Stazione di Spoleto - Ferrovia del gusto Terni-Foligno (Umbria)
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19 apr 2024 ·
5 min. 20 sec.
Questa storia racconta una delle 5 fermate della ferrovia Umbra che in 37 minuti porta da Terni a Foligno. Entrati nell'incantevole Valle Umbra, l'arrivo a Spoleto suggerisce l'impressione di una...
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Questa storia racconta una delle 5 fermate della ferrovia Umbra che in 37 minuti porta da Terni a Foligno.
Entrati nell'incantevole Valle Umbra, l'arrivo a Spoleto suggerisce l'impressione di una città compatta, abbarbicata sul ripido colle sovrastato da rocca, ma una volta scesi dal treno, percorrendo le sette vie che si aprono in improvvisi slarghi, se ne scoprono aspetti nascosti e stratificazioni di epoche diverse: pre-romani, romaniche, gotiche.
Il carattere medievale è comunque prevalente ed è connotato dal palazzo comunale al magnifico Duomo del 1100 con i mosaici di ispirazione bizantina sulla facciata.
Per una prima sosta a tavola, c'è da ricordare che proprio dall'area spoletina è partito, ormai anni fa, il recupero del farro: una coltura peculiare, specialmente nel comune di Monteleone di Spoleto dove si coltivava il triticum dicococcum, vestito con spiga compatta, affusolata e aristata.
Per non parlare poi di tartufi, l'altro vanto territoriale.
Stazione di Spoleto: https://maps.app.goo.gl/nt1rjna2hT62svhy8
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Entrati nell'incantevole Valle Umbra, l'arrivo a Spoleto suggerisce l'impressione di una città compatta, abbarbicata sul ripido colle sovrastato da rocca, ma una volta scesi dal treno, percorrendo le sette vie che si aprono in improvvisi slarghi, se ne scoprono aspetti nascosti e stratificazioni di epoche diverse: pre-romani, romaniche, gotiche.
Il carattere medievale è comunque prevalente ed è connotato dal palazzo comunale al magnifico Duomo del 1100 con i mosaici di ispirazione bizantina sulla facciata.
Per una prima sosta a tavola, c'è da ricordare che proprio dall'area spoletina è partito, ormai anni fa, il recupero del farro: una coltura peculiare, specialmente nel comune di Monteleone di Spoleto dove si coltivava il triticum dicococcum, vestito con spiga compatta, affusolata e aristata.
Per non parlare poi di tartufi, l'altro vanto territoriale.
Stazione di Spoleto: https://maps.app.goo.gl/nt1rjna2hT62svhy8
Informazioni
| Autore | Giuseppe Cocco |
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