Voci dal Passetto - Quarantanovesima puntata

2 giu 2021 · 27 min. 54 sec.
Voci dal Passetto - Quarantanovesima puntata
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La storia delle grotte del Passetto vi affascina?😍 Ne volete sapere sempre di più?👍 In questa terza puntata della trilogia sul mare di Ancona troverete tutte le risposte: il Prof....

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La storia delle grotte del Passetto vi affascina?😍 Ne volete sapere sempre di più?👍 In questa terza puntata della trilogia sul mare di Ancona troverete tutte le risposte: il Prof. Dubbini vi racconterà qualcosa sulla vita di questo luogo magico, tra usi costumi attività microeconomia e storia anconetana e italiana... A seguire un intermezzo molto "sperimentale"🔨🔗⛵ in cui potrete ascoltare direttamente i "rumori del lavoro in grotta", con la gentile collaborazione di grottaroli doc quali i Proff. Guerci e Signorini: è il modo di SB On Air per omaggiare l'indimenticato Maestro di Pollution, Franco Battiato 🎼🎵🎵🎵
Ma l'esclusiva è un'intervista della 3C SPORT a Sauro Marinelli 🎙ultimo pescatore con licenza delle Grotte del Passetto: imperdibile!
Il tutto tra brani di Battiato e di Zucchero: EVVIVA IL MARE E EVVIVA LA LIBERTA'!-) 🐋🐬🐟🐠🐡🐙🐚🦀
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Commenti
GIULIA POLEI

GIULIA POLEI

2 anni fa

La storia delle grotte e del Passetto è molto particolare e interessanti sono anche i racconti dei nostri nonni, di tutto il lavoro che hanno fatto per creare questo magnifico posto. Nei secoli passati si sono presentate alcune illegalità sulla proprietà delle grotte, prima ognuno aveva la sua e poteva usarla come voleva e le leggi non erano dure come adesso. Queste grotte hanno anni e anni di storia e questo è pazzesco perché per ognuna ci sarebbe un racconto da fare e catturerebbe la curiosità di tutti. Alcuni giovani come i loro genitori o nonni hanno seguito la stessa via come per esempio quella di lavorare come pescatore, altri invece hanno preferito scegliere un altro mestiere o seguire un'altra passione. Al giorno d'oggi noi giovani tendiamo molto a seguire il nostro istinto e la nostra libertà, non seguiamo più quello che ci hanno lasciato i nostri nonni o genitori prima di noi perché i tempi sono cambiati e si preferisce fare altro, però ne dobbiamo comunque tenere conto perchè magari potrebbero servire in futuro.
I

ILEA ROSSI

2 anni fa

La magia del raccontare la storia della propria terra, o in questo caso, del proprio mare, è sempre emozionante e incantevole. Il fatto di aver voluto evidenziare l'aspetto sentimentale ed affettivo che molte persone di Ancona provano e hanno provato con le grotte del Passetto, è stata una scelta molto azzeccata, poiché trasmette più vicinanza con l'ascoltatore e rende il podcast ancora più interessante. Come afferma il Prof. Dubbini: "il cambiamento che è avvenuto dopo la Seconda Guerra Mondiale, ci fa capire quanto sono preziosi i racconti del passato. Veniamo da una storia che ci insegna tantissime cose e da un luogo come questo si può imparare molto". Anche il mio bisnonno, ex ferroviere, è stato uno di coloro che ha costruito una grotta al Passetto e mi ricordo che da piccola, durante l'estate, molte volte ci ritrovavamo lì tutti insieme, in quel posto magico a passare del tempo facendo mille bagni e grandi mangiate. Questo podcast mi è piaciuto molto, mi ha fatto ricordare tantissimi aspetti e flashback che molte volte, nella vita di tutti i giorni, si dimenticano, ma a cui è giusto anche dare molta importanza... ottimo lavoro!
FEDERICA PETRUCCI

FEDERICA PETRUCCI

2 anni fa

Spesso da piccola mi è capitato di andare alle grotte del passetto , perchè un mio parente ne possedeva una . Per questo ho trovato questo podcast molto interessante , per scoprire l’origine e la storia di questo posto dove ho passato la maggior parte dell’infanzia . Mi ha colpito anche quanto si è detto sullo sviluppo del settore terziario negli ultimi anni . Penso che con l’aumento degli operai che lavorano nelle industrie , anziché dedicarsi ad attività artigianali , sia cambiato anche il rapporto tra produttore e cliente . Infatti in passato c’era la possibilità di parlare direttamente con colui che produceva quanto si comprava , mentre oggi questa possibilità non è quasi più presente , purtroppo .
R

