Puntata del 9 marzo 2012
Speciale Stefano Rosso
in studio Andrea Caponeri, con intervista telefonica a Simone Avincola

Stefano Rosso è un caso a parte: cantautore ironico e tagliente, immerso fino al collo nei confusi anni ’70, ma per dirla con Bugo, davvero troppo fuori dal giro giusto. Così, nonostante autentici inni come “Letto 26” e “Una storia disonesta” (quella di “che bello, due amici, una chitarra e lo spinello…”), fu espulso dal mondo discografico che conta, isolato, e poi rimosso. Un carattere difficile, dicono, poco malleabile. Uno spirito autenticamente libertario, poco disposto al compromesso, ribattono altri. E ancora oggi sta lì, in un limbo di appassionati che lo amano alla follia, di chitarristi ancora affascinati dal suo stile fingerpicking di cui fu anche splendito didatta, ma sostanzialmente fuori dalla portata del grande pubblico. A cercare di cambiare le cose hanno provato negli ultimi mesi un libro di Mario Bonanno e Stefania Rosso, la figlia, edito per Stampa Alternativa e un documentario in lavorazione sull’artista trasteverino, su cui sta sudando Simone Avincola, anche valente cantautore in proprio, che abbiamo pensato di intervistare approntando così uno Speciale su questo grande artista ingiustamente oggi poco ricordato. Una puntata davvero particolare e, a suo modo, assolutamente necessaria.

SCALETTA:
CORPORAL CLEGGS- Pink Floyd (Sigla iniziale)
LETTO 26- Stefano Rosso
…MA NIENTE PIU’- Stefano Rosso
CANZONE PER CHI – Stefano Rosso
ODIO CHI- Stefano Rosso
CHARLES- Stefano Rosso
L’ITALIANO- Stefano Rosso
L’URTIMO ROMANO- Stefano Rosso
VALENTINA- Stefano Rosso
…E ALLORA SENTI COSA FO’- Stefano Rosso
RAGAZZA SOLA- Stefano Rosso
LETTO 26, PARTE II- Stefano Rosso