2 LUG 2020 · L'impresa sociale in ambito culturale rimane ancora una potenzialità più che una realtà. Non sembra però ancora esistere una "massa critica" d'imprese di questa tipologia in grado di connotare con le loro attività di interesse generale un settore chiave dell'economia e della società. Le buone pratiche non mancano, così come un interesse crescente per l'imprenditoria sociale da parte di diversi attori dell'ecosistema culturale: dal terzo settore associazionistico ai nuovi centri di innovazione culturale; dal mondo cooperativo fino alle industrie della cultura mainstream. Quel che forse serve in questa fase è anche un maggior investimento da parte della cooperazione sociale, nella convinzione che la produzione culturale e la gestione delle sue risorse rappresentano uno dei "nuovi settori" in cui operare, ma non solo. La cultura è infatti un vettore di cambiamento più profondo. Può riconfigurare, ad esempio, l'approccio ai servizi di welfare e può rappresentare un driver di sviluppo di filiere economiche (turistiche, ambientali, ecc.) intorno alle quali potenziare la capacità di inclusione di soggetti fragili e la coesione territoriale. Con questo webinar Cgm intende avviare un percorso conoscitivo e di dialogo con gli stakeholder del settore, oltre che con le proprie imprese e reti consortili, allo scopo di dotarsi di una strategia che non è solo di posizionamento, ma anche di contributo allo sviluppo di un nuovo approccio all'impresa sociale "a base culturale".
Introduce Andrea Biondello, modera Flaviano Zandonai
Con Paolo Venturi (Aiccon), Romina Surace (Symbola), Irene Bongiovanni (Confcooperative Cultura Turismo Sport), Enrico Pesce (Consorzio Sociale Filo da Tessere)