Tumore del rene avanzato, combinazione pembrolizumab-axitinib si conferma meglio dello standard di cura
12 giu 2020 ·
6 min. 20 sec.
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Novità interessanti dall’ASCO, il congresso della società americana di oncologia medica, per i pazienti che hanno un tumore del rene. Al meeting, infatti, sono stati presentati dati nuovi e aggiornati...
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Novità interessanti dall’ASCO, il congresso della società americana di oncologia medica, per i pazienti che hanno un tumore del rene.
Al meeting, infatti, sono stati presentati dati nuovi e aggiornati dello studio KEYNOTE-426, che confermano come nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato, una terapia di prima linea con la combinazione dell’immunoterapico, pembrolizumab, e di un inibitore dell’angiogenesi, axitinib, dia risultati migliori rispetto alla terapia standard.
Ne parliamo in quest’intervista con un esperto di tumori urologici, il Dottor Giuseppe Procopio, Responsabile della S.S. Oncologia Medica Genitourinaria della Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
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Al meeting, infatti, sono stati presentati dati nuovi e aggiornati dello studio KEYNOTE-426, che confermano come nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato, una terapia di prima linea con la combinazione dell’immunoterapico, pembrolizumab, e di un inibitore dell’angiogenesi, axitinib, dia risultati migliori rispetto alla terapia standard.
Ne parliamo in quest’intervista con un esperto di tumori urologici, il Dottor Giuseppe Procopio, Responsabile della S.S. Oncologia Medica Genitourinaria della Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
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Autore | PharmaStar |
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