Tutto Qui - martedì 19 dicembre - Speciale diretta dalla Embraco di Riva di Chieri

20 dic 2017 · 48 min. 51 sec.
Tutto Qui - martedì 19 dicembre - Speciale diretta dalla Embraco di Riva di Chieri
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La Embraco rischia di chiudere. I 537 lavoratori, hanno iniziato a presidiare pacificamente la fabbrica da due mesi. Certo non tutti, ma la no una 40 di lavoratori si dà...

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La Embraco rischia di chiudere. I 537 lavoratori, hanno iniziato a presidiare pacificamente la fabbrica da due mesi. Certo non tutti, ma la no una 40 di lavoratori si dà il cambio per tenere alta l'attenzione su uno stabilimento che fa parte del gruppo statunitense Whirlpool. Non hanno mai bloccato i cancelli nè interrotto la produzione e si sono già beccati una denuncia, ritirata dopo due giorni, da parte della proprietà brasiliana.

Abbiamo dedicato una puntata a loro nel racconto e nelle interviste con gli operai, i sindacalisti e i sindaci del territorio. I lavoratori passeranno lì il Natale e la loro preoccupazione e non sapere cosa succederà a partire dal 2 gennaio 2018, quando scadranno i contratti di solidarietà.

La protesta è scattata dopo che la multinazionale ha comunicato a fine ottobre che non rinnoverà i contratti di solidarietà dei dipendenti. Il motivo è il calo di produttività dell'impianto. «I dirigenti dicono di non riuscire ad arrivare neppure al 40 per cento di produzione che consente almeno di erogare il contratto di solidarietà», ci spiegano i sindacalisti. Il ricorso alla cassa integrazione non sarà semplice. «Devono richiedere una cassa integrazione straordinaria per crisi che viene autorizzata dal governo se esistono determinati parametri. Uno di questi è il bilancio in perdita: la Embraco non è in questa situazione perché la crisi riguarda il comparto italiano non quello in Slovacchia. In ogni caso la cassa potrebbe durare fino a settembre prossimo poi gli ammortizzatori del quinquennio sono esauriti», ci ha spiegato Ugo Bolognesi della Fiom nei giorni scorsi.

La multinazionale ha annunciato una strategia di riduzione dei costi, senza investimenti in Europa fino al 2020. La Embraco ha ricevuto in questi anni molti fondi pubblici per rimanere sul nostro territorio, ma i soldi, dicono i sindacalisti, sono finiti altrove, in Slovacchia perché «dal 2004 siamo passati da duemila dipendenti a poco più di 500 e gli investimenti si sono azzerati. Non è giusto e la politica ci deve aiutare».
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Autore RBE - Radio & Tv
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