Un pedofilo transessuale sconterà la pena nel carcere minorile: vi sembra normale?
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6911 UN PEDOFILO TRANSESSUALE SCONTERA' LA PENA NEL CARCERE MINORILE: VI SEMBRA NORMALE? Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): Netflix celebra l'utero in affitto, adolescenti...
mostra di piùUN PEDOFILO TRANSESSUALE SCONTERA' LA PENA NEL CARCERE MINORILE: VI SEMBRA NORMALE?
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): Netflix celebra l'utero in affitto, adolescenti raccolgono fondi online per pagarsi il cambio di sesso, i cioccolatini M&M's si colorano di gender fluid
di Luca Volontè
Un uomo transgender di 26 anni che ha aggredito sessualmente una ragazza sconterà la sua pena in un centro di detenzione minorile perché non aveva ancora 18 anni al momento del reato. Questa la scioccante decisione presa da un giudice della California nei giorni scorsi: un adulto maschio vestito da donna in un carcere minorile.
Hannah Tubbs aveva 17 anni quando ha aggredito una bambina di 10 anni nel bagno di un fast-food vicino a Los Angeles. I fatti risalgono al 2014, ma è stato accusato solo l'anno scorso. Il giudice Mario Barrera ha ritenuto di non avere altra scelta che condannarlo a due anni di carcere, ma in una struttura giovanile, incurante delle violenze che un adulto maschio ventiseienne, per di più pedofilo, possa ora compiere tra detenuti minori di età.
Secondo il Los Angeles Times, il procuratore distrettuale della California Gascon era anche preoccupato per il destino di Hannah Tubbs in una prigione tradizionale come 'donna transgender'. Il giudice ha dunque basato la sua decisione sull'età dell'imputato al momento del crimine, ma soprattutto - cosa che ci sembra assurda - sulla sua identità di genere.
Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.
NETFLIX CELEBRA L'UTERO IN AFFITTO
L'ondata mediatica in salsa arcobaleno sembra davvero inarrestabile. E lo è stata anche durante la scorsa settimana, sulla Rai, nel pieno delle pubblicità trasmesse nel corso del Festival di Sanremo.
Lo scorso 3 febbraio, infatti, poco prima della mezzanotte, sul primo canale della tv pubblica di Stato è andato in onda il trailer di un film targato Netflix, dal titolo "Il Filo Invisibile'. La pellicola, di Marco Puccioni e Luca De Bei, ha come protagonisti una coppia di uomini che hanno avuto un bambino grazie al ricorso all'utero in affitto e, come viene dichiaratamente espresso anche nello stesso trailer, il film fa passare un messaggio "positivo' nel far uso di questa abominevole pratica.
Una storia, dunque, che vorrebbe normalizzare una pratica moralmente, e in Italia legalmente, illecita. La nascita del protagonista - che è anche colui che racconta la storia - viene affrontata infatti come un "dettaglio' totalmente positivo, senza risvolti morali dubbi, mentre il resto del film si concentra sulla crisi di coppia dei "genitori' del ragazzo e sulla sua scoperta dell'amore.
Ma c'è un altro aspetto, ancor più grave e pericoloso: il fatto che la vicenda sia narrata proprio dal ragazzo, "figlio' dei due uomini, come se egli fosse un "dono' per i due uomini e non la vittima di una pratica barbara che sfrutta le donne e il loro corpo. Si mette dunque negli occhi e nella bocca di un ragazzino un vero e proprio spot pro utero in affitto e pro adozioni per le coppie formate da due persone dello stesso sesso.
Insomma, ancora una volta l'ideologia Lgbt viene presentata come una realtà ormai consolidata, legittima e capace di sdoganare anche ciò che è un reato.