Rebecca

2 anni fa

Mi è piaciuto questo podcast perché ho trovato interessante la storia post bellica della nostra carissima città natale cioè “Ancona”. Noi non ci pensiamo ma siamo cambiati a livello sociale e professionale; una volta si svolgevano solo lavori di agricoltura e artigianato mentre dal dopo guerra a oggi ci stiamo evolvendo con più aziende e terziario ecc… Poi ho apprezzato la sincerità del Prof. Dubbini che riflette sul fatto che oggi non siamo completamente liberi di fare ciò che vogliamo (in fondo è proprio così) e a volte non possiamo fare ciò che ci rende più felici perché pressati dalle norme sociali e dallo Stato. Mi ha fatto sorridere l’intervista al pescatore Sauro Marinelli che con la sua ironia ha raccontato tutta la sua storia. Questo signore è da stimare perché ha iniziato a lavorare come pescatore quando aveva solo 14 anni e lavora tutt’oggi... Bravo e simpatico!
MATILDE MATTEUCCI

MATILDE MATTEUCCI

2 anni fa

mi è piacuita molto la storia che racconta il passetto, delle persone libere, del secondo dopoguerra, secondo me è anche bello il rumore in sottofondo, i rumori che sentiamo di solito al mare ecc... perchè mi trasmettono tradizionalità, allegria, è molto bello sentire parlare il primo intervistato in questo modo perchè si sente che ci mette passione e gli piace quello che fa, a differenza di molti lavoratori di oggi, che si sentono obbligati a fare certi mestieri, e magari non amandoli, li svolgono anche male. Per quanto riguarda le musiche ritengo siano molto adatte al tema. Ho trovato interessante tutto!
R

Rebecca Francelli

2 anni fa

Questo podcast mi ha trasmesso tanta tradizione e autenticità; a partire dal modo di parlare di ciascuno degli intervistati, fino alla riproduzione dei rumori tipici del posto. Fa molto riflettere la questione della proprietà delle grotte e il fatto che, anche se spesso non ce ne accorgiamo, lo Stato italiano ci controlla costantemente e il semplice possesso di una “semiresidenza” al Passetto viene considerato al limite tra abusivo e legale. Come detto dal primo intervistato, una zona di mare come questa non può essere caratterizzata che da persone libere, attributo molto raro al tempo d’oggi, e da coloro che hanno tanta esperienza da poter raccontare ed insegnare.
Alessia Chevez

Alessia Chevez

2 anni fa

Di questa trasmissione, mi è piaciuto molto l’argomento riguardante le proprietà: ci fa capire come funzionava la società in passato e come è cambiata rispetto ad oggi… Il prof. Dubbini ci racconta anche come tutte le grotte sono state costruite con sforzo: chi voleva, scendeva la rupe e si scavava la propria grotta; questo atto di farla con le proprie mani creava un fortissimo legame affettivo e di responsabilità con il luogo che poi veniva ereditato di padre in figlio. Molto interessante l’intervista a Sauro Marinelli: ci dà un’idea di una persona che vive della sua passione, una persona libera che non dipende da nessuno, organizza e realizza in autonomia il proprio lavoro. Non c’è cosa più soddisfacente di poter trasformare la propria passione nel proprio lavoro, e sarebbe a mio avviso raggiungere il massimo traguardo nell’ambito lavorativo.
LUCA FILIPPETTI

LUCA FILIPPETTI

2 anni fa

Questo podcast è molto importante per far capire a tutti com'è la vita nelle grotte del Passetto: penso che tutti gli anconetani dovrebbero ascoltare le parole del professore Dubbini che ci racconta la storia di Ancona e dell’Italia dagli anni '40 in poi. Ovviamente la canzone di Battiato è azzeccata, parla del mare e della spiaggia. Grazie a questo podcast sono riuscito a scoprire cosa ci fosse prima che furono costruite le scalinate del Passetto, cioè, un sentiero creato da tutte le persone che si volevano fare una propria grotta. Molto emozionante e divertente ascoltare vecchi pescatori anconetani, che ci fanno capire quanto sia bello e appassionante per loro pescare e passare la maggior parte del loro tempo nelle grotte. In questo podcast si parla del nostro mare e di quanto sia bello, ma a volte noi anconetani non riusciamo ad apprezzarlo, pur essendo molto rinomato in tutto il mondo: infatti al Passetto è stato girato un cortometraggio sui grottaroli e su come si vive la stagione estiva in Ancona.
c

