‘Purtroppo non possiamo prendere in considerazione la Sua candidatura in
quanto sovradimensionata.’
Si tratta di una frase comune dei Recruiter. È parte centrale del nostro
lavoro di selezionare, e quindi rifiutare, delle candidature. Fa parte
del gioco, giusto?

Qualche giorno fa però, ho visto il post del mio amico e fondatore di
YourGroup, Andrea Pietrini: ha raccontato su LinkedIn la sua esperienza
da candidato troppo qualificato, che ha suscitato tanta discussione,
commenti ma anche tanta incomprensione verso il recruiter che esprime
questo giudizio.

Allora ho deciso di dedicare questo episodio al tema: la candidatura
sovraqualificata , e i tre momenti in cui il ruolo del Recruiter è
fondamentale per individuarla, gestirla e - forse - proporla lo stesso.
Ma vorrei anche mettere in chiaro il punto di vista del Recruiter, per
permettere un dialogo alla pari.

Comincio dalla mia definizione di Recruiting: per me vuol dire creare il
matching perfetto tra progetto di vita e obiettivi aziendali.
Partendo da questo concetto, il sopra- cosi come il sottoqualificato,
significa che quello che valutiamo nel candidato non risponde alle
esigenze aziendali - competenze tecniche, caratteristiche personali,
valori, mindset, aspettative e motivazioni.

Nel podcast vi racconto qualche situazione di disallineamento tra
esigenze dichiarate e reali, vi parlo dell’analisi del CV - e come voi
candidati potreste Aiutarci in questo - e quali siano i presupporti e
conseguenze di un inserimento di successo di un candidato
sovraqualificato.

Sono Valerie Schena Ehrenberger e ti auguro buon ascolto!
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