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Una raccolta di "classici" della psichiatria e della psicologia da ascoltare e su cui meditare
AudioLibri di Psychiatry on line Italia
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12 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
TRADUZIONE DAL TEDESCO di Antonello Sciacchitano
Legge Marco Tieri
7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
TRADUZIONE DAL TEDESCO di Antonello Sciacchitano
Legge Marco Tieri
7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
TRADUZIONE DAL TEDESCO di Antonello Sciacchitano
Legge Marco Tieri
7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
TRADUZIONE DAL TEDESCO di Antonello Sciacchitano
Legge Marco Tieri
7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
TRADUZIONE DAL TEDESCO di Antonello Sciacchitano
Legge Marco Tieri
7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
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7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
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7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
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Legge Marco Tieri
7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
7 LUG 2024 · Nel 1915, Freud decise di tenere una serie di lezioni all’Ateneo di Vienna, dove era libero docente; queste lezioni divise in tre parti rappresentano la prima occasione in assoluto in cui Freud parlò ad un pubblico misto ed aperto, composto da curiosi, gente comune, studenti, medici.
Con l’inconfondibile stile pacato e chiaro che lo distingueva, che oggi diremmo divulgativo nel senso più alto, le lezioni furono in seguito tradotte in tutte le lingue e riprese con successive correzioni, fino alla seconda serie del 1932.
Esse fecero conoscere Freud e la psicoanalisi nel mondo, e ne contengono tutti i concetti fondamentali.
Un piccolo aneddoto: fra le file del pubblico era seduto un giovane medico, Max Schur, che rimase affascinato, e che molti anni dopo, nel 1928, diventerà il medico personale di Freud che lo accompagnò fino alla morte avvenuta nel ’39. Così scrive:
“Rivedo ancora l’ingresso nell’aula dell’istituto psichiatrico. Ricordo la sua voce, non ancora alterata dalle mutilazioni chirurgiche posteriori. Lo vedo davanti a me, in cappotto di pelliccia e cappello a cilindro. Egli parlava senza servirsi di appunti, eppure tutto ciò che disse fu poi pubblicato parola per parola”.
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Informazioni
Autore | Psychiatry On Line Italia |
Organizzazione | Psychiatry On Line Italia |
Categorie | Salute mentale , Istruzione , Libri |
Sito | www.psychiatryonline.it |
boll001@pol-it.org |
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