontarsi in modo sincero e di scrivere una storia per bambini.
Il Progetto ha coinvolto tredici papà, due educatrici dell’Istituto Penitenziario, l’equipe psico-antropologica dell’Associazione Mamre di Torino, lo scrittore Yosuke Taki, l’illustratrice Francesca Reinero, la casa editrice Scritturapura e il coordinamento di Grazia Isoardi.
Il percorso, della durata di sei mesi, si è sviluppato attraverso un Laboratorio di Scrittura Creativa che è stato accompagnato e condiviso da tutti i professionisti del Progetto.
Nell’ultima fase di lavoro il gruppo si è concentrato sulle parole più utilizzate durante il percorso, parole che poi sono diventate gli ingredienti principali della storia finale.
IL BOSCO BUONANOTTE parla di maschere e solitudini, illusioni e assenze, mancanze e non detti. E’ una storia nata in carcere ma parla a tutti perché a tutti può capitare di perdersi in un bosco e di far fatica a ritrovare la strada giusta che riporta a casa.
L’essere padre in carcere è uno degli aspetti più dolorosi della vita reclusa, significa fare i conti con una assenza incolmabile che, inevitabilmente, lascia tracce indelebili nella crescita dei figli...
mostra di piùDa questo contesto è nato il Progetto Liberandia, presso la Casa di Reclusione di Saluzzo ( Cuneo), finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con il desiderio di dare ai detenuti uno spazio per raccontarsi in modo sincero e di scrivere una storia per bambini.
Il Progetto ha coinvolto tredici papà, due educatrici dell’Istituto Penitenziario, l’equipe psico-antropologica dell’Associazione Mamre di Torino, lo scrittore Yosuke Taki, l’illustratrice Francesca Reinero, la casa editrice Scritturapura e il coordinamento di Grazia Isoardi.
Il percorso, della durata di sei mesi, si è sviluppato attraverso un Laboratorio di Scrittura Creativa che è stato accompagnato e condiviso da tutti i professionisti del Progetto.
Nell’ultima fase di lavoro il gruppo si è concentrato sulle parole più utilizzate durante il percorso, parole che poi sono diventate gli ingredienti principali della storia finale.
IL BOSCO BUONANOTTE parla di maschere e solitudini, illusioni e assenze, mancanze e non detti. E’ una storia nata in carcere ma parla a tutti perché a tutti può capitare di perdersi in un bosco e di far fatica a ritrovare la strada giusta che riporta a casa.
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Autore | Voci Erranti |
Organizzazione | Voci Erranti |
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