Via Farini, Piazza Cavour
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Descrizione
Il portico più elegante e finemente decorato del centro storico è quello di Via Farini, oggi caratterizzato dai lussuosi negozi e famoso per lo struscio, il passeggio più raffinato della...
mostra di piùLa via chiude a nord il cosiddetto Quadrilatero, la zona dei mercati e delle vie commerciali. L'ampia strada ad andamento curvilineo, risulta dall'unione di quattro differenti antiche vie, frutto di un’accurata operazione urbanistica da parte dell'ingegnere Coriolano Monti, nel 1860. Finiti i lavori la nuova via fu intitolata a Luigi Carlo Farini, artefice dell'annessione dell'Emilia al Regno d'Italia.
La risistemazione della via aveva eliminato scoscesi marciapiedi e strettoie con portichetti bassi e botteghe buie, ma aveva coinvolto anche gli antichi palazzi nobiliari che necessitavano di un’operazione di “taglio” e rimodellamento di fiancate e prospetti frontali per renderli a misura del nuovo tracciato stradale. L'architettura neorinascimentale del Monti appare efficace nel rivestire e unificare gli edifici porticati della nuova strada che adattò, non senza polemiche, lo stile ufficiale dell’unità nazionale al contesto urbano bolognese.
Via Farini comprende palazzi fra i più interessanti della città, come Casa Saraceni di inizio '500, costruita sulle fondamenta di una più antica del XIII secolo, come ricorda la lapide in vicolo San Damiano. Palazzo scelto come sede per i due ambasciatori veneti a seguito di papa Giulio II, dopo la cacciata dei Bentivoglio nel 1510.
Si trova anche uno dei lati dell'Archiginnasio originariamente costruito come sede dell'Università di Bologna voluto da Papa Pio IV nel '500. Nel 1803, su ordine di Napoleone, la sede dell'Università fu trasferita in Palazzo Poggi, in via Zamboni. Qui venne invece collocata la Biblioteca Comunale, ad oggi nel palazzo. Una curiosità? Qui, nel 1842, nella sala delle Scienze Matematiche, Gaetano Donizetti diresse lo Stabat Mater di Gioachino Rossini.
Sotto i suoi portici, tra piazza Galvani e Via Farini, si trova il famoso Bar Zanarini, dove i bolognesi amano andare dopo aver fatto shopping o dopo lo struscio.
Lungo la via non possiamo non notare l'opulenza eclettica del palazzo della Cassa di Risparmio del Mengoni il cui portico presenta dei notevoli lampadari in metallo, ancora in uso e, dall'altro lato della strada i capitelli cinquecenteschi riutilizzati in Palazzo Guidotti, che però, una volta girato l'angolo su piazza Cavour è decorato da fregi alternati a ritratti di personaggi celebri, tra cui anche quello di Monti, progettista del palazzo.
Piazza Cavour fu pensata per dare spazio e dignità agli edifici sedi delle nuove istituzioni nazionali e locali, in particolare le banche. Qui Monti stabilì la forma regolare e la presenza obbligatoria dei portici. La piazza sarà aperta nel 1867 e completata nel 1870 con il giardino, creato secondo i canoni dell’epoca con aiuole e vialetti cinti da una cancellata. L'acqua della fontana è portata dal restaurato acquedotto di epoca romana ed il busto di Cavour, venne collocato nel 1892.
Il palazzo più interessante della piazza è la sede bolognese della Banca d'Italia, dell'architetto Antonio Cipolla del 1865: un edificio con facciata neorinascimentale sormontata da un timpano e con un portico che si snoda anche lungo Via Farini, affrescato dal pittore Gaetano Lodi. Su ogni volta del portico è rappresentato un fatto storico: episodi della storia antica e recente, esplorazioni e scoperte geografiche, città e loro stemmi.
Ultimo palazzo da mettere in risalto è Palazzo Pizzardi, ora sede del Tribunale che venne ristrutturato nel 1868 sotto la direzione dell’architetto Antonio Zannoni, che introdusse su Via Farini l’elemento architettonico del portico per dare una nuova linearità all’edificio che aveva dovuto arretrare su questo lato a seguito del nuovo piano urbanistico della via.
Successivamente, nel 1893, in via Farini, lungo il lato occidentale della residenza della Cassa di Risparmio, venne aperta un’altra piazza, dedicata all'economista Marco Minghetti. Questa nuova piazza insieme a piazza Cavour, diede alla zona la caratteristica di città-giardino.
Testi e voce di Antonella Merletto.
Antonella è laureata in Architettura, specializzata in Architettura Greca e Romana e ha un Dottorato in Architettura Antica conseguito in Gran Bretagna. E' italo-inglese ed è bilingue. Insegna Storia dell'Arte, Storia dell'Architettura ed Archeologia in diverse Università americane a Roma ed è guida turistica abilitata.
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