Vite d'archivio - Ep.4 (Renato Guttuso)
22 giu 2021 ·
1 min. 14 sec.
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Descrizione
Oggi vi accompagniamo in un viaggio nella storia dell’arte italiana. Protagonista di questo nuovo episodio di “Vite d’Archivio”, alla riscoperta dei tesori custoditi nell’archivio dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma,...
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Oggi vi accompagniamo in un viaggio nella storia dell’arte italiana.
Protagonista di questo nuovo episodio di “Vite d’Archivio”, alla riscoperta dei tesori custoditi nell’archivio dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, è il pittore Renato Guttuso.
Guttuso fu tra i principali esponenti della pittura neorealista italiana, le cui opere si caratterizzano per il forte impegno sociale, morale e politico.
Si forma studiando le correnti figurative moderne europee, avvicinandosi all’espressionismo. Nel 1947 fonda il Fronte Nuovo delle Arti insieme a Birolli, Fazzini e Morlotti, mentre dal 1948 aderisce al movimento neorealista, abbandonando così l’espressionismo e adottando invece una visione più ampia e corale.
Negli anni Sessanta elabora un nuovo interesse per l'avanguardia europea. Superato l'intento sociale e celebrativo, Guttuso presenta una serie di opere in cui il linguaggio iconografico, caratterizzato da accesi cromatismi, si arricchisce di riferimenti allegorici derivanti dalla rielaborazione dei grandi maestri.
Nel 1961 Mondadori pubblica le sue illustrazioni della Divina Commedia e nello stesso anno Guttuso organizza una mostra itinerante negli Istituti Italiani di Cultura dell’intera Scandinavia, tra cui quello di Stoccolma.
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Protagonista di questo nuovo episodio di “Vite d’Archivio”, alla riscoperta dei tesori custoditi nell’archivio dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, è il pittore Renato Guttuso.
Guttuso fu tra i principali esponenti della pittura neorealista italiana, le cui opere si caratterizzano per il forte impegno sociale, morale e politico.
Si forma studiando le correnti figurative moderne europee, avvicinandosi all’espressionismo. Nel 1947 fonda il Fronte Nuovo delle Arti insieme a Birolli, Fazzini e Morlotti, mentre dal 1948 aderisce al movimento neorealista, abbandonando così l’espressionismo e adottando invece una visione più ampia e corale.
Negli anni Sessanta elabora un nuovo interesse per l'avanguardia europea. Superato l'intento sociale e celebrativo, Guttuso presenta una serie di opere in cui il linguaggio iconografico, caratterizzato da accesi cromatismi, si arricchisce di riferimenti allegorici derivanti dalla rielaborazione dei grandi maestri.
Nel 1961 Mondadori pubblica le sue illustrazioni della Divina Commedia e nello stesso anno Guttuso organizza una mostra itinerante negli Istituti Italiani di Cultura dell’intera Scandinavia, tra cui quello di Stoccolma.
Informazioni
Autore | IIC Stockholm |
Organizzazione | IIC Stockholm |
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