camilla vecchione

2 anni fa

Scoprire l’origine e la storia delle grotte del passetto e delle attività marittime che si svolgevano e si svolgono tutt’ora all’interno di esse, è sempre un’emozione unica, specialmente se ascoltiamo le testimonianze di chi sa cosa vuol dire lavorare sodo e faticare per una passione che si coltiva da una vita. Le grotte, per l’appunto, testimoniano la straordinaria prova di amore dei grottaroli anconetani per il mare, cioè di coloro che in passato hanno scavato i sentieri per raggiungere il mare dalla rupe, in cui adesso troviamo le famose scalinate del passetto, solamente con le proprie forze e i propri sacrifici. E’ inoltre incredibile sapere come l’Italia abbia subito cambiamenti così significativi con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, soprattutto nel settore terziario, con un notevole incremento di operai che lavorano nelle industrie. Di conseguenza, diciamo che oggigiorno sono sempre meno le persone che si dedicano ad attività artigianali e manuali, come ad esempio il falegname o perché no, anche il pescatore, ragion per cui le Grotte del Passetto perdono quella magica ed incantevole atmosfera che si percepiva in passato. Per me invece, questo posto così unico nella sua semplicità, avrà sempre dei ricordi affettivi legati all’infanzia.
M

Miriam Sola

2 anni fa

Durante il discorso del professor Dubbini, mi sono resa conto di come gli artigiani e le piccole botteghe siano in difficoltà al giorno d'oggi, e questo a causa delle grandi industrie e dei grandi venditori anche online, come Amazon che ormai sta monopolizzando il commercio e soffocando le piccole - ma anche grandi - aziende. Di questo, la catena di commercio online più grande e ricca d’Europa e America, ha preso atto: infatti ultimamente ha adottato l’iniziativa di aiutare i piccoli venditori, ma nonostante questo il settore dell'artigianato rimane comunque penalizzato. Oltre a ciò, la voce rotta e grave del pescatore Sauro Marinelli, assieme ai suoi racconti, alla sua esperienza e alla sua passione in ciò che fa, dovrebbe far riflettere coloro che vogliono snaturalizzare il patrimonio culturale del nostro Passetto, privandolo della propria identità: al contrario, si dovrebbero proteggere e tutelare quelle grotte dove sono state scritte le storie di nonni e antenati, come se fossero delle statue o dei dipinti di artisti come Raffaello, Leonardo o Michelangelo. Infine, vorrei rivolgere i miei complimenti a coloro che hanno lavorato su questo podcast che si è rivelato interessante, piacevole e vero grazie ai suoni del vento (nonostante, credo, fosse risultato d’ingombro durante la registrazione, in realtà ha forgiato il realismo del progetto), dei gabbiani e degli attrezzi usati dai pescatori, coinvolgendo ancora più noi ascoltatori nel suggestivo ambiente delle grotte.
Ammel Chaabane

Ammel Chaabane

2 anni fa

La Seconda Guerra Mondiale ha portato all'Italia cambiamenti significativi: se prima la nostra terra veniva portata avanti grazie alla manodopera, ora è diventato un Paese soprattutto di imprenditori e impiegati. E' grazie a questa speciale intervista che oggi conosciamo il pensiero di una piccola parte della popolazione che... sta pian piano scomparendo! Avere una grotta negli anni '40 in Ancona significava essere contadini, pescatori o artigiani: infatti i sentieri per raggiungere il mare dalla rupe, erano stati "scavati" ed erano stati realizzati proprio da loro. I controlli delle autorità non erano rigidi come adesso, dunque pian piano anche altri iniziarono a costruire e scavare le grotte, come ad esempio ferrovieri o operai del cantiere navale del porto: lo stato, infatti, non si preoccupava dei margini sociali, diciamo... Da amante della mitologia, mi ha colpita la scelta della canzone al minuto 13:09: all'interno del brano di Battiato vengono citate le famose sirene di Ulisse, creature marine abitanti delle isole: sono a noi note perché Omero le descrive come la fine di ogni marinaio incauto. E' tutto merito del signor Sauro e di questo ascolto se ora sappiamo la verità che si cela dentro queste "cupe e fredde" grotte.
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Autore SB OnAir
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