Sovramonte sorge su un meraviglioso altopiano lungo strada che da Feltre va verso Fiera di Primiero. Noto fino al 1881 come Servo, nome che è stato mantenuto dalla frazione capoluogo, Sovramonte è caratterizzato da una grande ricchezza naturalistica e storico artistica. Il Passo di Croce d’Aune, proprio sul confine tra i Comuni di Pedavena e di Sovramonte, costituisce da sempre la porta di accesso al Monte Avena. Attrezzato sotto il profilo ricettivo con alberghi e ristoranti, Croce d’Aune, a 1011 m, è un luogo ideale di villeggiatura, dove svolgere passeggiate ed escursioni tra pascoli e boschi. In posizione panoramica sulla vallata feltrina e bellunese, la zona del Campon d’Avena (dove oltre a Sovramonte e a Pedavena giunge – nella sommità – il territorio del Comune di Fonzaso) si distingue per l’esistenza di buone malghe monticate nella bella stagione, mentre d’inverno è il fulcro degli sport invernali con piste da sci. Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi trova, in Croce d’Aune e nel Sovramontino, uno dei principali punti di accesso. Le Vette Feltrine iniziano la loro lunga catena da qui e proprio da questa zona è facile salire al rifugio Giorgio dal Piaz, alla suggestiva Busa delle Vette, una conca che ospita un'enorme varietà di specie floreali e per questo soprannominata anche “Busa delle meraviglie”, al Monte Pavione e a altri monti che fanno corona a nord di Feltre. Croce d’Aune e i luoghi appena descritti rappresentano l’ultimo tratto dell’Alta Via delle Dolomiti n. 2, detta anche delle Leggende, che unisce Bressanone a Feltre. L’importanza strategica di questi territori è ricordata da alcuni castelli che presidiavano l’area, sulla sponda sinistra del Cismon. Essendo l’altopiano di Sovramonte attraversato dalla strada romana Claudia Augusta Altinate, è certo che si rese necessario difendere, anche in questo tratto, la via dalle possibili insidie. Proprio a questa funzione dovette assolvere il castello di Servo. Nella frazione di Zorzoi sorgeva, un tempo, il castello di Schener, di cui oggi rimangono alcuni ruderi, a guardia del passaggio verso il Trentino. Indubbiamente ricca di storia e di suggestione è l’antica chiesa di Sorriva, intitolata a San Giorgio. Sorge al centro del vasto pianoro in direzione di Servo ed è una delle chiese più importanti ed antiche del territorio feltrino. Risale, nella sua formulazione originaria, al XIV secolo tanto che sono stati scoperti affreschi di quest’epoca. Altre sono le opere conservate tra le quali affreschi del Bassanese e una pala di Marco da Mel. La nuova chiesa parrocchiale di Sorriva è stata realizzata nell’immediato dopoguerra su progetto dell’architetto Alpago Novello ed è dedicata a Maria Ausiliatrice. Parlando di Sovramonte non si può dimenticare il famoso “Pom Prussian” o mela prussiana, un prodotto agroalimentare tradizionale, valorizzato dal Consorzio di Tutela. Di pezzatura grande, color rosso scuro con striature gialle e vermiglie, croccante e molto saporita, questa mela è arrivata nella vallata bellunese nei primi anni del secolo scorso, quando i lavoratori, emigrati negli ultimi decenni dell’Ottocento, ritornarono nelle loro terre portando con sé alcune marze della varietà, molto diffusa nell’est della Germania. Sono ben 817 gli alberi censiti, e ultracentenari, che permettono di promuoverne la grande produzione.
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