(Manuela Antonacci, Provita & Famiglia, 7 febbraio 2022)
ADOLESCENTI RACCOLGONO FONDI ONLINE PER PAGARSI IL CAMBIO DI SESSO
In questi giorni è emerso che diversi giovani che hanno una qualche forma di disforia di genere stanno raccogliendo soldi online per poter pagare gli ormoni sessuali incrociati e gli interventi chirurgici irreversibili per il cambio di sesso.
Il Daily Mail ha infatti riportato che centinaia di adolescenti stanno raccogliendo ingenti somme di denaro attraverso campagne di crowdfunding su Internet per finanziare drammatiche procedure di transizione di genere nelle cliniche private.
Il giornale ha inoltre scoperto che l'azienda senza licenza "GenderGP', fondata dal medico caduto in disgrazia Helen Webberley, offre sul suo sito Web "suggerimenti" ai ragazzini su come lanciare un appello per le donazioni.
Il Mail ha riportato che un ragazzo di 13 anni, che crede di essere "intrappolato nel corpo sbagliato", ha ricevuto oltre 14.000 sterline tramite GoFundMe per pagare i bloccanti della pubertà, mentre un altro adolescente ha raccolto 20.000 sterline online per pagare la sua "transizione da maschio a femmina, inclusi i trattamenti ormonali e gli interventi chirurgici".
(Provita & Famiglia, 17 febbraio 2022)
I CIOCCOLATINI M&M'S SI COLORANO DI GENDER FLUID
Nei giorni scorsi il marchio M&M's, che produce i diffusissimi cioccolatini colorati, ha annunciato una revisione delle personalità delle loro mascotte aziendali. Vogliono modernizzare i personaggi in un modo più moderno e così liquidificano la sessualità maschile e femminile dei personaggi.
Secondo la catena televisiva CBS, altri cambiamenti al marchio includono caramelle di tutte le forme e dimensioni e l'abbandono dei "pronomi" per i nomi dei singoli personaggi per concentrarsi invece sulle "loro personalità, piuttosto che sul loro genere sessuale". M&M's è il re del mercato negli Stati Uniti, ma anche uno dei giganti in tutti i paesi europei, quindi è chiaro che la scelta è quella di assecondare l'onda dell'ideologia gender ed LGBTI. Ma che cosa ha detto la Mars Corporation, proprietaria del marchio M&M's nel suo comunicato stampa che rivela i cambiamenti?
"M&M'S esiste da più di 80 anni e quest'anno il marchio ha continuato ad evolversi per riflettere il mondo più dinamico e 'gender fluid' in cui viviamo'. E come parte di questa evoluzione M&M'S promette di usare il "potere del divertimento per includere tutti con l'obiettivo di aumentare il senso di appartenenza di 10 milioni di persone in tutto il mondo entro il 2025."
Lo slogan della nuova campagna M&M's è "for all funkind" (divertimento per tutti). Mars ha anche annunciato che sta programmando fondi per assicurare che la mission aziendale dia spazio all'intrattenimento per aiutare a garantire che le persone abbiano "accesso ad esperienze in cui tutti si sentono di appartenere".
La notizia ha portato a reazioni contrastanti sui social media, con alcuni che hanno osservato come il cioccolatino "verde sia un'icona trans", costruito anni fa per far parlare "della teoria della riproduzione sociale, di come il patriarcato e il capitalismo si rafforzino violentemente a vicenda e di quello che una sexy signora M&M dice sul genere come costruito". Alla M&M verde sono state sostituiti i precedenti stivali bianchi con delle scarpe da ginnastica. Il modo in cui la rivista Rolling Stone ha inquadrato il cambiamento è che l'azienda di caramelle sta attenuando la sessualizzazione della mascotte. La rivista 'People', invece, esalta la scelta di M&M's che, a suo parere, finalmente si sintonizza sulle lunghezze d'onda della società odierna.
Tutti ragionamenti che nascondono la verità: una scelta consona solo alla diffusione e propaganda tra i più piccoli dell'ideologia gender ed ai dogmi LGBT.
(Luca Volontè, Provita & Famiglia, 28 gennaio 2022)
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