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Attenti al cane

  • Capitolo 2 - Meglio tardi che mais

    3 APR 2020 · Deviazioni cognitive - "Il filtro mentale" - L'influenza del sentimento nel nostro giudizio
    Ascoltato 9 min. 51 sec.

Questo corso si pone lo scopo di rendere consapevoli gli ascoltatori dell’esistenza di tranelli, tesi dalla fisiologia del nostro cervello che utilizza strumenti quali l’istinto, i sentimenti, le emozioni e...

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Questo corso si pone lo scopo di rendere consapevoli gli ascoltatori dell’esistenza di tranelli, tesi dalla fisiologia del nostro cervello che utilizza strumenti quali l’istinto, i sentimenti, le emozioni e il pregiudizio per automatizzare e rendere veloci i suoi processi, a scapito dell’oggettività e della razionalità. La consapevolezza dell’involontarietà di certi comportamenti porta a una più attenta ponderazione dei giudizi e a una rivalutazione delle opinioni proprie e altrui, con benefiche ricadute in termini di efficienza aziendale e di relazioni personali.

Cosa succede nella nostra testa quando una persona parla con noi? Ciò che ascoltiamo coincide con ciò che viene detto? Che ruolo ha la nostra opinione dell’”Altro” nel processo di comprensione e giudizio dei concetti ricevuti? Come mai talvolta perdiamo l’attenzione? Perché capita che il nostro pensiero divaghi senza che ce ne rendiamo conto? Che differenza c’è fra “sentimento” ed “emozione” e che ruolo giocano nel processo cognitivo? “Non capire” è sempre colpa di chi parla? L’estrema sintesi è l’unica via per facilitare la comprensione?

Queste e altre domande nascono dall’osservazione di comuni e quotidiane relazioni umane problematiche. Raramente proviamo a dargli una risposta, eppure, raggiungere la consapevolezza che molti malintesi e molta della ruggine esistente fra gli esseri umani sia dovuta ad automatismi involontari del nostro cervello, produce un drastico cambiamento nei processi valutativi di concetti e persone, e induce a un atteggiamento più tollerante e razionale, con immaginabili benefici nelle attività e nel benessere aziendale: migliore intesa personale, maggiore e più rapida comprensione dei concetti espressi in riunione, maggiore focalizzazione e concentrazione nella ricerca di soluzioni, formazione di un genuino pensiero collettivo in aggiunta a quello personale, maggiore disponibilità nella valutazione dei pro e contro nelle opinioni degli altri, coesione dei gruppi di lavoro, più libera circolazione di informazioni fra persone, sono solo alcuni dei possibili esempi di tali benefici.

Il titolo “Attenti al cane” deriva dalla reazione automatica, inconsapevole, e non controllabile, che avviene nel cervello umano al recepimento di un concetto noto; senza poterlo impedire, tale concetto viene rappresentato nella mente con un’immagine tratta dalla memoria, un’immagine di repertorio. Per questa ragione il “cane” visualizzato è diverso per ogni ascoltatore e diverso da quello a cui pensava l’oratore, e proprio questa diversità può diventare facilmente fonte di errori e incomprensioni.
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Autore Codcast Channel
Categorie Corsi
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